Recensioni – The Way Back


The Way Back locandinaDi Peter Weir, con Jim Sturgess; Ed Harris; Colin Farrel; Saoirse Ronan.

Polonia, 1940. Il giovane soldato Janusz (Jim Sturgess) viene accusato dal regime stalinista di essere una spia. Per arrestarlo, la polizia tortura sua moglie e la costringe a firmare false accuse contro di lui. Janusz viene così deportato in un gulag siberiano, ma non si arrende alla sua sorte: con un gruppo di compagni di prigionia, fra cui il delinquente Valka (Colin Farrel) e l’americano Smith (Ed Harris), fugge dal campo e si inoltra nella steppa siberiana. Rimasti insieme, i fuggiaschi affronteranno un viaggio estenuante, dalla Siberia all’India, nelle condizioni più estreme della natura..

Tratto da un romanzo  (The Long Walk, di Slavomir Raczwic) The Way Back rientra nei classici del viaggio e dell’avventura, mentre ha ben poco dei film storici e di guerra. La tragedia dei Gulag, così simile a quella dei Lager ma così spesso ignorata dalla nostra produzione culturale, è qui appena accennata: la vera prigione d’altronde, dice il comandante del campo, è la Siberia stessa. Uscirne, significa ritornare ad essere uomini liberi: la vita è un costo che i protagonisti del film sembrano disposti a pagare per questo.  Fin qui nulla di nuovo, ma Weir costruisce un film in grado di appassionare, arrivando alla mente e al cuore degli spettatori.

La lunga camminata dei fuggiaschi attraverso una natura indifferente, e spesso carnefice,  ci offre non solo gli spettacolari panorami siberiani (splendida la fotografia di Russel Boyd), ma soprattutto rivela un’epica lotta tra umano e disumano. Ogni passo del viaggio attraverso quelle terre ardue, una vera discesa all’inferno , vede Januzs e si suoi compagni armarsi del proprio ingegno, delle proprie forze, qualche volta della fortuna. Ma in un mondo che è disumano dall’inizio alla fine, di fronte alla tortura e alle catene;ai lavori forzati e al freddo; alla siccità; ciò che rende la sopravvivenza possibile e la morte accettabile è il senso di umanità. L’aiuto reciproco; la gentilezza; lo scherzo; l’arte; i sentimenti; il ricordo; sono linfa vitale, acqua per creature assetate di vita. 

Da vedere: consigliato soprattutto a chi ama le avventure nella natura.

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