Tra le cose che tanti appassionati di fantascienza non potevano immaginare fino a poco tempo fa c’era sicuramente un sequel di Blade Runner: ci eravamo abituati all’uscita dell’ennesimo director’s cut/final cut/versione random , ma una nuova pellicola, addirittura con il ritorno di Harrison Ford ( che non ha mai nascosto di  aver trovato “frustrante” il primo film) non sembrava probabile fino a pochi anni fa.

E invece eccoci qui: il trailer di Blade Runner 2049 trailer è tra noi, l’aspettativa è tanta e rumors e spoiler attendibili sono pochi.

♠ Blade Runner 2049 trailer: proviamo a capirci qualcosa ♠

1. Di cieli fumosi e auto volanti

Una parte della magia del primo Blade Runner stava nelle sue atmosfere fumose e decadenti, un ambiente urbano cyberpunk, con un pizzico di noir, vicino ed insieme lontano dall’esperienza quotidiana delle città del ventesimo secolo. Un incubo o un sogno che potevamo pensare realistico.

Il primo fotogramma del trailer di Blade Runner 2049 ci mostra la volontà di ricreare certi luoghi cupi e nebbiosi e con essi lo spirito enigmatico del film. Qualcosa però è diverso: sarà la tecnologia che è cambiata, sarà che la distopia contemporanea ha codificato da tempo i propri incubi futuristici, ma la resa è un poco più fredda, più asettica. E non è che detto che sia male.

2. Come nasce un replicante

Un Jared Leto inquietante quanto mai ci introduce alla nascita di un replicante. E diciamo nascita, perché a giudicare dalle prime scene, il modo viscido e doloroso con cui gli esseri ” artificiali” vengono al mondo richiama simbolicamente quello con cui vengono al mondo gli esseri umani.

3. Il mondo, l’ordine e la politica

Il primo Blade Runner è stato un film potente dal punto di vista dei contenuti, nella migliore tradizione della fantascienza, ed in particolar modo di quella distopica. Le vicende di Deckard hanno introdotto una riflessione sull’umano e la sua natura, sull’etica, la scienza e la società che sono state riprese da molti prodotti successivi, sia nel cinema che nella televisione. C’è spazio per dire qualcosa di nuovo?

Dal trailer di Blade Runner 2049, la nostra contemporaneità emerge nettamente: si parla di muri, della necessità di ” mantenere un ordine”, si paventa una guerra dovuta allo scontro tra differenze che non dovrebbero mai incontrarsi. Non è una novità, anzi, potremmo dire che si tratta di spunti comuni a molte produzioni della nostra epoca, sia nella fantascienza d’autore, sia in cult come Doctor Who e persino in prodotti più commerciali come Divergent.

Resta da vedere come Blade Runner 2049 svilupperà la tematica.

A questo proposito , sono interessanti le parole del regista del nuovo film, Dennis Villeneuve, così come riportate da La Repubblica:

“Quello che lo spettatore ricorderà, dopo la visione, è l’impiego di tecnologia ed effetti speciali, qualcosa che ha incantato persino me prima di ogni ciak. E c’è un discorso molto più ampio sull’etica della scienza; esploreremo l’empatia dei replicanti, il valore dell’essere umano…“

4. K/Ryan Gosling : domande, domande, domande.

In che cosa è speciale il personaggio di K, interpretato da Ryan Gosling? Da quanto sappiamo finora, si profilerebbe quasi un “doppio “di Deckard: anche lui poliziotto, anche lui cacciatore di lavori in pelle…

5 Deckard è vivo ed è invecchiato

Non è un dettaglio da poco. Se Deckard è ancora vivo dopo trent’anni dalle vicende del primo film e ha sul corpo i segni del tempo come qualsiasi essere umano, forse le teorie( peraltro a suo tempo confermate da Ridley Scott) che hanno circolato per anni sono scorrette: il personaggio di Harrison Ford non è un replicante. Forse. O forse c’è qualcosa che non sappiamo ancora sugli androidi.

Per ingannare l’attesa fino al 4 ottobre 2017 , data dell’uscita italiana di Blade Runner 2049  a, possiamo farci venire il mal di testa nel confrontare le due pellicole all’infinito grazie a questo video ” fotogramma per fotogramma”:

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