Scopriamo le Cinque terre del film Luca – In viaggio sui luoghi del nuovo lungometraggio Pixar


Luca sarà il nuovo lungometraggio della Pixar, previsto in uscita il prossimo giugno. Per la prima volta la storica casa produttrice di film di animazione ha deciso di raccontare una storia ambientata unicamente in Italia e diretta da un regista italiano, Enrico Casarosa.

Genovese di origine e trapiantato negli Stati Uniti da molti anni, Casarosa è stato storyboarder di Cars, Ratatouille e Up e ha debuttato alla regia nel 2011 con il corto La Luna, che probabilmente ricorderete perché precedeva il film Brave – Ribelle.

In una intervista ha raccontato che Luca sarà una storia molto personale, fondata sull’amicizia, con sfondo la bellissima riviera ligure, ma soprattutto un ricordo dell’estate italiana.

Da sempre una delle cose più belle del nostro Paese.

 Uno scorcio della riviera ligure (Credits: Celeste Satta)

Coglieremo l’occasione quindi per viaggiare con la fantasia in uno dei luoghi più belli, famosi e iconici d’Italia: le Cinque terre. Questo tratto di costa in provincia di La Spezia è dal 1997 patrimonio dell’Unesco in quanto rappresenta una splendida interazione tra paesaggio e intervento dell’uomo.

I sentieri, le strade e le ferrovie a strapiombo sul mare – insieme ai piccoli borghi arroccati sulle rocce, ma al contempo fortemente legati al mare con le loro piccole calette usati come porti naturali – sono il segno distintivo di questo tratto paesaggistico, insieme ai tipici terrazzamenti usati per le coltivazioni.

Le ambientazioni di Luca della Pixar

Per ammissione dello stesso regista, Luca della Pixar avrà come ispirazione elementi dai film di Federico Fellini e di Hayao Miyazaki. Purtroppo abbiamo a nostra disposizione solo le immagini del trailer, ma possiamo già fare delle prime considerazioni.

Luca Pixar - Copertina del film

(Credits: Pixar)

Come ben sappiamo, i film Pixar sono estremamente dettagliati e minuziosi nella riproduzione delle ambientazioni. Gli sceneggiatori hanno compiuto diversi sopralluoghi nelle zone della riviera ligure e, uniti ai ricordi e alle suggestioni visive del regista, sono riusciti a ricreare con fedeltà un luogo che richiama immediatamente le Cinque terre.

Innanzitutto vi è l’aspetto naturale. La Liguria è una regione unica per via della sua orografia: le sue montagne che arrivano direttamente al mare. Nel tratteggiare il verde delle colline e l’acqua cristallina del Tirreno sono evidenti i richiami al genio e alla matita di Miyazaki.

Il mondo onirico tipico di Fellini invece non è del tutto esplicitato nel trailer. Dovremo forse aspettare il film per avere un’idea più chiara. Possiamo suppore che avremo qualche sorpresa nella caratterizzazione dei personaggi, tema molto caro al regista riminese che in Amarcord costruisce la sua storia basandosi solo sulle personalità dei protagonisti.

Luca Pixar - le ambientazioni ricreate

Un fotogramma dal trailer di Luca (Credits: Pixar)

Essendo un lungometraggio di animazione sì è voluto creare un paesaggio quasi da cartolina, ma funzionale al racconto di una storia che viene dai ricordi, quindi vivida nei colori e povera di elementi negativi o corrispondenti esattamente alla realtà.

Siamo un Paese da cartolina

Da pochissimi dettagli possiamo subito evincere che ci troviamo nel paesaggio tipico delle Cinque terre. Ma perché accade questo? Come si fa a ricreare questo scenario con solo qualche dettaglio?

 uno dei paesini delle cinque terre ripresi dal mare

Uno dei paesi delle Cinque terre (Credits: Giorgia Venerelli)

Tutto ha a che fare con l’architettura vernacolare, ovvero tipica di un determinato luogo. Prima della globalizzazione e prima dell’avvento di standard industriali condivisi l’architettura era pensata per il luogo in cui andava costruita. Una casa costruita in Trentino Alto Adige doveva essere per forza di cose diversa da una costruita alle Isole Eolie.

La prima avrà avuto bisogno sicuramente di un tetto molto spiovente per far scivolare la neve, la seconda invece poteva permettersi un tetto piano. Stesso discorso per i materiali: legno per la prima, pietra lavica per la seconda.

Questo ha permesso di poter creare dei modelli architettonici che ben si adattano e, soprattutto, ben richiamano il luogo per i quali sono stati pensati. Pensate per esempio ai colori pastello tipici degli edifici delle Cinque terre. Colori che popolano il nostro immaginario, ma che derivano dalla necessità di produrre intonaci e calci colorate con i materiali presenti sul posto di origine come inerti locali, sabbie, minerali, ocre e terre dalle colorazioni tipiche.

Un altro fotogramma dal trailer di Luca della Pixar. Impressionante la somiglianza con le vere Cinque terre

Un altro fotogramma dal trailer. Impressionante la somiglianza con le vere Cinque terre (Credits: Pixar)

La conformazione stessa del paesino nasce dalla necessità di fornire un approdo alle imbarcazioni dei pescatori e da quella di difesa della popolazione. Quindi è altrettanto tipico trovare una piccola piazza aperta sul mare, collegata da vie e vicoli a una parte del borgo più interna, e costellata da piccole torri di guardia.

Le finestre diseguali, le facciate rovinate dalla salsedine, l’affastellarsi delle case l’una sull’altra sono segni distintivi tipici di ogni centro storico italiano. La stratificazione storica raccontata dai diversi stili architettonici, insieme alla necessità di sempre più spazio e la mancanza di un piano regolatore sono i presupposti dello sviluppo urbanistico del nostro Paese e che ben è stato riprodotto in Luca dalla Pixar.

Potrà Luca della Pixar far ripartire il turismo in Italia?

Qualcuno di voi potrà obiettare che i paesaggi riprodotti restituiscano l’immagine che l’americano medio ha dell’Italia, con diversi luoghi comuni. Questo è stato anche il mio primo pensiero vedendo il trailer.

Ma la presenza di Casarosa può assicurare che questa è l’immagine che vogliamo dare di noi, perché in fondo il nostro Paese è, può e deve essere una enorme cartolina. Ma che sia funzionale a richiamare il turismo internazionale, soprattutto quando usciremo dalla grande crisi causata dalla Covid.

Ci sarà tempo per insegnare agli americani che dietro quella cartolina c’è molto, molto di più.

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