GRAN PREMIO DI BRASILE F1 2018: Hamilton vince una gara ridicola!


La gara del Gran Premio del Brasile F1 2018 è stata particolarmente ridicola sotto diversi profili: a portare a casa la vittoria è stato Lewis Hamilton, oltre alla centesima pole ed al quinto titolo costruttori per la sua squadra, Mercedes. Dietro all’inglese, Verstappen e Raikkonen. La Ferrari, giunta sesta con l’altra vettura di Vettel, perde la possibilità di tenere aperto il titolo costruttori fino all’ultima gara di Abu Dhabi.

Indubbiamente, il Gran Premio del Brasile è stato folle. Sabato, durante le qualifiche, Hamilton rischia di innescare un incidente ad alta velocità con Sirotkin, ma non viene penalizzato con la dubbia giustificazione da parte dei commissari che il giro del russo della Williams fosse soltanto di lancio (e non quello di qualifica). Peccato che questi commissari siano gli stessi che poco dopo decidono di comminare una multa da 25 mila dollari a Vettel per aver rovinato un birillo durante la procedura di pesa: la cosa curiosa è che Vettel è stato richiamato dai commissari proprio nel momento meno indicato della qualifica, ovvero quando le previsioni del meteo annunciavano pioggia di lì a 3 minuti.

Tuttavia, l’episodio più folle di tutti è andato in scena domenica, durante la gara: Verstappen era in testa a venti giri dalla fine del Gran Premio del Brasile, in totale controllo delle gomme e degli avversari, quando dopo aver effettuato il doppiaggio di Ocon, questi, inspiegabilmente lo riaffiancava alla S di Senna e lo urtava in un improbabile tentativo di controsorpasso per sdoppiarsi.

Due considerazioni sorgono spontanee. La prima è che Ocon, come già spiegato in precedenti articoli, è un pilota di scuola Mercedes ed, in quanto tale, favorisce palesemente gli alfieri (o meglio, l’alfiere nero) della squadra tedesca: basti pensare a Monaco, quando ha lasciato sfilare Hamilton senza accennare alcuna difesa della posizione. Ieri, al contrario, non solo ha tirato la staccata a Verstappen, ma ha, a mio avviso, deliberatamente deciso di urtarlo. Se avesse voluto effettivamente sdoppiarsi, avrebbe potuto superare con DRS e velocità di punta la Red Bull dell’olandese nel rettilineo successivo. Ad ogni modo, la regola del doppiaggio impone al pilota di cedere il passo a colui che sopraggiunge: non è un duello tra piloti vicini in classifica, pertanto il pilota doppiato non può “ingaggiare” lotte intestine tali da mettere a repentaglio il risultato di colui che è primo in classifica.

Ocon ha sbagliato e, a mio avviso, questo episodio condizionerà la sua carriera (perlomeno, dovrebbe condizionarne la carriera): passi rimanere neutrale con i piloti del team “madre”, ma rovinare la gara degli avversari è profondamente antisportivo.

La seconda considerazione riguarda, invece, l’assurdità nell’applicazione del regolamento da parte dei commissari. Molto spesso accade che ci siano due pesi e due misure nei confronti di alcuni piloti, perdonando e condannando sempre gli stessi, con argomentazioni talvolta davvero fantasiose. Questo, tuttavia, genera iniquità ed allontana i tifosi dalla Formula 1, che è sempre meno “Circus” e sempre più “carrozzone”….

+ Non ci sono commenti

Aggiungi