The Americans – Una storia d’amore di altri tempi, oppure no


Oggi è San Valentino, la giornata dedicata agli innamorati, quale migliore occasione nell’attuale clima internazionale per parlare della storia d’amore tra due spie russe in territorio americano.

Locandina di The Americans

FX

 
The Americans è la serie tv creata da Joseph Weisberg, ex agente Cia, sul matrimonio fittizio tra due agenti del KGB infiltrati nel tessuto sociale statunitense, pronti per amor di patria ad abbracciare l’american way of life nella sua rappresentazione più emblematica: la classica famiglia media americana. Il tutto viene ad essere narrato nel periodo della storia a stelle e strisce dove vi è un desiderio irrealizzabile e nostalgico del ritorno all’american dream, tanto è vero che la presidenza di quegli anni viene ricoperta dalla figura di un “cowboy”, Ronald Regan, famoso per la sua “diplomazia” e per ricondurre scontri politici a battaglie bibliche tra forze del bene e quelle del male.
Il clima che circonda, dunque, l’anomala famiglia Jennings, è quello teso e di ricongelamento dell’ultima fase della Guerra Fredda, dove ai due agenti sovietici spetta l’arduo compito di equilibrare il forte impegno preso con Madre Patria Russia e i loro rispettivi ruoli di Elizabeth e Philip, genitori di Paige e Henry, figli del loro impegno civile ma soprattutto ragazzini americani pronti a scoprire tutto ciò che gli anni ’80 hanno da offrire.
The Americans quindi, nelle parole del suo creatore più che una spy story, è un family drama, pronto ad indagare tutte le sfumature psicologiche che vanno a costituire i rapporti umani nelle loro varie forme sociali, come le interazioni per avere un buon vicinato e soprattutto in questo caso evitare vicini ficcanaso, ma anche generazionali, il relazionarsi con i figli o con i padri, o chi ricopre quel ruolo di mentore.
È proprio grazie alle parole di un mentore, l’agente di controllo, il riferimento in territorio nemico a cui Elizabeth e Philip devono fare rapporto, che viene svelato il nucleo centrale della narrazione di The Americans, nel bel mezzo di una partita a Scarabeo mentre Philip aggiorna l’uomo sulle nuove informazioni raccolte, questo inizia a disquisire sulla differente etimologia che hanno le parole amore e matrimonio. Nella distanza, quasi di poli opposti che hanno i termini amatory (amoroso) e wedlock (vincolo matrimoniale), si sviluppa la storia di The Americans, che è la storia di due individui impegnati in un’eterna battagliawed/lock in lingua norrena letteralmente battaglia infinita – tra il sacrificio, l’amor di patria e la scoperta, l’epifania, il fulmine che è lo scoprirsi innamorati con tutte le conseguenze che ciò comporta, soprattutto se il proprio mestiere è quello di fingersi qualcosa che non si è.
The Americans è un dram(m)a quasi esistenziale, una riflessione su quello che è l’amore, come parola omnicomprensiva di tutte le sue forme, patriottico, materno, paterno, fraterno, tra innamorati, tra amici e come questo si colleghi e riesca a sopportare il peso delle migliaia di parole con cui cerchiamo di definirlo e delimitarlo, di associarlo a seconda dell’occasione all’immagine più conveniente ai nostri fini.
https://www.youtube.com/watch?v=AZ56heCGWvw
La quinta stagione di The Americans incombe su di noi, la premiere sarà su FX il 7 marzo, forse è giunto il momento visti i tempi di recuperare questa storia d’amore di “altri” tempi.

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