TEST FORMULA 1 2019 TERMINATI: TANTE SORPRESE PER FERRARI E MERCEDES


Nei secondi test di Formula 1 2019 andati in scena sul circuito del Montmelò, a Barcellona, sono arrivate tante sorprese: la prima è Mercedes che presenta un’auto completamente differente rispetto a quella della settimana prima, Ferrari costretta a tre stop importanti in quattro giorni (compreso un incidente abbastanza grave con Vettel) e la Red Bull che si nasconde mandando in avanscoperta la sorellina minore Toro Rosso. Ma procediamo con ordine.

Mercedes sorprende tutti e il primo giorno della seconda sessione di test presenta una vettura dal pacchetto aerodinamico completamente diverso: muso rivoluzionato, fiancate ridisegnate, intera gestione dei flussi d’aria rivista. La cosa è sorprendente perché sembra che l’auto della prima settimana sia semplicemente un “muletto” per provare il motore (e qui si spiegherebbe il motivo per il quale il team tedesco non ha mai cercato la prestazione velocistica assoluta), mentre l’auto della seconda settimana sia la “vera” auto per il campionato di Formula 1 2019. Sergio Perez, pilota del team Racing Point, addirittura, ha ipotizzato che Mercedes potrebbe aver progettato due auto e cambiare vettura a seconda della tipologia di pista: ipotesi piuttosto ardita, ma neanche troppo in considerazione della forza, economica e umana, della Mercedes.

Ferrari, dal canto suo, va via da Barcellona con la consapevolezza di avere un’auto molto veloce, ma affetta da problemi di gioventù: prima un problema elettrico, poi l’incidente di Vettel (cedimento meccanico della sospensione anteriore) hanno rallentato il lavoro di sviluppo della Scuderia Ferrari. Sicuramente la SF90 fa paura, ma è ancora presto per capire quanto sia veloce ed affidabile la nuova “arma” a disposizione di Vettel e Leclerc. A proposito, il giovane monegasco sembra essere veloce, piazzandosi in scia a Vettel per qualche millesimo negli stint e nella simulazione di qualifica: per Vettel potrebbe essere un rivale in più. In generale, gli stop improvvisi non hanno giovato affatto alla Ferrari, ma almeno questi guai sono capitati durante i test e non in campionato.

Red Bull continua a predicare ottimismo e grandi aspettative per il campionato di F1 2019, ma durante i test si è nascosta moltissimo. Il motore Honda sembra veloce (e già questa è una notizia considerando gli anni McLaren), ma la vera incognita è sempre quella dell’affidabilità e della tenuta durante il campionato. Per ora, a far voce grossa nella classifica dei tempi durante i test è stata la Toro Rosso, gemellina della Red Bull. Interessante notare come la Red Bull sia l’unica ad aver adottato una filosofia costruttiva dell’ala anteriore completamente diversa dalle avversarie: se Mercedes sulla prima auto si era presentata con una versione a sua volta differente, sulla seconda ha “sposato” (o copiato) la versione scelta dalla Ferrari, lasciando la Red Bull sostanzialmente “sola”. Vedremo a Melbourne se Verstappen e Gasly riusciranno ad infilarsi nelle prime due file.

Renault ha sofferto di qualche problema di affidabilità, ma ha mostrato un ottimo passo gara. Simulazione qualifica da rivedere, ma la nuova vettura di Enstone potrebbe essere una sorpresa nella gestione delle gomme. Ricciardo e Hulkenberg sperano di avere tra le mani l’auto per fare il grande salto ed entrare nei top team. L’impressione sembra tuttavia confermare il trend degli ultimi anni (quarto posto tra i costruttori e quinto/sesto per i piloti) e la vettura non presenta soluzioni ardite o particolari in grado di inserirla nelle prime posizioni.

I test del team McLaren credo che si possano riassumere nella frase “tanto rumore per nulla”. Sainz e Norris si sono impegnati e hanno siglato due miglior tempi per due giorni di fila, ma ciò non significa affatto che il team inglese sia tornato nelle posizioni di vertice. Anzi, sembra proprio che stiano facendo del loro meglio per attirare sponsor. Può sembrare assurdo (almeno fino a qualche anno fa), ma la McLaren sembra indirizzata a far la fine della Williams. Già, la Williams: il team di Grove ha incominciato malissimo i test con ben tre giorni di ritardo rispetto agli avversari. Kubica si lamenta già dell’auto e, salvo clamorosi colpi di genio, sembra destinata ad essere la cenerentola del gruppo. Curioso come due team inglesi come McLaren e Williams siano caduti così in basso, soprattutto per le modalità e per l’assoluta incapacità di recupero mostrata fino ad ora. Solo Melbourne potrà dirci quanto.

 

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