Bollette sostenibili? Tre consigli per scegliere l’energia da fonti rinnovabili


Bollette sostenibili? Tre consigli per scegliere l’energia da fonti rinnovabili è scritto in collaborazione con Alessandra Modica e Laura Panini

Luce, gas, acqua: esistono bollette sostenibili dal punto di vista ambientale? Mentre si avvicinano sempre di più i rincari delle utenze energetiche e magari si valuta di cambiare operatore, vale la pena chiedersi se i fornitori siano tutti uguali o meno, al di là del puro dato economico.

Questa puntata della rubrica Sosteniamoci è dedicata al tema dell’energia, in particolare quella che alimenta le nostre case. Scopriamo insieme qualcosa di più sui consumi energetici degli italiani e sulle possibilità che abbiamo di scegliere forniture dall’impronta veramente green.

I nostri consumi energetici

Il consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili è in aumento costante nel nostro Paese, anche se a ritmi non particolarmente significativi. È quanto emerge dal rapporto Energia da fonti rinnovabili in Italia della società pubblica Gestore dei servizi energetici (Gse).

All’interno di un quadro generale che mostra numeri positivi, seppur ancora largamente insufficienti a fronteggiare l’impatto della crisi climatica, uno sguardo ravvicinato ai dati consente una comprensione maggiore delle dinamiche in atto.

Il peso delle rinnovabili

La buona notizia è che nel 2019 – anno al quale si riferiscono i dati contenuti nel report 2021 del Gse – la quota dei consumi complessivi coperta con energia proveniente da fonti rinnovabili ammonta al 18,2%, superiore per il sesto anno di fila al target europeo del 17%.

Anche le proiezioni per il 2020 sono positive, con una quota stimata del 20% circa. Nonostante l’incremento in termini assoluti – agevolato peraltro dall’impatto della pandemia – il trend di crescita delle rinnovabili in Italia resta piuttosto lento.

Pannelli solari a Utrecht, Paesi Bassi

Pannelli solari a Utrecht, Paesi Bassi (Credits: Jeroen van de Water, Unsplash)

Vanno poi considerate le differenze tra diversi settori energetici: più virtuoso l’elettrico, con numeri che sfiorano il 40%, meno il termico (circa la metà), mentre si ferma al 9% il settore dei trasporti, ancora molto legato ai combustibili fossili.

L’energia elettrica

Particolarmente interessanti i dati sull’energia elettrica, esaminata con attenzione nel rapporto dell’Ispra Indicatori di efficienza e decarbonizzazione del sistema energetico nazionale e del settore elettrico.

Il balzo in avanti, in questo caso, è molto significativo. Rispetto al 16% del 2005, infatti, nel 2019 il 39,5% dell’energia elettrica prodotta in Italia deriva da fonti rinnovabili, “con un incremento particolarmente rilevante delle fonti eolica e fotovoltaica”.

Pale eoliche a Bourgneuf-en-Retz , Francia, la foto che abbiamo scelto come simbolo di bollette sostenibili basate su energie rinnovabili

Pale eoliche a Bourgneuf-en-Retz , Francia (Credits: Thomas Reaubourg, Unsplash)

La crescita dell’elettrico rinnovabile ha trainato la decarbonizzazione e l’aumento dell’efficienza energetica del nostro Paese. Dal 2005, infatti, le emissioni di gas serra sono diminuite nonostante l’aumento dei consumi energetici: -16,8% per l’industria manifatturiera, -7,9% per i trasporti.

Bollette sostenibili e fonti rinnovabili – Attenzione alle “false” rinnovabili

Partire da un sintetico approfondimento sulle energie rinnovabili per arrivare alla scelta di bollette sostenibili per la nostra casa serve a capire alcune cose. Primo, che non tutte le bollette sono uguali; e, secondo, che non tutto è come sembra.

Fin qui, ad esempio, non abbiamo parlato di acqua. Il motivo è molto semplice: diversamente da quanto accade per luce e gas, in Italia non è possibile cambiare il gestore della fornitura idrica. Un regime di sostanziale monopolio a livello locale che comunque, è bene precisarlo, non significa che la gestione dell’acqua sia pubblica in tutto il Paese.

Come abbiamo visto dai dati riportati in precedenza, inoltre, il settore elettrico è molto più avanti rispetto a quello termico in fatto di produzione da fonti rinnovabili. Ne consegue che sarà molto più semplice trovare un fornitore sostenibile per la luce, piuttosto che per il gas. E non è tutto.

