Wikipedia salverà il turismo durante il Coronavirus? La situazione italiana


Non è facile scrivere di viaggi in questi giorni. Non vi nascondo che mi sono fatto parecchi scrupoli nel capire di cosa si possa parlare in un momento del genere. Il turismo soffre, come molte altre attività che sono limitate, se non completamente bloccate, dal Coronavirus.

Quello che sto per dire potrà sembrare esagerato, ma vi assicuro che non lo è. Viaggiare mi manca e parecchio, a volte mi sento in gabbia. Sempre bloccato nella stessa città. Da un lato viaggiare è sicuramente diventata un’abitudine, dall’altra sono consapevole che se ne può fare assolutamente a meno senza tante tragedie. Ma quando hai il gene del viaggiatore in te, la mancanza si sente. Durante l´estate siamo stati comunque graziati – anche se ora ne paghiamo le conseguenze purtroppo- ma tutto ció é bastato per risollevare gli operatori turistici? Vediamolo insieme.

Turismo - Rimini

La spiaggia di Rimini (Credits: demsi3art da Pixabay)

Come è andato il turismo in estate sotto Coronavirus

L’appiattimento della curva dei contagi nell´estate appena trascorsa (grazie alle misure prese in primavera: lockdown, mascherina, distanza, sanificazione e quant’altro, che sembra stupido ricordarlo ma a quanto pare ancora molto necessario) ha dato una boccata d’ossigeno al turismo nel nostro Paese . Ma secondo alcune statistiche non è ovviamente bastato. Prendiamo in esame due città molto visitate, ma con due tipi di turismo differenti tra loro: Rimini e Ferrara.

In entrambe il tracollo è stato evidente, purtroppo: il saldo negativo si attesta tra il 50% e il 60%. La metà degli arrivi dei primi otto mesi dell’anno si sono avuti invece ad agosto. La mini-ripresa é avvenuta grazie ai turisti italiani, che però hanno fatto una vacanza più breve. Le manifestazioni culturali importanti, tipo la mostra su Banksy a Ferrara, hanno dato una boccata d´ossigeno alle citta d´arte.

Va da sé che il calo dei turisti stranieri ha pesato in maniera consistente su tutto il comparto. Qui i dati analizzati.

turismo - Ferrara

Il centro di Ferrara (Credits: Damian Trochanowski da Pixabay)

Turismo di prossimità e Wikipedia

Con l’avvicinarsi di Natale e Capodanno rimane difficile programmare un viaggio, soprattutto per le destinazioni esotiche tanto amate in inverno, come Caraibi, Sud-est asiatico o Africa. Tra voli cancellati, chiusure, quarantene, lockdown e disposizioni in continuo aggiornamento, prenotare un viaggio sta diventando sempre più difficile.  Ne fa le spese anche l’indotto: a partire da ristoranti, musei, autonoleggi, hotel e visite guidate senza contare che le agenzie e i tour operator dovrebbero assistere i clienti con riprotezioni, regole su quarantene e tamponi.

Come fare quindi? Un’idea potrebbe essere quella di incentivare il turismo di prossimità. Puntare ovviamente all’Italia, con destinazioni vicine, ripensando anche il sistema senza dimenticare la sicurezza del viaggiatore. Sempre se sarà ancora possibile.

turismo - rivello

Il borgo di Rivello, in Basilicata (Credits: Foto di Valter Cirillo da Pixabay)

Un’interessante novità viene anche  da uno studio e condotto da alcuni economisti italiani del Carlo Alberto di Torino e i colleghi tedeschi dello Zew. Questi infatti hanno preso alcune località spagnole non molto conosciute e hanno aggiunto alle loro voci di Wikipedia alcuni paragrafi con informazioni utili che le riguardavano. I risultati: in media il 9% in più di prenotazioni e 100mila sterline di ricavi per l’indotto turistico.

Sarà possibili applicare questa metodologia e avere questi risultati per il nostro turismo? Come sappiamo Wikipedia è una enciclopedia libera e modificabile da tutti. Potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per i migliaia di borghi sconosciuti che costellano l´Italia ad esempio.

Gli stessi cittadini possono divertirsi ad aggiungere informazioni di pubblico interesse, complete e veritiere sulla loro cittadina approfittando di questa vetrina mondiale e completamente gratuita. Gli stessi uffici di informazione turistica possono coadiuvare il processo. La ciliegina sulla torta sarebbe tradurre queste informazioni in inglese, olandese, tedesco per poter attirare un pubblico che va oltre i confini nazionali.

E chissà che la rinascita del nostro turismo non riparta proprio da Wikipedia. Me lo auguro fortemente!

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