Before we go – Una notte d’appartenenza per capire l’amore


Manhattan, Grand Central station.

Nick Vaughan (il nostro Captain America Chris Evans, qui anche al suo esordio da regista) è un musicista jazz che sta affrontando una brutta serata suonando nella hall della stazione, con un cellulare scarico e le carte di credito non funzionanti. Brook Dalton (Alice Eve), è una consulente d’arte a cui hanno rubato la borsa e che ha perso l’ultimo treno per Boston.

Due sconosciuti che si incontrano per caso nella notte peggiore della loro vita. Due anime a un bivio, ognuna per i suoi motivi.

Se già dal titolo e dall’inizio trama Before we go vi ricorda la Before trilogy non è un caso. Tuttavia, per quanto la regia di Evans sia sicuramente meno matura di quella di Richard Linklater e ci siano tanti richiami alla trilogia con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy, Evans riesce a discostarsi quel tanto da non risultare una copia sbiadita.

Before we go – Mille sfumature di appartenenza

Avete mai avuto la sensazione o la sicurezza che qualcuno avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella vostra vita, non importa per quanto tempo l’abbia attraversata?

Ci sono momenti, nella corso del tempo, in cui ci sentiamo a un bivio. Non è detto che arrivino all’improvviso; anzi, il più delle volte sono piccoli passi che ci hanno portati lì. Tuttavia a un tratto accade qualcosa che cambia tutto. Può essere un’occasione, un viaggio di lavoro, una mail, una festa, un colloquio. Non è davvero rilevante qual è l’occasione. Quello che conta davvero è che iniziamo a sentire il terreno che ci frana sotto ai piedi. Cosa dobbiamo fare?

Una delle condivisioni tra Nick e Brook in before we go

Una scena del film (Credit: G4 Productions)

È quello che accade a Nick e Brook. L’uno con un colloquio importante e l’occasione di rivedere qualcuno di fondamentale del suo passato, l’altra davanti al crollo di tutte le certezze del suo matrimonio.

Due persone che sono in cerca di un segno e le cui anime vibrano di una melodia che – forse così simile – richiama l’altro.

Un film intimo per un San Valentino non scontato

In Before we go non si tratta di amore. O almeno non di quel tipo di amore romantico che ci immaginiamo. Ma il fatto che non si tratti di amore non lo rende meno importante ai loro occhi, o ai nostri che li osserviamo.

Immagine locandina del film before we go

(Credit: G4 Productions)

Nick e Brook condividono una sola notte, fatta di discorsi importanti che spesso non siamo in grado di condividere nemmeno con noi stessi, ma che escono fuori con naturalezza di fronte a un estraneo che ha negli occhi la stessa identica luce che offusca i nostri.

Before we go è un film intimo e quasi teatrale, che poggia le spalle quasi interamente sulle performance dei due protagonisti e che ci fa sognare con l’intimità della colonna sonora di Jason Collett e Taken By Trees.

Before we go we could stay togheter

La notte condivisa da Brook e Nick non è altro che una bolla nelle loro vite.

Entrambi sanno che alle prime luci dell’alba lei dovrà tornare indietro e lui dovrà andare avanti. Ma questo non vuol dire che non possano ritagliarsi un momento fuori dalla realtà.

Un momento che sia solo loro e che nessuno potrà mai portar loro via.

Perché il segno che è arrivato quella notte non è quello che attendevano. Ma è, probabilmente, qualcosa di cui avevano davvero bisogno.

(Credit: G4 Productions)

Il finale del film lascia poi le porte aperte. Perché certo, quella notte non era qualcosa che aspettavano, né che cercavano, tantomeno che volevano. Ma ora che c’è stata, saranno in grado di rinunciarci?

Per un San Valentino non scontato, potete vedere Before We Go su Amazon Prime Video.

Vi lasciamo con il trailer!

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