
Piccolo manuale di mobilità sostenibile – Come spostarsi rispettando l’ambiente
Piccolo manuale di mobilità sostenibile – Come spostarsi rispettando l’ambiente è scritto in collaborazione con Alessandra Modica e Laura Panini
Il contrasto al cambiamento climatico passa anche dalla modifica delle nostre abitudini di mobilità. Sono le piccole azioni di ogni giorno, infatti, a determinare più di tutto il nostro impatto sul pianeta. Per questo, abbiamo pensato di realizzare per voi questo piccolo manuale di mobilità sostenibile.
Con questa puntata in due parti della rubrica Sosteniamoci, quindi, andiamo a vedere più da vicino la situazione generale della mobilità italiana, scoprire qualche consiglio per muoversi in modo più sostenibile e scegliere auto meno inquinanti.
Mobilità sostenibile – Gli incentivi a disposizione
Ce lo ha ricordato Sara Primiceri qualche mese fa: aerei, navi e automobili sono i mezzi di trasporto più inquinanti sulla piazza, mentre il treno e i mezzi pubblici in genere rappresentano un’alternativa green per i nostri spostamenti. Insieme, ovviamente, a biciclette, monopattini e i cari vecchi piedi.
Il primo problema, quando si tratta di scegliere come muoversi, è legato alla disponibilità di mezzi e infrastrutture adatte alle proprie esigenze. C’è un autobus nell’orario che mi serve? Posso raggiungere la scuola o il luogo di lavoro in sicurezza grazie a una pista ciclabile?
Piccolo manuale di mobilità sostenibile – Cosa fanno le istituzioni locali
Si tratta quindi di capire cosa stanno facendo le istituzioni, a tutti livelli, per incentivare la mobilità sostenibile. Da questo punto di vista, la pandemia ha rappresentato un notevole fattore di accelerazione, “costringendo” molte persone a modificare le proprie abitudini.
Come sottolineato da Legambiente in un report di fine 2020, dopo meno di un anno di Covid-19 erano state creati quasi 200 km di nuove piste ciclabili, con un incremento dell’utilizzo – oltre il 70% – e dell’acquisto di biciclette (+60%).

Biciclette a Stoccolma, Svezia (Credits: Mauro Sbicego, Unsplash)
Se i Comuni hanno spinto sulle realizzazione di nuove infrastrutture, le Regioni hanno messo a disposizione bonus economici per chi ha scelto di muoversi in modo sostenibile. In diversi casi, tuttavia, si tratta di incentivi riservati agli abitanti delle grandi città e non sempre accessibili con facilità.
Piccolo manuale di mobilità sostenibile – I fondi del Pnrr
Da parte sua, a fronte di quasi 25 miliardi per la rete ferroviaria, nel 2021 il Governo aveva stanziato attraverso il cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza circa 8,5 miliardi di euro per il potenziamento delle reti ciclabili, del trasporto rapido di massa e della mobilità elettrica, oltre al rinnovamento delle flotte di bus e treni.
Risorse giudicate largamente insufficienti dal Kyoto Club, che nel suo rapporto Mobilitaria 2021 stimava una necessità di risorse almeno doppia per attuare una reale “svolta verso la mobilità urbana e la decarbonizzazione dei trasporti”.

Un mezzo di trasporto pubblico (Credits: Mika Baumeister, Unsplash)
Un appello rimasto inascoltato stando al rapporto Mobilitaria 2022, presentato nei giorni scorsi, dove si legge che “mancano ancora 5 miliardi da destinare alle reti tramviarie e metropolitane per le città, almeno 1,2 miliardi per la mobilità ciclabile e 1 miliardo/anno aggiuntivo per i servizi di trasporto collettivo”.
Tendenze positive e mobility mix
Il quadro tracciato fin qui delinea una serie di tendenze positive in atto nella società – dalla scelta crescente della bicicletta come mezzo di trasporto alla realizzazione di nuove piste ciclabili – che per il momento, tuttavia, ricevono un sostegno piuttosto limitato dalle istituzioni pubbliche.
Nonostante questo, se vogliamo dare il nostro contributo per una mobilità più sostenibile, non dobbiamo arrenderci. Al contrario, il passo decisivo da fare è immaginare un mobility mix cucito sulle nostre esigenze e sulle possibilità a disposizione, senza strafare.
Dobbiamo fare uno spostamento breve? Lasciamo a casa l’auto e andiamo a piedi o in bicicletta. Problemi di parcheggio? Un mezzo pubblico può essere una possibilità. C’è da raggiungere un luogo distante in orari poco serviti? Ecco, a questo punto ci sta usare l’auto… ma solo se non ci sono alternative migliori.
L’elefante nella stanza
Ecco, appunto, l’automobile… l’elefante nella stanza delle abitudini di mobilità, che di certo non possiamo permetterci di ignorare. Non è sufficiente, infatti, individuare soluzioni alternative all’uso dell’auto, bisogna anche trovare il modo di inquinare meno quando ci spostiamo su quattro ruote.
Con il prossimo articolo proveremo a capire come.
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