F1 2019: UN PRIMO BILANCIO DEI TEST A BARCELLONA


Un primo bilancio dei test di Formula 1 2019 è doveroso, anche se, ovviamente, non è possibile delineare un quadro definitivo delle forze in campo nel prossimo campionato. Nei primi quattro giorni di test, sono emerse alcune “tendenze”: la Ferrari sigla ottimi tempi con le gomme C2 e C3 (quelle che verranno maggiormente utilizzate durante la stagione), mentre Mercedes si è “nascosta”, cercando l’affidabilità.

Nei primi due giorni, sia Vettel che Leclerc hanno siglato il miglior tempo, nonostante nessuno dei due cercasse la prestazione assoluta. Chiaramente, non si è a conoscenza degli assetti e dei quantitativi di carburante utilizzati dalla Ferrari, ma molti addetti ai lavori (e i video che circolano in rete) attestano un’ottima guidabilità della SF90H. Ciò sarebbe, peraltro, confermato dalla “sorella minore” Alfa Romeo, che, adottando la medesima filosofia costruttiva dell’ala anteriore (quest’anno è avvenuta una “semplificazione” aerodinamica dell’ala, a detta della Fia, per favorire i sorpassi), attesta una buonissima precisione nell’inserimento in curva della vettura tanto da sembrare “sui binari”.

Come spesso è capitato in passato, tuttavia, la Ferrari sembra sempre essere la campionessa dei test invernali, salvo poi perdersi clamorosamente in estate, ovvero quando si decidono le sorti del campionato. I tifosi della Rossa spereranno che non si rivelino profetiche la parole di Horner quando, qualche giorno fa, ha dichiarato ai giornalisti “La Ferrari è sempre forte in inverno. Se ci fosse un mondiale invernale, lo vincerebbero ogni anno. Però i punti si danno in estate. Chiaramente sono arrivati qui con una monoposto solida e forte, però queste temperature non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle che troveremo nel corso del campionato. Però si vede che sono in forma”.

Nessuno è in grado di capire realmente le forze in campo. Dal canto suo Mercedes, ha quasi sempre girato con gomme durissime, salvo provare con Bottas, l’ultimo giorno, un tenue tentativo di giro veloce. Secondo le voci dai box, la nuova creatura di Brackley sarebbe viziata da un eccessivo consumo delle gomme posteriori, con una generalizzata difficoltà nel trovare l’assetto migliore. Certamente la vettura potrebbe anche risultare “inferiore” rispetto alla concorrenza, ma abbiamo già visto l’anno scorso come sia andato a finire il campionato, con la Mercedes ed Hamilton nuovamente campioni. Prima o poi, l’egemonia di questi anni si romperà, ma si tratta soltanto di test e sarebbe prematuro, oltre che folle, escludere la Mercedes dal novero delle auto da battere.

Red Bull, invece, ha girato a lungo, testando l’affidabilità del nuovo motore Honda, protagonista in negativo delle prestazioni della McLaren durante gli anni scorsi. Nonostante l’ottimismo imperante nel box, il team di Milton Keynes ha comunque dovuto sostituire la power unit dopo i primi due giorni di test, a dimostrazione del fatto che probabilmente c’è ancora qualcosa da migliorare. Voci dai box accreditano il motore di una buona velocità di punta, ma di soffrire di eccessive vibrazioni (così tante, pare, da rovinare le componenti del cambio). Marko, Horner e Newey professano ottimismo davanti ai giornalisti, ma soltanto a Melbourne si capirà se sia un bluff oppure meno.

Renault ha agguantato il giro veloce durante l’ultimo giorno dei test, ma l’improvviso stop della vettura di Hulkenberg potrebbe essere il segnale di un problema di affidabilità. Ciò che ha impressionato della Renault non è stato il giro veloce, bensì la simulazione del passo gara, sui livelli della Ferrari. Il progetto della nuova auto, per la verità assai conservativo nelle scelte aerodinamiche, sembra essere, nel complesso, positivo e, quindi, è lecito aspettarsi una Renault in orbita podio. Ciò, tuttavia, sarà possibile soltanto se Alfa Romeo, Haas e Racing Point non saranno in grado di intromettersi a loro volta nella lotta con la casa transalpina.

Alfa Romeo, infatti, sembra essere la candidata più seria a diventare la sorpresa del campionato, con un Kimi Raikkonen in grado di realizzare tempi molto buoni in ogni sessione e senza problemi di affidabilità. Lui e Giovinazzi potrebbero effettivamente ambire a posizioni molto nobili della classifica, ripagando gli azzardi compiuti dal progettista, ex Ferrari, Simone Resta.

Attendiamo la prossima settimana per il secondo turno di test per avere ulteriori spunti di riflessione.

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