Road to Scotland: viaggio in Scozia in 16 tappe (+2) – Day 8 Orcadi Occidentali


Orcadi Occidentali, Day 8 – Stromness, Stenness, Skara Brae, Birsay, Kirkwall, St. Margaret’s Hope (58 miglia, 1h 45′)

 

Orcadi

Skara Brae, Orcadi Occidentali

Le Orcadi (Orkney in inglese) sono un arcipelago di circa 70 isole, 20 delle quali disabitate. Per una esplorazione esaustiva servirebbero settimane di tempo, mentre noi abbiamo appena due giorni. Scegliamo quindi di rimanere sull’isola maggiore, chiamata Mainland.

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Standing Stones of Stenness

 

 

Le nubi sono basse e a tratti scaricano la loro fitta pioggia, il vento è una costante in ogni momento. Il tempo alle Orcadi si presenta piuttosto male, ma la voglia di esplorare queste terre sconfigge ogni perturbazione. Usciti dal minuscolo borgo di Stromness, dirigiamo l’auto verso l’area di Stenness, ricca di siti preistorici.

Standing Stones of Stenness, dettaglio della pietra più alta

 

Le Standing Stones of Stenness si notano subito dalla strada per la loro possenza: 4 lastre di pietra rimaste in piedi delle originarie 12 che formavano un cerchio rituale. Si può ammirare una lastra caduta sul terreno e stupisce la sottigliezza della roccia più alta.

Difficile comprendere come questi colossi siano arrivati fino a noi sfidando l’onnipresente vento che li sferza. Attorno alle lastre vi è un henge, un cumulo circolare di terra e un fossato che circonda il sito.

 

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Watch Stone, Stenness

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Ring of Brodgar, Stenness

Un sentiero di poche decine di metri porta al Barnhouse Settlement, sito preistorico di un insediamento neolitico, in cui si possono ammirare le fondamenta in pietra delle abitazioni. A poca distanza dal cerchio di pietre si erge la Watch Stone, alta 5,30 metri e poco oltre si giunge al maestoso Ring of Brodgar. Quest’ultimo è un anello di pietre di circa 100 metri di diametro, costituito originariamente da 60 lastroni, 27 dei quali ancora in piedi.

Nonostante la pioggerella che a tratti ci accompagna decidiamo di proseguire verso la costa ovest dell’isola di Mainland. Percorrendo una strada che passa in mezzo ai due più grandi lochs delle Orcadi, il Loch of Stenness e il Loch of Harray, arriviamo al sito neolitico di Skara Brae, tra i più importanti al mondo.

Skara Brae, Orcadi Occidentali

Di certo l’area archeologica ha qualcosa di unico: scoperta nel 1850, dopo che una violenta tempesta aveva spazzato via le dune di sabbia che la ricoprivano, si tratta di un villaggio risalente ad oltre il 3000 a.C., abitato da pescatori e agricoltori. È certamente uno dei più antichi e meglio conservati siti abitativi del pianeta, molto interessante proprio perché non si tratta di un monumento funebre o religioso, ma ci parla della vita delle persone comuni di 5000 anni fa.

Ricostruzione di una casa dell’abitato preistorico di Skara Brae

Il piccolo centro visite mostra pannelli con immagini che spiegano la vita nel Neolitico, manufatti rinvenuti durante gli scavi e ha una sezione interattiva stimolante anche per i bambini. Usciti dal centro si incontra la ricostruzione di una casa in pietra del villaggio, con tanto di tetto e oggetti che esemplificano la funzione delle aree interne.

 

Skara Brae, Orcadi Occidentali

Un sentiero porta in pochi minuti all’area archeologica scavata con grande attenzione, dove un percorso rialzato permette di osservare dall’alto le abitazioni che sono ormai prive di coperture. Si notano ancora perfettamente i letti, le mensole, i tavoli, gli ingressi: tutto realizzato in pietra.

 

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La degustazione di birre alla The Orkney Brewery

Purtroppo il vento è una costante di questa zona e la pioggia aumenta sensibilmente, impedendoci di restare quanto avremmo voluto, ma compiamo comunque il giro completo. Dato che il maltempo non accenna a diminuire facciamo una sosta alla The Orkney Brewery, un micro birrificio con punto vendita e sala da pranzo annessa al locale dove viene prodotta la birra. L’assaggio di tre diversi tipi di birre alla spina al costo di 4.90£ è una manna per riprenderci dalla pioggia e non perdo l’occasione di acquistare diverse bottiglie da portare agli amici.

