Recensioni – La congiura della pietra nera


di John Woo, con Michelle Yeoh; Woo-Sung Jung, Barbie Hsu; Xqueqi Wang.

Nell’antica cina, la spietata assassina Xi Yu (Michelle Yeoh) decide di smettere di uccidere e cambiare vita. Abbandona così il gruppo di criminali a cui apparteneva, la Banda della Pietra Nera e in segno di pentimento, sottrae loro i resti del principe indiano Bodhi, che si ritiene siano il segreto di un potere che può dominare il mondo. Per sfuggire alla vendetta della Banda, Xi Yu arriva ad alterare completamente il suo aspetto, ma non basterà: quando, sposatasi con il suo grande amore, crede di poter finalmente vivere serena, il passato ritornerà a perseguitarla. E il pericolo più grande è costituito dalla persona più vicina a lei..

L’estate si sa, non è il periodo migliore per andare al cinema: i titoli in uscita in queste settimane di agosto, in effetti, sono piuttosto deludenti rispetto ai mesi precedenti del 2012. Eppure vale la pena di andare a vedere quest’ultima fatica di John Woo, dedicatosi genere Wuxiapian, il cappa e spada orientale e coadiuvato dal brillante Su Chao-Pin (Better than sex, 2002). La storia è avvincente, le coreografie sono spettacolari, con la grazia che unisce arti marziali e danza. C’è anche qualche momento comico e l’amore stile ” Romeo e Giulietta di Xi Yu declina il tema della guerra dei sessi, anche se l’aspetto più affascinante dell’intera storia è il gioco dell’identità: laddove niente è come sembra, la personalità di ciascuno diventa liquida, malleabile. Per il resto, poteva forse essere meglio: le pecche sono soprattutto nei dialoghi e  di questi tempi pare di professare eresia qualora si chieda una sceneggiatura raffinata in un film d’azione. Forse niente di nuovo: ma comunque si tratta di un film piacevole e apprezzabile, non solo per gli amanti del genere.

Da vedere, per allietare la serata con la magia visiva e il fascino dell’oriente.

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