The last duel – Il caso di un epico insuccesso


The last duel è la penultima fatica cinematografica del leggendario regista Ridley Scott, prima dell’attuale e altrettanto discusso House of Gucci, ed è da ritenersi il più grande insuccesso al botteghino del 2021.

A causa del protrarsi dell’incertezza che la pandemia porta con sé a ogni nuova ondata di contagi, anche lo scorso anno ha visto uscite cinematografiche distribuite a intermittenza e perlopiù concentrate nel periodo autunnale. The last duel ha sicuramente patito l’uscita simultanea di un attesissimo (e rimandatissimo) film finale dello 007 Daniel Craig, No time to die, e la permanenza in sala dell’evento Dune, ma ciò non basta a spiegarne completamente il fallimento.

Ci proveremo in questo articolo.

Trama e struttura di The last duel

Jean de Carrouges e Jacques le Gris sono due amici e valorosi soldati, che si sono guadagnati la gloria combattendo la Guerra dei cent’anni al servizio del re di Francia, sul finire del XIV secolo.

Ma sono anche i contendenti che danno il titolo al film, protagonisti dell’ultimo duello giudiziario permesso in Francia durante il Medioevo.

Jacques le Gris e Jean de Carrouges si stringono la mano prima del duello

Adam Driver e Matt Damon nella scena cruciale di The last duel (Credits: 20th Century Studios)

Carrouges infatti accusa l’antico alleato di aver violentato sua moglie, Marguerite de Thibouville, e l’eco della vicenda arriva fino alla corte di Parigi. Il giovane re Carlo VI, rappresentato come un ragazzino influenzabile, accetta il fatto che la disputa si risolva con un combattimento all’ultimo sangue.

Tre punti di vista per la verità

Ma proprio mentre la giostra inizia, e i duellanti sono pronti a fracassare la propria lancia contro lo scudo dell’avversario, il regista sospende l’azione e fa ripartire la vicenda daccapo tre volte. In una struttura narrativa che, da Rashomon di Akira Kurosawa in poi, molti autori hanno reso avvincente.

Versione 1 – Jean de Carrouges

The last duel inizia con il ricordo soggettivo di Jean de Carrouges – un Matt Damon dal look medievale un po’ ridicolo, capelli lunghi e pizzetto imponente, che fa dimenticare il fascino di Mr. Ripley. Vediamo dunque Jean salvare la vita dell’amico Jacques in battaglia.

Il look sobrio di Matt Damon per questo film

Matt Damon è Jean de Carrouges (Credits: 20th Century Studios)

In tempo di pace, chiede la mano della bella Marguerite al padre di lei, e si ritrova in una disputa per la proprietà di una terra che gli inimica il conte Pierre – un Ben Affleck ossigenato e sadico. Questi però è il superiore di Jacques le Gris e, per alimentare la rivalità tra i due vecchi amici, assegna a Le Gris il grado di capitano che sarebbe toccato a Carrouges. Ne scaturisce un litigio che allontana i due per anni.

Quando Carrouges torna dalla campagna di Scozia come cavaliere del re, la moglie gli rivela che durante la sua assenza è stata vittima di violenze proprio da parte del suo ex amico.

Versione 2 – Jacques le Gris

Nel secondo capitolo, dal punto di vista di Jacques le Gris – un intenso Adam Driver, a suo agio anche con l’armatura medievale – è lui a salvare l’amico, mette una buona parola col conte quando l’altro non può pagare le tasse e nonostante ciò viene denunciato quando ottiene legalmente il capitanato.

Non ci può fare niente se si innamora perdutamente dell’altrui moglie, ricambiato e anzi di certo provocato da lei.

Versione 3 – Marguerite de Thibouville

Abbiamo visto due capitoli con i punti di vista dei protagonisti maschili: si rivivono le stesse sequenze, ma con differenze che raccontano i fatti con sensibilità opposte.

E infatti si parteggia per entrambi in momenti distinti, ognuno ha le proprie ragioni. Ma chi dice la verità?

Il nastro di The last duel si riavvolge un’ultima volta, e il regista ci fa capire che questa terza rilettura è quella vera.

