Balliamo sul mondo – Trent’anni fa l’esordio di Luciano Ligabue


Balliamo sul mondo
Va bene qualsiasi musica
Cadremo ballando
Sul mondo, lo sai, si scivola
Facciamo un fandango
La sotto qualcuno riderà
Balliamo sul mondo

L’11 maggio 1990 Luciano Ligabue esordiva con l’album Ligabue. Ebbene sì, trent’anni fa ad oggi!

Ligabue non può essere definito come un disco: è un mondo a sé stante. Ognuna delle undici tracce contenute racconta una parte di questo universo: troviamo storie di provincia, racconti degli anni 80 appena terminati e ricerca del proprio spazio.

Balliamo sul mondo è stato il primo singolo del Liga e anche la prima traccia del suo album: si apre con un riff di chitarra che diffonde energia nell’ascoltatore e da quella carica che ancora oggi fa saltare migliaia di persone a ogni concerto! Parlando di questa canzone Luciano spiega che ha a che fare con la sua natura: “Io in genere sono predisposto a romanticizzare le situazioni per viverle al loro meglio. Da questo punto di vista è una canzone azzeccatissima”.

Ligabue è il titolo del primo album di Luciano Libabue uscito nel 1990. Balliamo sul mondo è la prima canzone di questo lavoro d'esordio dell'artista.

Balliamo sul mondo, Ligabue – (Credits: Dario Delle Foglie)

Balliamo sul mondo è un brano intergenerazionale e potente che mette d’accordo sia i fan accaniti che i neofiti del genere. Personalmente spero ancora di poterla ascoltare a Campovolo (magari non nel 2020, ma spero il prima possibile!).

Prima di Balliamo sul mondo – Minibiografia del Liga

Il Liga, classe 1960, si è approcciato piuttosto tardi alla carriera di cantante. Ha iniziato nelle radio locali della provincia di Reggio Emilia e poi alla fine degli anni 80 si è unito agli Orazero, un gruppo rock locale. Purtroppo la loro storia è durata solo tre anni, tra il 1986 e il 1989. Un periodo breve, ma che ha dato al Liga la possibilità di avvicinarsi alla carriera professionistica.

Già in questi anni compare a fianco del rocker di Correggio la figura di Claudio Maioli, amico e consigliere. Si sono conosciuti in radio e poi (una cosa tira l’altra) Maioli diventa manager della band e fa debuttare gli Orazero l’8 febbraio 1987 nella sala Lucio Lombardo Radice di Correggio. Maioli ancora oggi è il manager di Ligabue, dopo 32 anni di amicizia e carriera insieme.

Nel 1988 Luciano pubblica i suoi primi due brani: Anime in plexiglass e Bar Mario. Un quarantacinque giri stampato in 1000 copie. Purtroppo questo esordio non porta a grandi successi e gli Orazero si sciolgono.

Poco prima dello scioglimento, Ligabue e gli  Orazero partecipano alla manifestazione artistica Terremotorock dove Luciano conosce il batterista Gigi Cavalli Cocchi.

Subito dopo lo scioglimento degli Orazero, Luciano e Gigi iniziano a lavorare insieme e arruolano anche Luciano Gezzi, bassista, e Max Cottafavi, chitarrista. Nel 1991 a questa formazione si aggiunge anche il tastierista Giovanni Marani. E così nascono i  ClanDestino.

Ligabue è il promo al di Luciano Ligabue. Si apre con la canzone Balliamo sul mondo. Il libretto continene racconti e molte curiosità sullesordio di Lucia

C’era una volta… Ligabue – (Credits: Dario Delle Foglie)

Ma rallentiamo un attimo. Torniamo al 1990, anno di uscita di Ligabue. I quattro musicisti finalmente si riescono a far notare e iniziano a comporre il loro primo album. In pochissimi giorni partoriscono quattro demo: Eroi di latta, Urlando contro il cielo, Angelo della nebbia, Bambolina e barracuda.

Come Eroi di latta cambiò titolo

Alzi la mano chi di voi ha sentito almeno una volta Eroi di latta di Ligabue. Nessuno? Beh, è assolutamente normale: la canzone in effetti non è mai uscita con questo nome.

