Heartstopper, la serie tv tratta dal fumetto di Alice Oseman – La semplicità che vince


Heartstopper. In inglese questa espressione si usa per indicare il cuore che smette di battere per l’emozione. È anche il titolo della serie tv originale Netflix che ha conquistato tutto il mondo, tratta dal fumetto creato da Alice Oseman.

Andiamo a vedere di cosa tratta.

La trama della serie tv Netflix Heartstopper

Siamo in Gran Bretagna, in un liceo di periferia dove troviamo Charlie, un giovane teenager dichiaratamente gay e bloccato in una relazione tossica. Dall’altro lato troviamo Nick. Anche lui frequenta la stessa scuola di Charlie, ma è più grande di un anno ed è il ragazzo più popolare della scuola.

Una scena a scuola della serie tv di Heartstopper

Charlie (a destra) e Nick (a sinistra) protagonisti di Heartstopper (Credits: Netflix)

L’incontro fra i due ragazzi dà il via alla storia cambiando le carte in tavola, aprendo la strada a una narrazione che racconta – in modo semplice e senza troppi giri di parole – tutte quelle sensazioni che si provano quando ci si innamora di una persona.

Alice Oseman, creatrice e sceneggiatrice di Heartstopper

La mente creativa dietro Heartstopper è quella di Alice Oseman, creatrice di una grapich novel in quattro volumi dal titolo omonimo. Classe 1994, Alice ha iniziato a disegnare fumetti dall’età di diciassette anni, arrivando a vincere anche numerosi premi nel Regno Unito.

Le storie raccontate dall’autrice toccano tematiche di grande attualità come le relazioni queer, i disturbi alimentari e i problemi di salute mentale (qui un approfondimento dalle nostra Sofia Smiderle sul fumetto). Ad aiutarla nell’adattare la sua opera per il piccolo schermo troviamo il regista Euros Lyn (Black Mirror, Daredevil, His Dark Materials). 

Una narrazione semplice ma potente

Siamo alla vigilia del Pride Month e in un panorama televisivo contemporaneo che ha compiuto dei passi avanti riguardo alla rappresentazione Lgbtq+ è importante riflettere e interrogarci sull’impatto che queste narrazioni hanno sulle nuove generazioni.

Heartstopper è lontana anni luce da quell’immaginario che vede gli adolescenti ribellarsi o restare intrappolati in vortici di perdizione legati all’alcol e la droga – vedi Euphoria.

La forza della serie sta nella sua capacità di raccontare queste strane, goffe ma bellissime relazioni fra i vari personaggi che popolano il liceo inglese. Certo, è una rappresentazione idealizzata della realtà queer (totalmente assenti le parolacce e le scene di sesso) ma non per questo meno importante.

Uan grafica di Heartstopper

(Credits: Netflix)

Hearstopper cerca di mettere in scena esclusivamente le emozioni, le sensazioni, eclissando tutto il resto. Ed è forse questo il suo “problema”; ma, al contempo, è anche il suo punto di forza. 

Una storia autobiografica

Alice Oseman ci ha ricordato la forza della gentilezza, di quei sentimenti puri e universali in grado di risvegliare l’animo di tutti e tutte. Charlie non si vergogna di essere gay. È timido, sì, ma non si nasconde ed è l’emblema della generazione Z, che non ha vergogna dei propri sentimenti, che è fluida e non rientra più nelle dinamiche binarie patriarcali.

Da segnalare anche il talento dei due giovani attori John Locke (che interpreta Charlie) e Kit Connor – ovvero Nick. I due sembrano non fare per niente fatica ad adattarsi ai loro rispettivi personaggi, essendo anche nati dopo gli anni Duemila. 

La popolarità di Heartstopper è importante: mette al centro un punto di vista sulle relazioni queer abbastanza inedito, che spesso viene trascurato, ricordandoci che la sessualità comprende uno spettro molto ampio. E che non si basa solo sul sesso, ma anche e sopratutto sui sentimenti.

Non a caso Alice Oseman ha dichiarato che la storia è autobiografica e racconta il viaggio che la ragazza stessa ha intrapreso riguardo i suoi sentimenti e andando a definirsi a-romantica e a-sessuale.

Heartstopper: la serie tv diventa fenomeno social

Degna di nota anche la colonna sonora, che comprendere artisti vicini alla sensibilità queer – come Girl in red e Baby Queen. 

Fresca di stampa è la notizia che la serie, dopo il grande successo, è stata rinnovata per ben due stagioni che andranno a esplorare gli altri capitoli dei fumetti.

Una delle scene più emozionanti della serie tv di Heartstopper

I protagonisti della serie tv di Heartstopper si incontrano sotto la pioggia (Credits: Netflix)

La serie strizza fortemente l’occhio anche al mondo social (anche l’autrice Alice Oseman ha un profilo Instagram bellissimo) e i due attori protagonisti sono diventati subito degli idoli per molti ragazzi e ragazze che si sono ritrovati nella loro storia.

I vari hashtag che i fan da tutto il mondo hanno creato sono diventati virali sui vari social, facendoci spesso ridere, ma raccogliendo anche le testimonianze di molti giovani ragazzi e ragazze queer che hanno avuto il coraggio di fare coming out.

Io personalmente devo ringraziare Kit Connor perché ha riempito il mio feed di TikTok con sue foto abbinate a quelle di migliaia di Golden retriever.

Se quest’ultima frase vi ha incuriosito… allora non vi resta che andare su Netflix e premere play!

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