Candy: Morte in Texas – Una miniserie d’inquietudine “casalinga”


Candy: Morte in Texas inizia così: Texas, 1980, venerdì 13, perfetto sobborgo di periferia, una suburbia idilliaca à la Don’t worry Darling per intenderci.

Cosa potrebbe mai andare storto?

Jessica Biel e Melanie Lynskey sono le inquietanti protagoniste di Candy morte in Texas

Jessica Biel e Melanie Lynskey sono le inquietanti protagoniste di Candy: Morte in Texas (Credits: Hulu)

Quelle villette con i loro perfetti giardini immacolati, schierate una di fianco e di fronte all’altra, i vialetti collegati dalla strada sempre uguale che percorre il quartiere, ogni angolo un punto d’osservazione perfetto per gli occhi dei vicini di casa, che squadrano ogni momento della quotidianità altrui. Una comunità chiusa e affiatata, che si autoregola e si limita sulla base di sguardi, impressioni, pregiudizi che ci si scambia nell’arco della giornata.

L’ambientazione perfetta per un delitto. Per un crimine violento, efferato e apparentemente senza logica.

Candy: Morte in Texas – Un crime anni Ottanta

Candy è un miniserie prodotta da Hulu e disponibile in Italia sulla piattaforma di Disney+.

I suoi cinque episodi si concentrano su un fatto di cronaca nera realmente accaduto in Texas a inizio degli anni Ottanta: il violento assassinio di Betty Gore, perpetrato da una delle sue vicine di quartiere Candy Montgomery con ben 41 colpi d’ascia.

La serie è il racconto di quell’omicidio, del contesto in cui è avvenuto, delle indagini che hanno svelato il tumultuoso mondo delle casalinghe frustrate che lo abitavano.

Candy morte in Texas (Credits: Hulu)

Candy: Morte in Texas (Credits: Hulu)

Le protagoniste della serie sono Jessica Biel, nelle vesti della carnefice Candy Montgomery, e Melanie Lynskey nei panni della vittima. Entrambe magistrali nel ritratto di due donne agli antipodi e pur sempre simili nel loro irrequieto sentire di vivere in una gabbia dorata, che le imprigiona nell’irraggiungibile stereotipo della donna di casa perfetta.

L’inquietudine la fa da padrona

La frustrazione e l’impossibilità di vie di fuga dal “mondo idilliaco” che le circonda rende le protagoniste di questa serie delle bestie in gabbia. Bestie che si studiano, si accerchiano, scrutano le debolezze l’una dell’altra, alla ricerca di un punto in cui affondare i loro denti. Una sorta di danza inquietante prima dello scontro, che aleggia e diventa sempre più opprimente di episodio in episodio.

L’inquietudine è la presenza oscura di questa serie. E permea ogni istante con un senso di irrequieto che riempie ogni silenzio, ogni frammento di girato.

Candy: Morte in Texas è un racconto degno del miglior Hitchcock per come viene trattato registicamente. E il foreshadowing è sicuramente la tecnica preferita di questa miniserie.

Un prodotto inquietante, per la cui visione, a mio parere, vale la pena perdere qualche ora di sonno tranquillo.

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