Don’t Worry Darling – Il caso Harry Styles, Olivia Wilde e Florence Pugh per chi se l’è perso


Siamo a Venezia. 79esima edizione della Mostra del Cinema. La prima di uno dei film più attesi dell’anno Don’t Worry Darling. Questa è l’ambientazione di una delle storie più avvincenti intorno a un film degli ultimi anni. Era da tempo che la stampa internazionale (non solo quella cinematografica) non si interessase in maniera così compulsiva alle vicende attorno la realizzazione di un film.

Ma andiamo con ordine. I protagonisti sono tanti e cercherò di snocciolare piano piano questa complessa storia che in questi giorni sta appassionando tutti e tutte. 

Don’t Worry Darling, parte I: esce LaBeouf, entra Harry Styles

Dopo il successo del film Booksmart (in italiano La rivincita delle sfigate) Olivia Wilde annuncia il suo secondo lungometraggio dal titolo Don’t Worry Darling, un thriller psicologico che racconta le vicende di una coppia all’interno di una comunità utopica nel mezzo del deserto.

Wilde – interprete di alcuni ruoli di spessore in serie quali Dr. House, Skin e The O.C e in pellicole come Her – mette insieme un cast molto interessante: Shia LaBeouf, Florence Pugh e Chris Pine. E fin qui tutto bene. 

Una scena del film con Florence Pugh

Florence Pugh in una scena del film (Credits: Warner Bros.)

Concentriamoci su Florence Pugh. Inizialmente l’attrice, con tanto di post su Instagram, si dichiara entusiasta di partecipare al film in quanto grande ammiratrice proprio della regista Olivia Wilde.

In un secondo momento viene annunciato, con grande stupore, che il protagonista Shia LaBeouf deve lasciare il cast per altri impegni lavorativi. Al suo posto subentra il cantante pop Harry Styles, ex membro degli One Direction che dopo tre album da solita e l’esperienza di Coachella è diventato anche attore.

Lo abbiamo visto infatti in Dunkirk di Christopher Nolan ed è entrato nel Marvel cinematic universe con il film Eternals. 

Il triangolo tra Olivia Wilde, Harry Styles e Florence Pugh è sempre più intricato

Due mesi dopo l’annuncio del cambio improvviso nel cast, la regista Olivia Wilde divorzia dal marito Jason Sudekis (recentemente protagonista di Ted Lasso) dopo un fidanzamento lungo sette anni, da cui sono nati due figli.

Nello stesso periodo viene fuori un’altra notizie. La cantante FKA Twigs, ex compagnia di Shia LaBeouf denuncia, l’attore per molestie sessuali, aggressione e inflizione di stress emotivo. Non entriamo nel merito di questa grave storia perché i dettagli sono abbastanza macabri.

A questo punto Olivia Wilde dichiara di aver licenziato Shia LaBeouf a causa di questi comportamenti ritenuti inappropriati.

I protagonisti del film

Harry Styles e Florence Pugh, protagonisti di Don’t Worry Darling (Credits: Warner Bros.)

Inoltre iniziano a trapelare le prime indiscrezioni circa la relazione fra la regista e il cantante Harry Styles che (guarda un po’) è anche il nuovo protagonista di Don’t Worry Darling. 

I fan più attenti iniziano quindi a percepire il malcontento di Florence Pugh. L’attrice – celebre per Midsomar Piccole donne, ma anche per Black Widow e impegnata nella seconda parte di Dune) non posta sui suoi canali social contenuti sul film e non risponde alle lodi di Olivia Wilde.

In particolare, Pugh si lamenta dopo l’uscita del trailer del film dove si intravede una scena di sesso orale fra lei e Harry Styles. Al magazine Harper Bazar dichiara di non essere un personaggio da reality show e che non è diventata un’attrice per vedere la gente chiacchierare intorno a questi gossip. La tensione cresce, ma Olivia Wilde ribadisce la sua ammirazione per Florence e sostiene che la stampa stia tentando di mettere due donne di successo una contro l’altra.

Fine primo tempo.

