Film di animazione degli Oscar 2022 – Perché vincerà Encanto


Sarà una cerimonia un po’ sottotono, quella degli Oscar 2022. Dopo due anni di pandemia globale, la situazione in Ucraina non aiuta certo a vivere serenamente uno degli eventi più attesi nel mondo del cinema. Il tema, però, viene trattato in molti dei lavori candidati di quest’anno. Vediamo insieme, in particolare, i candidati a Miglior film di Animazione: Encanto, Flee, Luca, I Mitchell contro le macchine, Raya e l’ultimo drago.

Raya, protagonista del film Disney

Raya, protagonista di uno dei film in corsa per la statuetta (Credits: Disney)

Le statuette verranno consegnate domenica 27 marzo dalle presentatrici Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall e noi potremo seguire la diretta (per chi resta sveglio!) su NowTV o Sky Cinema. Nell’attesa, parleremo dei nostri pronostici e del nostro personale FantaAcademy su Twitch: vi aspetto mercoledì 9 marzo alle ore 21 con il Sommo Direttore e Matteo Carloni!

Chissà che sia anche il momento giusto per recuperare l’account Twitter di Discorsivo, dato che Academy pare abbia siglato un accordo con il Social del Cinguettio. Nel frattempo potete seguirci e commentare con noi su Facebook, Instagram, TikTok e Telegram!

Flee – Siamo davvero pronti per accettare il drammatico nell’animazione?

Flee è l’unico film di animazione candidato anche come Miglior documentario e Miglior film internazionale (dove competerà con È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino). Si tratta, nello specifico, di un film di animazione drammatico che racconta la storia della fuga di Amin dall’Afghanistan per raggiungere la Danimarca e costruirsi un futuro migliore lontano dalla guerra. Flee racconta una realtà crudele con uno stile di disegno che io trovo particolare, ma che poco si sposa per linee e temi con lo standard onirico della categoria “Film di animazione”.

Non ho dubbi che almeno una statuetta se la porti a casa, ma non penso sarà per questa: forse perché dall’animazione accettiamo messaggi duri e importanti purché colorati e ricoperti di miele. Abbassiamo le difese nel momento in cui non vediamo personaggi reali e possiamo aspettarci un po’ qualsiasi cosa. Non prenderà il boccino, ma è un film da inserire nella lista delle cose da vedere.

Luca – Silenzio, Bruno!

Come saprete se ci seguite da tanto tempo, una grossa fetta della redazione di Discorsivo abita la ridente Liguria. Non vi stupirete se, quindi, di Luca della Pixar abbiamo parlato un po’ in tutte le salse.

Luca Leardini ci ha portato insieme al suo omonimo a fare un tuffo nelle acque delle Cinque Terre, dove il film è ambientato. Indubbiamente una campagna pubblicitaria migliore per il turismo in Liguria di quella con Elisabetta Canalis, la sassarese a Los Angeles. Chi ha visto Sanremo 2022 sa il perché.

Giulia, Luca e Alberto in una scena di Luca della Pixar

Giulia, Luca e Alberto in una scena di Luca della Pixar (Credits: Pixar)

Ci siamo poi addentrati nelle tradizioni e nel folklore ligure con Francesca Raffaghello mentre, con Marco Frongia abbiamo analizzato il sottotesto Lgbtq+ e il potenziale del film: “Luca della Pixar vuole soltanto mostrare colori e fondali spettacolari, una storia piccola ma davvero deliziosa, personaggi memorabili e un mood generale che ti chiede solo di lasciarti andare“.

Bello, orgoglio nazionale, ma non abbastanza per avere la statuetta.

Raya e il budget che potevano aggiungere a Encanto

Dico solo “Teorema della Carbonara“. Non è necessario aggiungere altro.

oscar 2022 animazione

(Credits: CartoonBrew)

I Mitchell contro le macchine – Famiglia, tecnologia, Lgbtq+

Il film originale Netflix I Mitchell contro le macchine è uno dei miei film preferiti del 2021, grazie all’animazione impressionante, un racconto brillante e personaggi divertentissimi.

I Mitchell sono una famiglia americana come già ne abbiamo viste, attraversano dei salutari conflitti e ne escono più uniti di prima, specialmente quando si trovano a essere gli unici esseri umani rimasti a combattere contro un’intelligenza artificiale che si ribella all’uomo.

Dialoghi brillanti e personaggi ben caratterizzati, umorismo e riferimenti pop, la sottesa tematica Lgbtq+ trattata con la normalità che merita nella narrativa del nuovo millennio… tutto questo lo ha reso estremamente piacevole da vedere e ai titoli di coda ti ritrovi entusiasta e soddisfatto.