Jodie Comer, rivelazione di The last duel

Jodie Comer è Marguerite, la sua interpretazione è la rivelazione e il cuore del film (Credits: 20th Century Studios)

La versione di Marguerite – la rivelazione Jodie Comer, vista finora solo nella serie Killing Eve e nel film Free guyè quella che non avremmo mai avuto a disposizione in alcun racconto antico: quella della donna, la cui opinione non era presa minimamente in considerazione dalla società.

E non bisogna affatto risalire ai secoli bui, ma basta guardare indietro di fin troppo pochi anni.

The last duel è tratto dall’omonimo romanzo storico di Eric Jager del 2004, ispirato a figure storiche reali e a fatti accaduti dal 1370 al 1386. Marguerite de Thibounville è passata alla Storia come la prima nobildonna ad aver portato avanti un’accusa di stupro verso il proprio assalitore. Rischiando la sua stessa vita di fronte alla legge di allora, che la inquadrava come proprietà offesa del marito e non come individuo.

Jodie Comer ne fa un ritratto fenomenale, consapevole dei propri limiti sociali ma risoluta nella difesa della verità.

I punti di forza di The last duel

La cosa più interessante della trama di The last duel sono le piccole sfumature, le differenze narrative che cambiano completamente il senso della vicenda a ogni nuovo racconto.

Una scena del film di Ridley Scott

Una scena del film di Ridley Scott (Credits: 20th Century Studios)

Anche l’azione cavalleresca non manca: a mio parere il duello stesso è una delle cose più emozionanti viste in sala (o sul divano di casa) lo scorso anno. Questo grazie alla direzione impeccabile di un regista tra i più acclamati di Hollywood: il suo deus ex-machina mostra, non giudica, ma in maniera astuta infine si schiera.

Il risultato è un film maturo e catartico, che ci mostra che la verità è questione di punti di vista.

Bisogna anche citare il fatto che due grandi nomi come Matt Damon e Ben Affleck, oltre a recitare insieme, per The last duel sono tornati a firmare una sceneggiatura insieme 22 anni dopo il premio Oscar ottenuto per Will Hunting – genio ribelle.

Le ragioni di un insuccesso

Allora perché un film del genere, costato 100 milioni di dollari e uscito al cinema a ottobre scorso, è stato snobbato dal pubblico tanto da finire subito in streaming a inizio novembre – e dopo aver guadagnato solamente 10 milioni al box-office globale?

Non so se basta attribuire il flop al solo soggetto storico (apparentemente noioso) all’atmosfera cupa che permea la vicenda o alla pessima promozione che la pellicola ha ricevuto dai media.

Adam Driver con pizzetto e capelli lunghi è automaticamente in parte in qualsiasi film storico

Adam Driver è Jacques le Gris, valoroso innamorato o ingannevole stupratore? (Credits: 20th Century Studios)

Ridley Scott, 84 anni compiuti, incolpa noi millennial di non prestare attenzione più a niente che duri più di un paio di minuti sugli schermi dei nostri smartphone. Non posso essere d’accordo con lui, anche se è vero che The last duel non si può considerare un film per giovani, e sono ormai i gusti dei ragazzi a comandare il mercato audiovisivo.

Non si giudica un libro dalla copertina e non si può decidere il destino di una pellicola senza guardarla. Perché, se anche un cast di grandissimi nomi e un regista tanto famoso possono fare un tale tonfo, rischiamo seriamente che non vengano più prodotti film del genere. Ci ritroveremmo solamente con progetti dal successo relativamente sicuro, ovvero i franchise in serie come quelli a tema supereroi, Star Wars eccetera, eccetera.

Tutte cose che amiamo molto, ma da una parte il troppo stanca e dall’altra c’è sempre bisogno di poter fruire di soggetti diversi.

The last duel – Non è tempo per l’epica?

In sintesi a mio parere The last duel – più che un film incompreso – è stato proprio snobbato dal pubblico in un momento molto difficile per l’industria cinematografica. Non è forse più tempo per l’epica?

Difficile rispondere. Con sir Scott al timone una pellicola può essere un capolavoro (I duellanti, Alien, Blade runner, Il gladiatore, The martian) oppure un disastro (Le crociate, Robin Hood, Exodus, Alien covenant), ma ha sempre richiamato l’attenzione degli spettatori.

Se Il gladiatore – sempre a soggetto storico, sempre di Ridley Scott – uscisse oggi, avrebbe successo oppure no?

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