La casa del futuro? Smart, solidale e sostenibile – Dai condomini condivisi agli ecovillaggi


Come sarà la casa del futuro? Sicuramente smart. Ma la sostenibilità ambientale e la solidarietà sociale sono aspetti altrettanto importanti emersi nel nostro viaggio tra le tendenze più all’avanguardia dell’abitare, dai condomini condivisi agli ecovillaggi, passando per l’autocostruzione e le case passive.

Dopo l’indagine su come rendere più sostenibile la propria casa utilizzando energia da fonti rinnovabili, la rubrica Sosteniamoci prende spunto dall’articolo di Luca Leardini uscito sul nostro Magazine per uno sguardo su come vivremo nel futuro se sapremo scegliere la strada della sostenibilità.

La casa del futuro tra condomini condivisi e autocostruzione

Ci sono esperienze del presente capaci di aprire uno squarcio sul prossimo futuro. Tra queste rientra sicuramente anche quella dei condomini condivisi, una realtà ormai diffusa anche in Italia che rappresenta un’evoluzione positiva del vivere comune, sotto diversi punti di vista.

L’esperienza dei condomini condivisi

A Scandiano (Reggio Emilia), per esempio, sta nascendo una comunità energetica di condominio grazie al progetto Self-User. Producendo in autonomia l’energia che consumano, i residenti potranno non soltanto abbattere le emissioni e risparmiare, ma condividere servizi di ricarica e mobilità elettrica.

Ma la condivisione degli spazi può diventare anche un veicolo di coesione sociale, come dimostra l’esperienza del condomino solidale Pantera rosa di Cervia (Ravenna). Qui gli inquilini sono persone fragili, che anche grazie alle pratiche quotidiane di aiuto reciproco rafforzano il loro percorso verso l’autonomia.

Dalla condivisione all’autocostruzione

Cosa accade invece se la condivisione parte ancora prima che la casa venga costruita? Probabilmente quello che è successo a Ora (Bolzano), dove un gruppo di famiglie ha co-progettato insieme ai professionisti del settore il complesso residenziale Aurum, decisamente all’avanguardia dal punto di vista ambientale.

Lavori per la costruzione di una casa

Lavori per la costruzione di una casa (Credits: Annie Gray, Unsplash)

Ma c’è anche chi decide di costruire la propria casa in totale autonomia. L’autocostruzione è una pratica non molto diffusa in Italia a causa dell’assenza di una specifica legge in materia, ma che ha grandi potenzialità sociali e ambientali: può infatti ridurre i costi di costruzione e incentivare la sostenibilità degli edifici.

Non a caso, l’intervento pubblico in questo settore è già realtà in altri Paesi. Il Regno Unito, per esempio, da oltre dieci anni ha avviato politiche di sostegno all’autocostruzione, che intende rilanciare nel prossimo futuro anche in base ai risultati del recente report indipendente commissionato dal Governo.

La casa del futuro – Ecovillaggi e case passive

Quando si parla di abitare, il passo dalle innovazioni già diffuse agli scenari più futuribili è più breve di quel che si potrebbe pensare.

La casa del futuro - Il bosco verticale di Milano

La casa del futuro – Il bosco verticale di Milano (Credits: Victor, Unsplash)

Dall’avanguardia della tecnologia alle scelte di vita più radicali, la nostra carrellata non poteva non comprendere le case passive e gli ecovillaggi.

La natura incontra la tecnologia: le case passive

Se è vero che la tecnologia ci ha portati sull’orlo dell’abisso dal punto di vista ambientale, la stessa tecnologia può contribuire a salvarci. Le case passive ne sono la dimostrazione, visto che è possibile riscaldarle in inverno e raffrescarle d’estate utilizzando solo l’impianto di ventilazione dell’aria.

Il risultato più evidente è un impatto pressocché nullo in termini di emissioni in atmosfera, oltre che di dispendio economico. Il principale ostacolo, al momento, è il prezzo: le case passive infatti possono costare anche il 10% in più rispetto a quelle tradizionali.

L’alternativa possibile degli ecovillaggi

Non solo sulla tecnologia, in ogni caso, può essere basato il progresso. A testimoniarlo c’è l’esperienza degli ecovillaggi, tutt’altro che nuova visto che va avanti da oltre mezzo secolo. Una realtà diffusa anche nel nostro Paese, dove ha dato origine a Rive (Rete italiana villaggi ecologici).

Il nome può trarre parzialmente in inganno, perché queste comunità non si limitano all’attenzione per l’ambiente. Sono invece laboratori che sperimentano costantemente pratiche di sostenibilità energetica, autonomia economica, condivisione sociale.

Il logo della Rete italiana villaggi ecologici

Il logo della Rete italiana villaggi ecologici (Credits: Rive)

Dopo i condomini incontrati all’inizio del nostro racconto, l’elemento della condivisione torna ancora una volta a caratterizzare queste esperienze alternative, in alcuni casi rivoluzionarie. O comunque non conformi a uno scenario globale di crescente chiusura e ripiegamento sulla sfera individuale.

La casa del futuro – Conclusioni

Il tema della casa intreccia questioni sociali e ambientali di primaria importanza e attualità. La ricerca di pratiche sostenibili diventa in questi casi una necessità per fronteggiare emergenze come il cambiamento climatico e la crescita del disagio abitativo.

Ma la sostenibilità è una caratteristica trasversale, che riguarda molti aspetti della nostra vita quotidiana: dalla mobilità alla tecnologia, passando per la finanza.

A questi argomenti in particolare dedicheremo i prossimi articoli, in uscita prima dell’estate.

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