Ero convinta di tifare per i Mitchell agli Oscar 2022, prima di vedere Encanto

La storia delle macchine che si ribellano all’uomo è un già visto che, pur essendo trattato con abbastanza originalità, non può competere con i conflitti profondi della famiglia Madrigal: è il trauma il vero villain della storia di Encanto. Un trauma non affrontato e non risolto, che provoca conseguenze profonde per tutti i membri della famiglia. Non una macchina, non l’uomo, ma un peso che tutti noi proviamo nella vita.

Encanto riesce invece a dare un tributo alla Colombia, alla sua storia, alle tradizioni e alle suggestioni. I colori, i vestiti, i fiori, il cibo, i suoni ma anche il cast: è un film che mostra un lato di mondo diverso dallo standard. Le canzoni di Lin Manuel Miranda sono uno strumento potentissimo per la definizione dei personaggi (ogni personaggio ha il suo personale tema musicale!), per la trama e l’evoluzione del percorso di guarigione dal trauma generazionale. Non a caso, l’Original Soundtrack del film è stata per cinque settimane di fila in cima alle classifiche, spodestando Frozen.

encanto oscar 2022

Questo è un meme (normificato!) che ho fatto per il Direttore

Oltre a essere tra le canzoni più riprodotte, abbiamo anche una candidatura come Miglior canzone originale per Dos Oruguitas, cantata da Sebastián Yatra, che vi sfido ad ascoltare con gli occhi asciutti.

Colombia te quiero tanto, e sempre memerò su Encanto

Scommetto il mio FantaAcademy 2022 sull’Oscar a Encanto. Un ottimo risultato al box office, ottimi numeri su Disney+ (ammetto che potrebbe essere anche dovuto al mio rewatch compulsivo) ma soprattutto l’importanza storica delle sue nomination: Yvett Merino è la prima produttrice latina a ottenere una candidatura nella categoria animazione; Germaine Franco è la prima compositrice latina a ricevere la nomination per la colonna sonora, Lin Manuel Miranda è il primo latino a ricevere così tante candidature e si trova a un passo dall’ambito EGOT (Emmy, Grammy, Oscar, and Tony Awards).

Ma è uno dei pochi film Disney ad avere attivato il popolo del web in maniera capillare. Un fattore importante da tenere in considerazione quando si valuta il successo di un prodotto culturale, sia esso film, anime, serie tv, è sicuramente la presa sul pubblico.

meme encanto

Un meme su Encanto (Credits: il gruppo “Encanto Casitaposting” di Facebook)

Encanto ha saputo inserirsi nella cultura partecipativa favorita dalle piattaforme digitali e dai suoi nuovi linguaggi: solo su Facebook sono fioriti gruppi spontanei di “shitposting” su Encanto, creati per raccogliere spunti, meme, riflessioni e talvolta diatribe nella fanbase. Instagram e TikTok sono intasati di video remix delle canzoni originali del film, di analisi e di riflessioni sui temi psicologici legati ai personaggi. Nessun altro tra i candidati ha ottenuto lo stesso effetto sui pubblici connessi.

La guerra passata e la guerra futura (forse)

I Mitchell contro le macchine racconta una guerra tra l’uomo e le macchine, un evento distopico e futuristico che sentiamo molto vicino ma che al contempo non può toccarci il cuore come invece fa il conflitto raccontato in Flee o ancora in Encanto: Abuela Alma vive la guerra, vede con i suoi occhi la violenza degli oppressori sulla popolazione inerme, vede con i suoi occhi i soldati uccidere il suo amato Pedro e porterà con sé le conseguenze di quel trauma.

Encanto ci parla delle conseguenze della guerra su chi la vive e su chi arriverà più avanti in una maniera indiretta, delicata, con quella luce dell’alba dopo una notte molto buia. Il film richiama il ricordo che alcuni fortunati tra noi hanno dei racconti della guerra sentiti dai nonni, uno strumento potentissimo che può davvero sanare le ferite e ricostruire quando tutto crolla. Ci racconta però che, insieme, si può guarire: quel trauma può trasformarsi in crescita, in rinnovamento e in amore.

La Casita si frantuma sotto le conseguenze di quel dolore non ascoltato, ma viene ricostruita insieme da tutta la comunità. Quando penso che gli Oscar siano una cosa futile rispetto alla Guerra, mi ricordo che l’arte – in tutte le sue forme – può davvero essere una fonte di speranza e riflessione.

#Peace

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