Si trattava di un pezzo molto polemico e critico verso il mondo della musica anni 80. Chi potrebbe permettersi di esordire con un pezzo di questo calibro come primo singolo del proprio primo album? Quasi certamente non qualcuno che a 30 anni suonati sta provando a sfondare come cantante, come nel caso di Luciano Ligabue.

Il produttore Angelo Carrara lo chiamò e cercò di farlo ragionare sul senso di pubblicare proprio quella canzone come singolo e così, in un’ora dalla telefonata, nacque il testo di Balliamo sul mondo.

Totalmente diversa da Eroi di latta, ma con la stesso concetto chiave: il mondo stava stretto al Liga, e Balliamo sul mondo è l’iperbole di questo concetto. Ligabue non ha mai abbandonato questo tema, che possiamo trovare declinato in altre versioni come nella canzone Il muro del suono.

Claudio Dentes, produttore discografico italiano, fu il primo a mettere le mani su Balliamo sul mondo e la definì “una specie di bomba atomica”. Il primo pezzo mixato era già pazzesco!

Beh, Balliamo sul mondo è diventata quindi la canzone d’esordio del primo album di Luciano pubblicato del 1990: Ligabue, appunto. Il disco comprende altri dieci brani molto diversi tra loro. Molti di questi sono diventati cardini della carriera musicale dell’artista come per esempio Piccola stella senza cielo oppure la già citata Bar Mario, che ha dato anche il nome al fan club del Liga

Da Balliamo sul mondo sono passati esattamente 30 anni. Ligabue ha prodotto molti dischi e in ognuno di questi troviamo la stessa grinta.

La carriera di L. Ligabue da Balliamo sul mondo ai giorni nostri – (Credits: Dario Delle Foglie)

 

Ligabue: un album dotato di personalità

Parlando del suo primo disco, Ligabue ha dichiarato in un’intervista: “Credo tuttora che il primo album di chiunque sia sempre significativo, perché è fatto con un’incoscienza che non puoi programmare, e che in seguito, inevitabilmente, perdi”.

Secondo il rocker di Correggio ciò che influisce sulla riuscita di un disco è, di solito, l’ampiezza del repertorio e il tempo a disposizione per incidere. “Tutto ciò conferisce a quel disco caratteristiche che sono, nel bene e nel male, irripetibili, ed è proprio quello che è successo a me”, dice Luciano. “C’erano voglia di fare bene, fretta e inesperienza in studio, ma in sostanza mi sento dire che Ligabue, al di là della naiveté, è un debutto dotato di personalità”.

Dotato di personalità di sicuro: è un album che ha dentro tutto il mondo del Liga. Ogni pezzo racconta qualcosa di particolare. Ligabue stesso racconta la genesi dell’album e i significati di ogni storia nel documentario Ligastory Capitolo I – Ligabue, andato in onda su Sky Arte nel 2016.

Anche la copertina di Ligabue è particolarmente caratteristica. Nel libro La vita non è in rima (per quello che ne so): Intervista sulle parole e i testi di Giuseppe Antonelli e Luciano Ligabue, viene raccontata la genesi di questa brochure: un intarsio di citazioni prese dal cinema, dalla letteratura, dai fumetti, dalla tv.

“C’erano Tom Waits e Nicolò Carosio, Cary Grant e Charlie Chaplin, i Rolling Stones e Woody Allen. C’erano Bukowsky, Oscar Wilde, Peter Handke e Kafka a mescolarsi con mia nonna Ermelina, con il colonnello Bernacca che faceva le previsioni del tempo prima del tg…”.

Ma non solo. Infilati da qualche parte c’erano anche nomi (giustamente) sconosciuti: “In mezzo ci sono un paio di finte citazioni. Avevo anagrammato il mio cognome, firmandomi Giuleba o Bugiale: così, giusto per il gusto di infilarmi in mezzo a quella bella compagnia. L’ultima diceva: ‘I bisogni sono solo sogni raddoppiati?’. Sai che ancora non lo so…”.

Nella copertina dell'album Ligabue, oltre ad esserci aprti dei testi delle canzoni in esso contenute (come Balliamo sul mondo), troviamo citazioni di molti autori famosi.

“C’erano Bukowsky, Oscar Wilde, Peter Handke e Kafka a mescolarsi con mia nonna Ermelina” racconta Ligabue – (Credits: Dario Delle Foglie)

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