
Voli cancellati, costi altissimi e scioperi – La situazione (e quali sono i diritti dei passeggeri)
Voli cancellati, prezzi alle stelle, disagi infiniti: il trasporto aereo sembra non essersi ancora ripreso dalla recente pandemia e fatica a offrire un servizio ai livelli pre-Covid.
Ma quali sono le cause e cosa stanno facendo le compagnie aeree e i governi per migliorare la situazione? E soprattutto che diritti hanno i passeggeri che si vedono cancellato il loro volo da un momento all’altro?
Voli cancellati: tra rincari e scioperi
Per chi viaggia spesso in aereo i segnali erano già chiari da tempo.
Comprare un biglietto aereo è diventato carissimo: se prima mediamente per una tratta di 50-60 minuti si potevano trovare buone offerte sotto i 100 euro andata e ritorno, oggi non è possibile scendere sotto i 200-250 €. Questo ha costretto molti viaggiatori – me compreso – a trovare soluzioni alternative, come bus o treno.
Sicuramente più ecologiche e sostenibili , ma spesso inattuabili per via di tempistiche e orari di partenza (e di arrivo).

(Credits: Foto da Pixabay)
Con l’arrivo dell’estate la situazione si è complicata ulteriormente. Nelle ultime settimane – con l’inizio delle vacanze estive – non passa giorno senza che le varie testate giornalistiche non riferiscano di voli cancellati all’ultimo minuto, ritardi anche di ore, disagi per i passeggeri e via dicendo.
La compagnia olandese Klm ha comunicato che cancellerà 20 voli al giorno fino a fine agosto, per un totale di circa un migliaio di voli. Lufthansa, compagnia di bandiera tedesca, ne ha già cancellati 3100. British Airways più di 10mila (10300, per la precisione).
Anche le compagnie low cost non se la passano meglio. Il primo sabato di luglio ha scioperato il personale viaggiante di Ryanair ed Easyjet in Spagna, mentre i lavoratori dell’areoporto parigino Charles de Gaulle hanno protestato causando la cancellazione del 10% dei voli giornalieri.
Anche il personale italiano di varie compagnie aeree low cost ha già scioperato a giugno. E prevede di farlo anche a luglio.
I motivi che si celano dietro gli scioperi
Durante la pandemia molte compagnie aeree hanno fatto tagli enormi sul personale. Pensate solo che Lufthansa ha ridotto il suo organico di circa un terzo negli ultimi due anni.
Con il ritorno alla normalitá risulta difficile reintegrare i posti di lavoro dei quali si è fatto a meno negli ultimi tempi, un po’ per i tempi tecnici, ma sicuramente perchè è anche in atto una rivoluzione del mondo del lavoro. Questi settori, così come la gastronomia e l’hotellerie, sono giudicati lavori poco stabili.
E, anche a fronte di stipendi più alti, molti lavoratori decidono di inserirsi in altri settori.

(Credits: Foto di Jan Vašek da Pixabay)
Addirittura i vertici di Lufthansa hanno pubblicato una lettera di scuse, annunciando che non potrà esserci una soluzione a breve termine al problema dei voli cancellati.
Quali diritti in caso di voli cancellati?
Se purtroppo vi hanno cancellato un volo, magari all’ultimo minuto, ricordate che potete chiedere in determinate condizioni un risarcimento alla compagnia aerea.
Le regole in questo caso sono abbastanza complesse, ma non lasciatevi scoraggiare e soprattutto informatevi prima di prenotare le vacanze. L’Unione europea ha messo a disposizione a questo link una sorta di tool utile per capire come muoversi in caso di volo cancellato, in ritardo o in caso di negato imbarco.
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