“Il mio nome è Alex Parrish, e sono stata incastrata. Tutto è iniziato nove mesi fa all’accademia dell’FBI. Non avrei mai pensato che prima di salvare il mio paese avrei dovuto salvare me stessa“.

Non potrebbe esserci incipit più esplosivo per questa serie tv che, già dal pilot (andato in onda ieri su Fox Italia ma che vi consiglio caldamente di vedere in lingua originale perché, come purtroppo sempre più spesso, perde moltissimo dopo con il doppiaggio) riesce ad incollarci alla sedia e a lasciarci col fiato sospeso.

Cosa ha portato Alex Parrish (la Miss Mondo 2000, Priyanka Chopra) dall’essere la recluta più promettente dell’FBI all’essere la ricercata numero uno d’America per aver provocato l’attentato più terribile dopo l’11 Settembre? Come farà Alex a dimostrare la propria innocenza se tutte le prove conducono a lei? E, soprattutto, di chi si può fidare se tutti coloro che conosce, tutti coloro in cui credeva, sembrano essere convinti della sua colpevolezza?

“Tra le reclute di Quantico, addestrate per proteggere gli Stati Uniti, c’è un traditore. Chi tra di loro si è finto fedele alla causa della Nazione mentre in realtà organizzava un attentato?”

“Grey’s Anatomy incontra Homeland“. Così era stata definita lo scorso maggio direttamente dalla ABC. E se inizialmente questo aveva fatto storcere il naso a moltissime persone, bisogna ammettere che Quantico è riuscita a prendere il meglio delle sue serie, tenendo serrato il ritmo ma facendoci affezionare ai personaggi e alle loro storie. La ragazza agiata a cui sono morti i genitori l’11 settembre, il ragazzo gay e un po’ inquietante, le gemelle musulmane che si fingono una sola, la ragazza indiana che vuole scoprire la verità su suo padre, la recluta che in realtà è già un agente……non si può dire che non sia un cast eterogeneo non solo per razza, religione ed orientamento sessuale, ma anche per le implicazioni delle loro storie e delle interazioni tra loro.

Sono le reclute più promettenti dell’FBI ma anche le più controverse. Tutti nascondono qualcosa, nessuno è chi dice di essere. Chi ha incastrato Alex Parrish? Ma, sopratutto, chi è il vero terrorista e quale è il suo piano? L’esplosione che ha distrutto la Grand Central Station era il colpo finale o è solo la prova generale di qualcosa di ancora più grande?

E’ così che, nel succedersi continuo di passato e presente (che da Lost, fino al recente How to get away with Murder risulta essere uno dei metodi più interessanti per legare a sé lo spettatore), ci ritroviamo sempre un po’ più confusi e ci accorgiamo, allo scorrere dei titoli di coda, di aver trattenuto il respiro per tutta la puntata. E se nel passato crediamo di iniziare a conoscere i protagonisti, ogni volta che li rivediamo nel presente (dove uno alla volta iniziano a prendere il proprio posto all’interno della narrazione) sono distanti anni luce da ciò che credevamo. Ci sentiamo traditi da loro, confusi dai loro atteggiamenti e nelle loro dinamiche con gli altri compagni. Ogni dialogo, anche quelli che sembrano essere messi lì per caso, nasconde miliardi di implicazioni che notiamo solo in seguito o che ci rendono confusi perché non sempre vengono presentati in parallelo tra il presente e il passato. Quando e perché quella recluta è stata cacciata dall’Accademia? Cosa è successo di così terribile per far allontanare due ragazze che sembravano inseparabili? Cosa faranno i compagni di Alex, quando se la troveranno di fronte? Si lasceranno coinvolgere dal loro passato con lei o sapranno distinguere la realtà dalle menzogne?

Se Once Upon A Time, che pure ha l’abitudine di raccontare il presente e il passato al tempo stesso, racconta due storie parallele e piene di riferimenti immediati nel proseguire della puntata (almeno nella trama del giorno), qui, molto più similmente al già citato How To Get Away With Murder, i richiami sono più sottili, come tasselli affini che prenderanno forma solo quando saremo arrivati alla fine.

E mentre in quest’ultimo gli studenti dovevano sfruttare tutto ciò che hanno imparato a scuola per salvarsi da una possibile accusa di omicidio, in Quantico Alex dovrà dare prova di tutta se stessa per sfuggire ad un’accusa ancora più grave, a quella peggiore di tutte, quella di aver ucciso centinaia di persone senza nessuna pietà e nessuna ragione se non un puro e gelido terrorismo.

Nessuno è insospettabile, chiunque, nel suo passato o nel suo presente, potrebbe nascondere il vero terrorista. Riuscirà a scagionarsi e a trovare il vero colpevole, prima che le cose peggiorino ancora?