Don’t Worry Darling, parte II: Shia LaBeouf vs Olivia Wilde

Torniamo a Olivia Wilde. In un’intervista al magazine Variety dichiara che l’approccio artistico di Shia LaBeouf era incompatibile con la sua produzione e che avrebbe messo in difficoltà Florence Pugh, costretta a lavorare con un attore che di fatto è un molestatore.

Dopo alcuni giorni Shia LaBeouf risponde a Variety. Con una lunga lettera, l’attore dichiara che Wilde non l’ha licenziato, ma che ha abbandonato lui il film a causa della mancanza di tempo di prove.

Qui alcuni insider sostengono che l’attrice Florence Pugh abbia trovato sempre delle scuse per evitare di lavorare con Shia LaBeouf, che avrebbe fatto presente il suo disagio a Olivia ma che la regista in realtà l’abbia snobbata – come testimoniano i messaggi e i video inviati dall’attore al magazine e che avrebbe cercato in tutti i modi di averlo a bordo. 

I protagonisti di Don't worry darling, il film di Olivia Wilde: Harry Styles e Florence Pugh

I protagonisti di Don’t Worry Darling (Credits: Warner Bros.)

Onestamente, leggendo la lunga lettera, credo che si tratti solo di un tentativo di riabilitazione dell’attore. Una cosa però sembra essere certa: Olivia Wilde non l’ha licenziato.

Don’t Worry Darling: la prima mondiale a Venezia 79

Arriviamo ora all’epilogo veneziano. Il film viene presentato alla 79esima edizione della Mostra del Cinema, fuori concorso.

Florence Pugh spiega di non poter partecipare al press tour mondiale del film perché impegnata nelle riprese di Dune. Inizialmente dichiara che parteciperà solo alla conferenza stampa di Venezia, ma all’ultimo viene annullata la sua presenza per problemi relativi al volo.

Una scena del film

Una scena di Don’t Worry Darling (Credits: Warner Bros)

Da notare due cose: la prima è che sia Don’t Worry Darling che Dune vengono distribuiti dalla Warner Bros, quindi non si spiega perché la major non dovrebbe agevolare la presenza degli attori alle conferenze stampa.

La seconda è che non appena la conferenza stampa è terminata sono trapelate le foto dell’attrice sbarcata al lido.

Il momento in cui passeggia sorseggiando uno Spritz è già diventato un meme destinato probabilmente a fare la storia del web.

Il red carpet e l’arrivo in sala dimostrano che, nonostante il glamour, la tensione c’è. Florence si alza subito dopo la standing ovation ed è la prima ad abbandonare la sala. Sul red carpet non si fa fotografare con Olivia e non ricambia il suo sguardo durante l’ovazione finale.

Ma le cose sembrano andare male anche fra Harry Styles e Olivia Wilde, sua attuale ragazza (e presto ex?).

Ciliegina sulla torta è il ribattezzato spit-gate. Alcuni fan hanno ipotizzato che Harry Styles, sedendosi in sala, abbia sputato contro Chris Pine – secondo qualcuno perché schierato dalla parte di Pugh in questa vicenda. Ma la notizia è stata poi smentita nella serata di ieri, non prima di una pioggia di meme e commenti.

E qui cala il sipario.

Titoli di coda sul caso (e sulla carriera di Olivia Wilde?)

In attesa di vedere Don’t worry darling, che esce in Italia il 22 settembre, possiamo certamente affermare che tutto questo chiacchierare abbia inevitabilmente spostato l’attenzione dal film alle vicende che gli ruotano intorno.

Forse è un bene, dato che le prime recensioni sul principale aggregatore, ovvero Rotten Tomatoes, sono basse.

Olivia Wilde, dal canto suo, ha dimostrato di essere una persona poco affidabile. E credo che probabilmente dovranno passare molti anni prima che torni a dirigere un film.

L’ascesa di questo titolo è un po’ un ritorno del fascino di Hollywood, dei grandi divi e della mitizzazione intorno alla loro figura. Pensiamo alla faida “Bette Davis vs Joan Crawford” negli anni del cinema classico hollywoodiano.

Ma dobbiamo ricordarci una cosa: dietro a tutto questo teatro ci sono persone, essere umani come noi. Che si ritrovano a gioire e soffrire.

E sinceramente credo che nessuno di noi si sarebbe trovato a proprio agio in mezzo a questo urgano. 

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