The Grand Budapest Hotel 

di Wes Anderson, con Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Andrien Brody, Mathieu Amalric, Tilda Swinton, Léa Seydoux (…)

Quando Zero Mustafa (Toni Revolori) viene assunto come portiere al Grand Budapest Hotel nella fredda (ed immaginaria ) Zubrowka, l’albergo è di fatto amministrato e diretto dal concierge Monsieur Gustave (Ralph Fiennes), uomo bizzarro ed affascinante, spesso ” amico speciale” delle attempate clienti. Quando una di queste ultime, Madame D (Tilda Swinton) muore lasciandogli un preziosissimo quadro, Monsieur Gustave è accusato di omicidio e finisce in prigione. Toccherà a Zero aiutarlo a sfuggire alle accuse (e alla polizia)…

L’ultima fatica di Wes Anderson è ispirata  ai lavori dello scrittore austriaco Stefan Zweig, che tra gli anni Venti e Trenta aveva scritto numerose novelle e biografie animate da ideali pacifisti e umanisti. Pare superfluo segnalare che i libri di Zweig furono tra quelli bruciati nei roghi nazisti del 1933. Il cuore drammatico di Grand Budapest Hotel allora, batte nel gelo dell’Europa divisa dalle frontiere, trasformate in barriere e prigioni, dalle quali migliaia di prigionieri non sono mai tornati  (o non torneranno mai ) a casa.

Chi conosce Anderson sa però che al regista piace accompagnare le risate al dramma, o meglio ancora, indurre alla riflessione con il linguaggio del fiabesco, del mirabolante, dell’assurdo.  Lo abbiamo già visto anche in questa rubrica, con il delicato Moonrise Kingdom.  Grand Budapest Hotel si inserisce su questa falsariga e non si può dire che non avessimo bisogno di un film così: originale e divertente, di classe ma non astruso. Le (dis)avventure di Zero e Monsieur Gustave sono rivolte a tutto il pubblico, dal palato fino allo spettatore meno smaliziato.

Arte ed intrattenimento si fondono, allora; la storia che scorre sul grande schermo è vivace, colorata, intreccia amore, amicizia, noir e mistero, emoziona e commuove, ed è animata da personaggi memorabili.  Il cast è da capogiro: non solo possiamo godere della recitazione di Ralph Fiennes ed Adrien Brody, ma anche di Tilda Swinton, Léa Seydoux, Mathieu Almaric, Jude Law, Bill Murray, F. Murray Abraham, Edward Norton, William Dafoe, Saorsie Ronan. E nessuna nota stonata, nel concerto di grandi interpretazioni: davvero molto bravo anche Tony Revolori, al suo primo ruolo importante.

Da vedere assolutamente

https://www.youtube.com/watch?v=Zn50VbPr328