Raised by wolves – La serie diretta da Ridley Scott approda su Sky Atlantic


Raised by wolves, la nuova serie tv di fantascienza creata da Aron Guzikowski (Prisoners, Papillon) e prodotta per Hbo Max da Ridley Scott (Alien, The martian, Il gladiatore) arriva questa sera su Sky Atlantic.

La serie, i cui primi due episodi sono stati diretti proprio da Ridley Scott, era già stata confermata per una seconda stagione a settembre. Una decisione arrivata dopo che Raised by wolves è diventata la serie la serie tv più vista del servizio di streaming, con una crescita del 50% ad ogni puntata. Le aspettative, in Italia, sono perciò elevate.

Ma di cosa si tratta?

La trama di Raised by wolves

In un mondo postapocalittico, distrutto da guerre tribali tra atei e credenti, l’unica salvezza dell’umanità è quella di ricominciare attraverso la colonizzazione di altri pianeti. Tuttavia, mentre i devoti Miratrici – ordine religioso di derivazione cristiana fedele al dio Sol – possono contare su navi spaziali enormi e altamente tecnologiche, gli atei si disperdono in piccoli gruppi per arrivare per primi e, in questo modo, salvarsi.

Madre accompagna dei bambini alla capanna in una scena del pilot di Raised by wolves

Madre accompagna i bambini alla capanna in una scena della serie tv (Credits Hbo Max)

Come fare ad arrivare più in fretta? Semplice: invece di inviare gli adulti nello spazio le piccole navicelle trasportato feti in stasi criogenica e androidi programmati per proteggerli e crescerli.

Ed è proprio questa la missione di Madre e Padre, due androidi atterrati sul lontano pianeta Kepler b-22 accompagnati da sei feti multietnici.

Ma le cose non andranno come previsto, non solo per le insidie che Kepler b-22 nasconde, né per l’arrivo dei Miratrici ma anche – e soprattutto – per la natura complessa di Madre, che si ritrova macchina, umana, madre e dea in un unico corpo e un’unica mente.

Non vi riveleremo molto altro della trama perché, se non avete ancora visto la prima puntata, non fare spoiler è praticamente impossibile.

La fantascienza incontra la filosofia

Lo diciamo subito: Raised by wolves non è una serie adatta a tutti.

Non piacerà molto a chi si aspetta azione costante e ritmo incalzante. Né a chi utilizza le serie tv per evadere dalla quotidianità senza dover impegnare la propria mente e interrogarsi su questioni filosofiche e non pratiche.

Raised by wolves è, al contrario, una serie che inizia con ritmi lenti lenti – pur non privi di colpi di scena e nuove scoperte – e dedicati allo svisceramento di questioni filosofiche sulla natura umana.

Il poster di Raised by wolves

(Credits: Hbo Max)

La componente distopica e visivamente splatter diventa cerebrale. Ateismo e misticismo sono due facce della medaglia umana all’apparenza differenti ma in realtà così simili nelle loro sfumature grigie.

Credenti che in realtà sono criminali, atei che diventano credenti, persone che sfruttano nuove identità, armi trasformate in genitori, androidi che sono più umani (nel bene e nel male) di quanto ce li aspettiamo.

Invidia, violenza, possessione, rabbia, amore. Sentimenti che uniscono tutti: atei, credenti e robot.

Raised by wolves è la genesi di una nuova epoca

Benché il centro della narrazione sia l’umanità, grande spazio è dato ai riferimenti biblici. Padre e Madre – interpretata in modo davvero incredibile dalla danese Amanda Collin – risultano dei nuovi Adamo ed Eva, pronti a crescere un’umanità che abbia fede nella scienza invece che nella religione.

Le puntate disseminano costantemente riferimenti alla Genesi che raggiunge il culmine nella puntata finale – che ovviamente non vi spoileriamo.

Allo stesso modo, però, in Raised by Wolves lo stile di Ridley Scott è evidente un po’ ovunque e troviamo moltissimi riferimenti alla fantascienza horror o ad altre serie tv che fanno parte del nostro bagaglio. Kepler b-22 ci ricorda molto Lost per le insidie e i misteri che nasconde ma anche tutto il genere fantascientifico in stile Pitch Black.

Pregi e difetti di una serie tanto ambiziosa

Visivamente Raise by wolves è una delle serie più interessanti nel panorama televisivo attuale grazie all’incredibile lavoro di Dariusz Wolski (già collaboratore di Scott per The martian, Prometheus, Alien Covenant tra gli altri), Ross Emery (Wolverine l’immortale, The giver), Erik Messerschmidt (Mank, Gone girl).

Le ambientazioni e la fotografia sono curate e credibili.

Il personaggio interpretato da Travis Fimmel in una scena di Raised by wolves

Il personaggio di Marcus (interpretato da Travis Fimmel) in una scena del pilot (Credits: Hbo Max)

Di contro abbiamo talvolta la sensazione che la sceneggiatura non sia lineare e, per far procedere la trama, i personaggi compiono scelte che ci appaiono in contrasto con le idee mostrate nel corso della serie e che ci lasciano perplessi.

In particolare, il personaggio di Marcus (Travis Fimmel) subisce un po’ la recitazione dell’attore. Pur essendo infatti totalmente diverso da Ragnar (il protagonista di Vikings, interpretato dallo stesso attore) ce lo riporta troppo alla memoria per movenze e recitazione.

Raised by Wolves resta comunque una serie molto interessante, con un finale aperto che ci prospetta una seconda stagione davvero da urlo.

Una volta vista, fateci sapere cosa ne pensate! Se vi ha convinto, o se è a tratti troppo psicotica per i vostri gusti!

Vi lasciamo con il trailer della prima stagione.

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