The wilds 2 – Pro e contro di una stagione “accorciata” (causa Covid)


The wilds 2 è disponibile sulla piattaforma streaming di Amazon Prime video dallo scorso 6 maggio. Dopo due anni dal suo debutto, dunque – con un ritardo dovuto alla situazione pandemica – ritorna la serie creata da Sarah Streicher.

The wilds 2 riprende da dove la prima stagione ci aveva lasciato: a gestire la situazione del suo scioccante finale.

Prima di addentrarci in tutto ciò però, è bene fare un…

…breve recap su The wilds – L’alba di Eva e il tramonto di Adamo

The wilds è un esperimento sociale. O meglio: è la visionaria e allucinata sperimentazione di una ricercatrice sociale che vuole provare a se stessa e al mondo che una società a organizzazione femminile sarebbe meglio di quella corrente, costituita sul patriarcato.

The  wilds 2: the unsinkable 8 – le inaffondabili 8- le ragazze, si sono date questo nome in una finta intervista alla tv in un immaginario scenario post operazioni di soccorso

The  wilds 2 – The unsinkable 8 – ovvero Le inaffondabili 8; le ragazze si sono date questo nome in una finta intervista alla tv in un immaginario scenario post operazioni di soccorso (Credits: Amazon prime video)

Ai fini di questa ricerca, non contemplando alcuna questione morale sul consenso dei soggetti dell’esperimento, la scienziata decide di inscenare uno schianto aereo e lasciare su un’isola deserta un gruppo di ragazze adolescenti.

Alla fine della prima stagione, che segue le battaglie per la sopravvivenza del gruppo tutto al femminile, si scoprirà che lo stesso incidente e la stessa “disavventura” è capitata anche ad altri otto ragazzi su una differente isola deserta.

The wilds – Un concept

Lo scenario dello schianto aereo e dell’isola piena di misteri ricorda quello di Lost, mentre il gruppo di ragazze “perdute” come quello dei bimbi sperduti di Peter Pan è lo stesso che ha ripreso anche Yellowjackets. Quello che accade in The wilds però, è differente: è un’altra prospettiva.

Il concetto è questo: un gruppo di persone in età adolescenziale che scorrazza liberamente su di un’isola deserta. Cosa potrebbe mai andare storto? Cosa invece per il verso giusto? E cosa potrebbe essere inaspettato?

Le restrizioni sociali impartite e in parte assimilate si allentano e rimangono le differenti esperienze e un fine comune: salvarsi.

The wilds 2: Shoni –Shelby+ Toni

The wilds 2: Shoni -Shelby+ Toni- (Credits: Amazon prime video)

La serie è strutturata per avere tre tempi narrativi: quello sull’isola, le interviste post recupero (che in realtà sono ancora un questionario parte dell’esperimento) e la vita e le esperienze prima dello schianto.

Tripartita in tal modo, la prima stagione ha potuto organizzare i suoi dieci episodi affinchè ognuno fosse incentrato sul vissuto di una ragazza e, al contempo, su un particolare aspetto e tematica sociale – oltre che proseguire la trama orizzontale della serie.

Attraverso Rachel, Nora, Dot, Shelby, Toni, Martha, Leah, Fatin, The wilds ha potuto parlare di disturbi alimentari, di sex positivity, di depressione, di razzismo, di omofobia introiettata, di religione, di molestie, di salute mentale.

The wilds 2 – Cos’è cambiato?

La prima stagione ci ha fatto innamorare delle ragazze, delle loro peculiarità, dei loro difetti, delle loro storie. The wilds 2 ci apre a nuove prospettive: quelle dei ragazzi. Per citare una formidabile poeta dei nostri tempi (la rapper statunitense Lizzo) Boys di tutti i tipi, in tutte le salse, per ogni stagione.

L’ingresso dell’universo maschile nella serie non è meno traumatico di quello delle ragazze. Con la loro aggiunta, la narrazione di The wilds si fa più complessa e aggiunge nuove linee temporali.

La trama orizzontale della serie prosegue sempre più spedita: le ragazze devono affrontare nella loro immediatezza sull’isola l’attacco dello squalo che le aveva sorprese alla conclusione della prima stagione. Nel frattempo, nel bunker delle interviste post isola, Leah riesce a mettersi in contatto con uno dei ragazzi sopravvissuti all’esperimento.

i ragazzi di The wilds 2

The wilds 2: the boys -i ragazzi- (Credits: Amazon prime video)

In contemporanea a questi eventi inizia la narrazione dell’esperienza di ragazzi dopo lo schianto, con relativi flashback delle loro vite passate.

La seconda stagione è un Ci piace ma non un Adoro

La seconda stagione di The wilds ha una narrazione più cruda e ritmata dovuta l’aggiunta di nuovi punti di vista con l’introduzione di ben otto nuovi personaggi. Henry, Seth, Josh, Ivan, Kirin, Scotty e Bo cominciano la loro traumatica avventura nelle terre selvagge dell’esperimento sociale di Gretchen Klein. Non ne usciranno illesi.

The wilds 2 si trova a gestire una rete sempre più fitta di trame, non trovando a volte il tempo per soffermarsi e approfondire aspetti della narrazione che potrebbero risultare interessanti. Il fatto di aver dovuto accorciare la stagione a soli otto episodi (causa Covid) è una mancanza che si sente nell’organicità del racconto.

the wilds 2 pro e contro

The wilds 2 potrebbe affossarsi nelle sue molteplici linee narrative ma alla fine, come Rachel nella prima stagione, riesce a tirarsi fuori dalle sabbie mobili (Credits: Amazon prime video)

Ciononostante l’ampliamento dei punti di vista e l’apertura verso nuove prospettive ha portato spunti interessanti.

Nel voler trattare e riportare nell’universo maschile temi come l’abuso e la molestia sessuale, è rilevante come si sia proposto uno dei più classici scenari di come l’argomento venga discusso e trattato socialmente: la dinamica del “lei ha detto, lui ha detto”. La messa in discussione della vittima, il dubbio, i possibili secondi fini della survivor, una narrazione tossica della denuncia che è ciclicamente riproposta nella nostra discussione pubblica. Come qui viene affrontata è estremamente interessante nello scenario “lui ha detto, lui ha detto”.

The wilds 2 soffre di mancanza di tempo ma rimane comunque una buona visione da recuperare, se ancora non lo si ha fatto.

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