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Earl’s Palace of Birsay, Orcadi Occidentali

Per pranzo scegliamo di rifocillarci in un grazioso luogo con diverse leccornie, il Birsay Bay Tearoom, e sostiamo più del solito, visto che la pioggia non cessa. Terminato il pasto scendo dall’auto sotto un’acqua insistente per esplorare rapidamente le rovine dell’Earl’s Palace of Birsay. Fatto costruire nella seconda metà del ‘500 dall’allora Conte delle Orcadi, il palazzo conserva una struttura imponente e grandiosa, sebbene sia in avanzato stato di rovina. Si riconoscono la vasta corte centrale attorno alla quale si sviluppavano gli ambienti della cucina, le sale di rappresentanza e le camere private.

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Highland Park Distillery, Kirkwall

Visto che il tempo atmosferico non concede tregua in questa giornata, optiamo per variare il programma e visitare le due distillerie di whisky delle Orcadi. Partiamo dalla più famosa e rinomata, la Highland Park Distillery: in questo santuario del whisky, si da vita ad un prodotto eccellente, vincitore di diversi premi a livello mondiale. È indubbiamente uno dei miei whisky preferiti, con un livello di torbatura magistralmente bilanciato, che mantiene il carattere “vichingo” della zona in cui è distillato.

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Scapa Distillery, Kirkwall

Dopo l’emozionante visita allo shop, ci spostiamo alla Scapa Distillery, che produce un whisky dall’aroma più dolce e sottile del precedente, con gusto deciso, ma meno affumicato dell’Highland Park. La distilleria è meno conosciuta e poco turistica rispetto al colosso Highland Park e anche lo shop ha qualcosa di riservato e intimo, ma si possono comunque prenotare visite guidate alla struttura.

 

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Kirkjuvagr Orkney Gin Distillery

Dato che non c’è due senza tre, l’ultima tappa della giornata non può essere altro che una distilleria, ma avendo terminato quelle di whisky, optiamo per la Kirkjuvagr Orkney Gin Distillery. Si tratta di una struttura a Kirkwall, presso il molo, con un locale alla moda aperto fino a oltre mezzanotte, dove poter assaggiare i diversi tipi di gin distillati o sorseggiare un perfetto gin tonic. Una ampia parete divisoria in vetro permette ai clienti di osservare la produzione nel laboratorio artigianale accanto.

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Il molo di St. Margaret’s Hope, sospeso nel tempo

La traversata che ci porta fino al luogo del pernottamento, il minuscolo villaggio di St. Margaret’s Hope, è accompagnata da una pioggia sferzante e da nuvole basse e candide che rendono il paesaggio minaccioso e quasi onirico. Arriviamo al B&B The Creel mentre le nubi si diradano e smette di piovere e siamo accolti dagli ospiti più gentili e deliziosi dell’intera vacanza: David Loutit e suo figlio.

 

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The Murray Arms Pub, St. Margaret’s Hope

La coppia di proprietari è così gentile da offrirci un piccolo aperitivo di benvenuto insieme ad altri clienti belgi. Sapendo che siamo italiani David ha comprato al market grissini e mortadella, oltre ad olive e sottaceti: li gustiamo insieme alle ottime birre offerte, chiacchierando con gli altri ospiti. Scopriamo che uno dei turisti parla perfettamente la nostra lingua perché i suoi genitori sono italiani: com’è strano e piccolo il mondo!

 

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The Creel B&B, St. Margaret’s Hope

Prima di coricarci nella stanza che guarda sul placido porto del villaggio, che sembra sospeso nel tempo passato, facciamo una cena tipica nell’unico vero pub dell’abitato, The Murray Arms. Ritroviamo gli amici belgi e assaggiamo frutti di mare gustosi, compresa l’aragosta. Nella speranza di trovare beltempo all’indomani, ci assopiamo con la luce che non ha intenzione di abbandonarci neppure alle 23.00.

