Tra le serie storiche di maggior successo degli ultimi anni troviamo sicuramente The Crown. La storia della famiglia reale inglese ha conquistato, oltre al cuore degli spettatori, anche parecchi premi. Tra questi, Golden Globe, Screen Actors Guild Award, un premio Emmy e i British Academy Television Craft Awards.

Lo showrunner Peter Morgan, sceneggiatore e drammaturgo britannico, non è nuovo a questo tipo di lavori. Ha collaborato infatti alla stesura del film The Queen – La Regina, che racconta il forte impatto della morte di lady Diana sulla famiglia reale britannica. Sará proprio Lady D uno dei nuovi personaggi della quarta stagione di The Crown, in uscita su Netflix il prossimo 15 novembre, ovvero questa domenica.

(Credits: Netflix)

The Crown: le nuove figure femminili

The Crown è anche una di quelle serie che mi fanno venire l’acquolina in bocca, ovvero mi lasciano sempre pienamente soddisfatto prima, dopo e durante la visione. Come un buon pasto.

Già con il teaser e il trailer completo (che troverete alla fine dell´articolo) sono diventato subito impaziente di “scofanarmi” le dieci puntate della prossima stagione. Questa proseguirà il racconto della Famiglia reale britannica dal 1976 fino agli inizi degli anni Novanta. E faranno il loro ingresso due figure femminili importantissime della storia inglese recente.

La prima è Margareth Thatcher, prima donna a ricoprire la carica di primo ministro inglese  e conosciuta come la “Lady di ferro” per la sua politica intransigente. È interpretata da Gillian Anderson, che presto farà di nuovo la sua comparsa nella serie tv Sex Education 3. 

La seconda donna, che continua a essere nel cuore di ogni inglese, sarà lady Diana. A prestarle corpo e voce è una giovanissima attrice inglese al suo primo ruolo importante: Emma Corrin. Corrin ha raccontato anche un curioso aneddoto accaduto sul set di The Crown: dopo aver indossato il vestito da sposa che fu di Diana è calato il silenzio tra i membri della troupe. Un segnale chiarissimo di come “la principessa del popolo” non sia stata ancora dimenticata.

(Credits: Netflix)

Perché una serie storica ci emoziona ancora

Tutti sanno come è andata a finire la storia d’amore tra Diana e il principe Carlo. Ma allora perché una serie storica riesce ancora a emozionarci e a interessarci? All’inizio pensavo che potesse destare curiosità solo nei millennial, in quanto non hanno vissuto quegli eventi. E vale anche per me.

Non ricordando quelle pagine di storia, o essendo stato troppo piccolo per ricordarle, trovo molto utile poter rivivere attraverso una serie tv quei momenti storici, per capire da dove veniamo e soprattutto dove stiamo andando. In particolar modo se alcuni di quei momenti fanno ancora parte della cultura popolare.

(Credits: Netflix)

Poi ho fatto vedere The Crown anche a mia mamma, professoressa d’inglese in pensione. Già alla prima puntata era un fiume di lacrime. Quindi mi sono chiesto perché il racconto di questa storia, che lei in parte aveva già vissuto, la commuovesse così tanto. Nel suo caso credo che il rivivere questi momenti sia un vero e proprio tuffo nel passato, piacevole come riguardare un vecchio album di fotografie.

Potrebbe essere quindi questa la forza di una serie tv come The Crown: riuscire a riunire le due anime del pubblico. Interessando da una parte i giovani spettatori e, dall’altra, permettere a chi già c’era un tuffo nel passato, oltre che un momento di riflessione.

Buona visione!