Gotham, impazienti fra la 4 e la 5 stagione
Dal 17 maggio 2014 niente è stato più come prima nel mondo delle serie TV. Sul piccolo schermo, grazie a Fox, è arrivata una serie che da ben 4 anni è capace di catapultarci e farci vivere in una dimensione parallela, oscura e completamente folle e di cui già avevano parlato qua. Si tratta di Gotham, che traccia gli inizi e l’evoluzione del personaggio di Batman, ricostruendo mattoncino dopo mattoncino il percorso di scoperta di se stesso di Bruce Wayne (David Mazouz), che lo ha portato ad accettare la sua natura nella sua totalità, compresa la sua parte più oscura e difficile da controllare.
Si potrebbe dire che Gotham mostra lo sbocciare di un eroe e lo fa raccontando tutte le cadute, i dubbi, le battaglie dell’ormai adolescente Bruce nella fetta di mondo circostante, che pullula di persone con una genialità fuori dal comune e molto poche buone intenzioni. Fra gli artefici involontari del destino di Bruce ci sono sicuramente i cattivi classici, quelli che ci accompagnano dalla prima stagione, Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor), aka il Pinguino e alcuni rimasugli della famiglia Falcone, che insieme alla famiglia Maroni inizialmente detenevano un controllo di tipo mafioso sulla città, sfumato poco a poco a causa di faide infinite e del sorgere di cattivi privi qualsivoglia codice d’onore criminale di stampo mafioso. In particolare Sofia Falcone, all’inizio insospettabile figlia fedele e devota di Carmine (John Dorman), si rivela essere assetata di potere e molto determinata e astuta nel disegnare piani perfetti per tenere sotto controllo Jim Gordon e assoggettare tutti i cattivo al suo comando.
Di fatto uno dei pregi di Gotham, confermato da questa quarta stagione, è quello di dipingere quasi in egual numero cattivi uomini e cattivi donne, mostrando come da entrambi le parti giochino un forte ruolo la follia e la volontà di lottare per la sopravvivenza in una giungla come Gotham, caratteristiche che possono dare vita a esseri forti, ma anche spietati e senza scrupoli, che siano uomini o donne. Nella schiera femminile risaltano Sofia Falcone, come già detto; Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), la quale però sembra l’unico personaggio che dopo essere resuscitata varie volte sia costretto ad uscire di scena nonostante il suo carisma ammaliante e i suoi poteri; Barbara Kean (Erin Richards) e Tabitha, che tra crisi, litigi e brevi separazioni a causa di uomini che si intromettono nei loro piani, rafforzano il loro duo tanto da osare sfidare Ra’s al Ghul (Alexander Siddig), il personaggio più misterioso della quarta stagione, che sembra nascondersi e dirigere ogni avvenimento a proprio favore e avere un piano malefico che riguarda Bruce Wayne; infine, Ivy Pepper (Peyton List) e la sua ossessione per le piante che s’impossessa di lei, trasformandola in un fiore bellissimo e letale per tutti coloro che maltrattano le piante e che interferiscono con i suoi progetti di conquista.
Nell’ultima stagione, la quarta, poco a poco viene prendendo forma un pantheon di antieroi, oltre che di eroi, ognuno con una personalità ben delineata e funzionale alla trama. Questi antieroi si sfidano, interagiscono e ovviamente si innamorano anche fra di loro, regalando degli intermezzi pseudo-romantici e totalmente improbabili e stonati rispetto agli eventi, che offrono però note di ironia impagabile, prima fra tutte la storia fra la ex di Jim Gordon (Ben McKenzie), Lee Thomkins (Morena Baccarin) e Edward Nygma (Cory Michael Smith), dallo humor discutibile e dalla personalità sdoppiata, che sconfitta dopo sconfitta ritorna sempre sulla scena con i suoi indovinelli.
La quinta stagione è già in cantiere, come ne è la prova questo twit di Sean Pertwee (Alfred, maggiordomo di Bruce). Le uniche certezze sono proprio la fedeltà di Alfred a Bruce, che stagione dopo stagione si rileva il personaggio più di buon cuore ma allo stesso tempo più accanito a compiere il bene e più incorruttibile e coerente di qualsiasi altro personaggio, ma anche la testardaggine di Jim Gordon e Harvey Bullock (Donal Logue) che è davvero la loro forza nell’ostinarsi ad amare una città come Gotham e a volerla pulita e libera. Si tratta di una lotta perenne, che non giungerà mai ad un esito, ma una lotta epica fra il male insito nel mondo e concentrato a Gotham e quelle persona, eroi o supereroi non importa, che scelgono di ribellarvisi.
+ Non ci sono commenti
Aggiungi