PROSSIMO APPUNTAMENTO DOMENICA 1 SETTEMBRE CON LE ORCADI ORIENTALI

 

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Other Tips (alternative di visita alle Orcadi Occidentali)

Standing Stones of Stenness

  • Stromness Museumuna collezione di storia naturale al piano superiore e diversi oggetti antichi recuperati dai relitti delle navi affondate nello Scapa Flow compongono questo piccolo museo. Di fronte all’edificio è situata la casa in cui visse il poeta e romanziere George Mackay Brown.
  • Skaill House & Falconry: una antica dimora di un laird, un proprietario terriero, costruita nel ‘600. Si possono visitare gli interni, vedere il servizio di posate appartenute all’esploratore James Cook o prendere parte a degli spettacoli di falconeria nel centro di recupero rapaci.
  • Birsay Barony Mill: il solo mulino ad acqua dell’800 sopravvissuto fino ad oggi, produce la tradizionale farina macinata grossolanamente per le focaccine d’orzo tipiche delle Orcadi.
  • Brough of Birsay & St. Peter’s Church: uno splendido sito dei Pitti, raggiungibile solo con la bassa marea (consultate gli orari) perché situato su un’isoletta a 1 km dalla terraferma. Sono esposti pochi oggetti rinvenuti nel sito, tra cui un gioco fatto in osso di balena. Presso il sito visitate anche i resti della chiesa di St. Peter, risalente al XII secolo, in arenaria, compresi gli arredi interni.

    Barnhouse Settlement, Stenness

  • Kirbuster Museum: una casa-museo molto interessante, che mostra come doveva essere una fattoria dell’800. Le strutture abitative sono ben conservate e il focolare alimentato a torba nel centro della casa usato per essiccare il pesce è ben riconoscibile.
  • Corrigall Farm Museum: altra fattoria-museo in ottime condizioni, con pecore e oche che vagano nel giardino e una stalla che contiene un essiccatoio per cereali a forma di arnia.

    Earl’s Palace of Birsay

  • Orkneyinga Saga Centre & Earl’s Bu: nel minuscolo abitato di Orphir, è un centro visite con pannelli che spiegano la Orkneyinga Saga, un poema del XII secolo che parla della conquista vichinga delle Orcadi. L’Earl’s Bu è il palazzo del Conte Thorfinn, che ordinò l’uccisione di Magnus, più tardi divenuto santo.

 

Eating & Sleeping

  • Birsay Bay Tearoom: una piccola chicca nel villaggio di Birsay, dove poter gustare salmone

    Salmone affumicato al Birsay Bay Tearoom

    affumicato eccellente, tramezzini, patate ripiene e soprattutto torte e dolci eccezionali. Se potete, non mancatelo e prenotate.

  • The Murray Arms Hotel & Seafood Restaurant: qualità del cibo non eccelsa, ma comunque gustoso e personale molto cordiale e disponibile. Bambini ben accetti anche ad ora tarda.
  • The Creel B&B: il B&B di cui mi sono innamorato. Per la posizione, di fronte al molo uscito da un romanzo di Mackay

    Stuffed Potato al Birsay Bay Tearoom

    Brown, e soprattutto per il proprietario, David Loutit, prodigo di consigli, simpatico e socievole. 110.00£ a notte totalmente meritate.

 

 

 

Books

  • Orcadi

    Ring of Brodgar, Stenness

    The Collected Poems of George Mackay Brown (Archie Bevan Editions): edizione in lingua del più grande poeta cantore delle Orcadi, da leggere mentre si esplora questa terra.

  • Monuments of Orkney: A visitor’s Guide di Caroline Wickham-Jones (Historic Scotland): acquistabile online o presso la biglietteria dei maggiori siti archeologici delle Orcadi, è una guida completa sui numerosi siti preistorici e non dell’arcipelago.

 

Kids

Skara Brae, particolare di un’abitazione

  • A Skara Brae la piccola esposizione prima della visita al sito permette ai bambini (e non solo) di giocare con un programma per costruire un abito, una casa e una barca del Neolitico. E ovviamente c’è l’immancabile quiz per bambini.

 

 

Stranger Things

Gin Tonic alla Kirkjuvagr Orkney Gin Distillery, Kirkwall

  • Durante il pranzo al Birsay Bay Tearoom, diverse mucche dal manto scuro si riparavano dalla pioggerella presso le mura esterne del locale, facendosi ammirare dalle ampie finestre durante il pasto.
  • Molti dei pub locali di Kirkwall non consentono l’ingresso ai minorenni, quindi è necessario rivolgersi ai ristoranti degli hotel o ai cafè, decisamente più costosi. Consultate online quale sia il più conveniente e se pernottate nel weekend, prenotate la cena per tempo.

Riposo al riparo delle Standing Stones of Stenness

 

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