Recensioni – The Brave


Locandina del film "The Brave"

di Mark Andrews, con le voci italiane di: Rossa Caputo; Anna Mazzamauro;Ugo Maria Morosi;Emanuela Rossi.

Merida è una vivace principessa celtica dalla chioma fulva e ribelle. Sua madre, l’elegante regina Elinor, tenta di trasformarla in una giovane lady, ma Merida è tutta suo padre, Re Fergus: preferisce il tiro con l’arco ai lavori femminili e ama le lunghe cavalcate nella foresta. E così, quando i genitori cercano di imporle un matrimonio combinato, la principessa rifiuta tutti i suoi maldestri pretendenti e si rivolge ad una strega per cambiare il suo destino. Ma le cose non vanno come Merida aveva sperato e ci vorrà tutto il suo coraggio per rimettere le cose a posto..

La più grande pecca di questa nuova pellicola che mette insieme Disney e Pixar è probabilmente la traduzione italiana del titolo: “The Brave” in inglese significa “La coraggiosa” e non ha nessun riferimento alla ribellione. Così, se state andando al cinema aspettandovi di vedere una nuova Mulan, vi sbagliate: Merida è piuttosto un’adolescente inquieta che per trovare la propria strada ha bisogno di capire anche l’importanza del compromesso.  Una nuova Ariel, ma senza principe. E il coraggio qui serve non solo per affrontare la magia oscura , ma anche per assumersi le proprie responsabilità ed aprire il proprio cuore a chi ci vuole bene.

Al centro della storia ci sono, ancora una volta (dopo Nemo e Rapunzel) le tematiche familiari, declinate con dolcezza e simpatia: la Regina Elinor è una madre autoritaria ma benevola  e Re Fergus un buffo padre grande e grosso  ma timoroso di mettere becco nelle questioni che dividono sua moglie e sua figlia. Si ride per le infinite bizzarrie dei protagonisti e dei loro esilaranti comprimari, e ci si stupisce delle meraviglia della computer grafica (anche e soprattutto senza 3D).

Se infatti il dipanarsi della trama ricalca la tradizione Disney senza offrirci davvero nulla di nuovo, è l’espressività dei personaggi animati,ottenuta senza motion capture, a conquistare e segnare forse un nuovo passo avanti nel modo dell’animazione. D’altronde, come non desiderare di affondare le mani nella morbida capigliatura rosso fuoco di Merida?

Belle anche le musiche composte da Patrick Doyle (Harry Potter e il Calice di Fuoco; Eragon): però forse rendono meglio nella versione originale che in quella italiana.

Da vedere.

 

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