Marvel What if…? – Ne vale la pena? E che conseguenze avrà sull’Mcu?


Da poco più di un mesetto, messi da parte WandaVision, The Falcon and the Winter soldier e Loki, su Disney plus è arrivata una nuova serie Marvel su cui discutere animatamente nei nostri momenti più nerd. Stiamo parlando, ovviamente, di Marvel What if…?.

E ammetto che mi dispiaccia scrivere “ovviamente”, perché preferirei invece ci fossero più persone con cui parlare della trascuratissima Modok, esilarante e scorretta serie su un cattivo oggi improponibile, prodotta da Marvel television per Star – la versione più “adulta” di Disney plus. Ne abbiamo parlato qui.

Che cos’è Marvel What if…?

Quelli di Marvel What if…? sono episodi brevi, scollegati tra loro (per il momento?) e ambientati in svariati universi alternativi a quello che conosciamo, ma che dopo il finale di Loki sappiamo essere in qualche misura canonici.

Il logo della serie Marvel What if...?

Il logo della serie Marvel What if…? (Credits: Disney plus)

Si tratta di una serie imperdibile? A chi è rivolta? E, in generale, questa Marvel What if…?, com’è?

Scopriamolo insieme, in questo articolo incentrato sulla prima metà di stagione del cartone targato Marvel Studios.

I pro di Marvel What if…?

Partiamo dalle cose positive, che non sono affatto poche.

In primis l’aspetto più evidente: le animazioni. Lo stile scelto garantisce una fluidità nei movimenti dei personaggi che è un’ottima via di mezzo tra il live action e il cartoonesco, rendendo le scene d’azione veramente avvincenti. I colori, gli effetti, il sonoro e il montaggio, poi, contribuiscono a rendere ancora più d’impatto il risultato finale.

Degno di nota anche il cast vocale originale quasi al completo (mancano per esempio Robert Downey Jr. e Chris Evans, mentre le loro controparti italiane hanno risposto all’appello) e la varietà e originalità di “E se…?” sviluppati già in questa prima metà di stagione.

Il cast della serie Marvel What if...?

Il cast di Marvel What if…?, o perlomeno la sua parte principale (Credits: Disney plus)

Insomma, Marvel What if…? è un prodotto di qualità, che offre un livello di intrattenimento piuttosto elevato e capace di giocare con le aspettative del pubblico, scegliendo di volta in volta se rispettare l’andamento “classico” della storia o se stravolgerlo.

Chi ha visto la reazione del personaggio interpretato da Djimon Hounsou, Korath, alla vista dello Star-Lord di T’Challa, beh… sa di cosa stiamo parlando.

Specie se si ripensa alla scena originale.

Marvel What if…? – I lati negativi

Di contro, va tremendamente di fretta, questo Marvel What if…?. Perlomeno, nella maggior parte degli episodi.

Non sempre il ritmo è quello giusto, e alcune puntate sembrano pensate per svilupparsi in un’ora circa, e non in trenta-quaranta minuti.

Il primissimo capitolo, quello dedicato a Captain Carter, ha la fortuna di appoggiarsi su eventi che differiscono il giusto da Captain America – Il primo Vendicatore, e dunque si percepisce un po’ meno l’esigenza di stringere il più possibile con i tempi. Stesso discorso per il quarto episodio, incentrato su Strange: sono entrambe storie semplici, in cui accadono meno cose e in cui si può fare parecchio riferimento ai film per colmare eventuali lacune.

Per quanto riguarda i due episodi centrali, l’andare di corsa non permette di dare un’adeguata giustificazione a tante cose che succedono. In primis, come mai Thanos prenda schiaffi fondamentalmente da chiunque.

Thanos in Infinity War vs Thanos nell'episodio di T'challa/Star Lord

Thanos in Infinity War vs Thanos nell’episodio di T’Challa/Star-Lord (Credits: Marco Frongia)

Una nota a parte la merita l’ultima puntata uscita finora: quella a tema zombie, scritta da Robert Kirkman – un autore che potreste aver sentito già nominare. Anche qui il ritmo non è sempre ben dosato: la puntata accelera molto spesso, senza dare sempre agli scontri la drammaticità necessaria per farci comprendere il peso di ciò che accade. Eppure è un episodio che sa spendere in modo soddisfacente il tempo così risparmiato, regalandoci sequenze di tensione ben realizzate (e citazionistiche).

Marvel What if…? è sicuramente un gran prodotto, ma ha il difetto di essere pensato solo per i fan più accaniti e che ricordano molto bene i film e le situazioni da cui gli episodi prendono spunto. In caso contrario, risulta un po’ confuso e non poi così interessante, complice il fatto che l’autoconclusività e la breve durata delle puntate non portano facilmente all’investimento emotivo nel destino dei personaggi.

Ma vedremo quello Strange in Spider-man – No way home?

Insomma, questo Marvel What if…? non è imperdibile e non è per tutti.

Resta però innegabile che chi l’ha scritto conosca bene i personaggi e sappia gestire easter egg e stravolgimenti, dando sempre l’impressione di avere tutto sotto controllo.

Quasi certamente, come credo tutte le serie Marvel canoniche, non avrà grosse conseguenze sull’Mcu, a dispetto di quanti pensano che lo Strange visto nel quarto episodio sia il vero villain di Spider-man – No way home – dato lo strano comportamento che lo Stregone supremo ha nel trailer del film.

È più probabile che lo vedremo (per un cameo o poco più, senza troppe spiegazioni ma memorabile) nel prossimo Doctor Strange in the Multiverse of madness, diretto da Sam Raimi.

Ma manca ancora un sacco di tempo. Meglio se intanto andate a vedervi Modok.

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