L’esempio delle biomasse

Non è facile districarsi tra le numerose proposte di fornitura energetica che si dichiarano amiche dell’ambiente. Per non incappare in qualche operazione di greenwashing, è bene sapere che alcune fonti di energia classificate come rinnovabili, in realtà, non lo sono affatto.

È il caso delle biomasse, grandi quantità di legname bruciate per produrre energia. Il problema – segnalato da un nutrito gruppo di associazioni ambientaliste in una lettera al vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans – è che le biomasse sono tutto fuorché sostenibili.

L’abbattimento di alberi per produrre energia, infatti, rappresenta una minaccia diretta per le foreste e chi le abita (comunità umane e specie animali), un’aggravante per il clima – visto che la combustione produce gas serra – e un ostacolo alla transizione energetica.

(Credits: Natural Resources Defense Council)

Contributi pubblici nell’anno 2017 per le energie rinnovabili, in milioni di euro (Credits: Natural Resources Defense Council)

Quest’ultimo aspetto, in particolare, è ben documentato da una ricerca della ong Natural Resources Defense Council. Solo in Italia, ad esempio, tra il 2016 e il 2017 le biomasse hanno assorbito il 6% dei contributi pubblici destinati alle rinnovabili (887 milioni di euro), sottraendo di fatto queste risorse alle fonti energetiche veramente pulite.

Come scegliere bollette sostenibili

Come spiega Green Planner Magazine, “il 73% dei fornitori di energia elettrica propone ormai esclusivamente offerte verdi o che hanno un’opzione green facoltativa”, per un totale del 78% delle tariffe disponibili sul mercato. I prezzi, tra l’altro, sono in linea con le proposte tradizionali.

Diversa la situazione per quanto riguarda il gas. In questo caso, infatti, “solo l’8% dei fornitori di gas propone ai clienti offerte con una componente ambientale” (il 13% delle tariffe disponibili), con prezzi mediamente più alti dell’11% rispetto a quelle tradizionali.

Bollette sostenibili di luce e gas in Italia (Credits: Green Planner Magazine)

Sostenibilità delle forniture di luce e gas in Italia (Credits: Green Planner Magazine)

Questo perché nella maggior parte dei casi gli operatori devono compensare le emissioni derivanti dall’utilizzo del gas naturale, che è un combustibile fossile, tramite crediti verdi generati da progetti a impatto positivo oppure piantando alberi.

Soltanto il 18% delle offerte disponibili, infatti, sfrutta il biogas, che peraltro è molto controverso perché per produrlo servono quantità molto elevate di materiali vegetali e animali.

I nostri consigli per bollette sostenibili

Nell’attesa di avere case sempre più elettriche e meno alimentate a gas – dalla cucina al riscaldamento – è comunque possibile scegliere fornitori di energia che ci consentano di avere bollette sostenibili e diminuire il nostro impatto sull’ambiente.

Migliorare il consumo di energia delle nostre case, infatti, è il contributo diretto più rilevante che possiamo dare all’ambiente con le nostre scelte quotidiane. L’importante, però, è scegliere produttori 100% green, non grandi compagnie che all’interno di un’offerta diversificata propongono anche forniture da fonti rinnovabili.

Bollette sostenibili e impatto ambientale (Credits: Lifegate)

Impatto ambientale delle scelte sostenibili (Credits: Lifegate)

Questo perché, almeno in Italia, i big dell’energia sono obbligati per legge a utilizzare almeno in parte fonti rinnovabili. Salvo poi continuare a servirsi dei combustibili fossili per le quote restanti.

Il tutto senza contare la trappola delle “false rinnovabili”, come le biomasse citate in precedenza e lo stesso biogas.

Come scegliere, quindi, in modo oculato?

  1. Non fermarsi alla pubblicità, ma studiare i siti dei produttori, il loro livello di trasparenza e sostenibilità, le certificazioni sulla provenienza dell’energia.
  2. Ricorrere al passaparola, diffondendo o chiedendo informazioni sugli operatori apparentemente più meritevoli a persone fidate.
  3. Consultare gli elenchi dei fornitori green disponibili sul web, scegliendo quelli più affidabili e aggiornati.

Conclusioni

L’appuntamento con la rubrica Sosteniamoci si rinnova tra un mese, con nuovi consigli per scegliere la sostenibilità a partire da un’analisi approfondita di ricerche e dati. Mobilità, tecnologia e finanza sono i temi che tratteremo nelle prossime puntate: non perdetele!

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