Nazionale basket italiana, speranze e defezioni


L’appassionato di pallacanestro capirà. L’attesa tra la fine di una stagione e l’inizio di un’altra è veramente infinita. A differenza del calcio, l’estate del basket è caratterizzata solamente dal mercato che non è affatto “spettacolarizzato” come quello del pallone.
Finalmente siamo arrivati alla fine di agosto e a metà settembre ci sarà la finestra dedicata alle nazionali che decreterà i risultati relativi alla seconda fase di qualificazione ai mondiali in Cina nel 2019.
L’Italia, nella prima parte, ha passato il girone da prima con Croazia, Olanda e Romania e ora dovrà vedersela con la più blasonata Lituania e le ostiche Polonia e Ungheria.

Ed ecco che il C.T. Meo Sacchetti ora è chiamato in causa per le convocazioni per i match del 14 e del 17 settembre con Polonia (al PalaDozza di Bologna) e Ungheria (a Debrecen).
A differenze delle altre finestre delle nazionali, per via dei discutibili calendari imposti dalla FIBA e degli “impedimenti” della ECA, in questa per le squadre sarebbe possibile convocare i giocatori che militano in NBA e che militano in Eurolega.
Ed è proprio da qui che nascono le polemiche. Sacchetti – come giusto che sia – nell’elenco dei quindici prediletti avrebbe inserito anche i due “americani” Marco Belinelli (San Antonio Spurs) e Danilo Gallinari (Los Angeles Clippers).

I due più grandi talenti del panorama della pallacanestro italiana però hanno risposto picche. Sostanzialmente la motivazione comune di entrambi è quella di volersi concentrare maggiormente sulla stagione NBA ormai alle porte, ma è più giusto fare un distinguo tra le due situazioni.
Questa è la prima volta che Marco Belinelli decide di “disertare” la maglia azzurra, anzi il ragazzo di San Giovanni in Persiceto si è sempre reso disponibile mettendo, a volte, a rischio la sua salute giocando da acciaccato.
Danilo Gallinari, invece, ha un rapporto decisamente più turbolento con la nazionale. Rapporto che si è ancor più incrinato dopo il famoso pugno rifilato all’olandese Kok nella prima amichevole del pre Eurobasket 2017. Dopo questo fatto, si è aggiunto anche il dibattito a toni accesi tra il giocatore lodigiano ed il nuovo C.T.
Gallinari, tre mesi fa, sosteneva che nessuno avrebbe potuto mettere in discussione il suo rapporto con la maglia azzurra e che a settembre avrebbe fatto il possibile per poter contribuire alla causa. Queste frasi, lette ora, stridono parecchio, soprattutto alla luce delle motivazioni date per aver rifiutato la chiamata.

Quel che rimane è che l’Italia contro Polonia e Ungheria, dovrà fare a meno di Gallinari e Belinelli, oltre che agli infortunati Daniel Hackett, Amedeo Della Valle, probabilmente l’acciaccato Ariel Filloy e a Michele Vitali il quale è incappato nella non volontà di Andorra (suo club) di lasciarlo andare in ritiro fino al 9 settembre.
Al contrario ci saranno i due del Fenerbahce, Luigi Datome e Niccolò Melli. Basteranno per migliorare le brutte prestazioni contro Croazia e soprattutto Olanda?
Saranno due impegni fondamentali per l’Italia che, se vuole fare un importante passo verso il mondiale, deve strappare entrambi i referti rosa.
L’asticella ora si alza, capitan Datome e compagni dovranno fare il massimo per raggiungere un traguardo che potrebbe dare finalmente un grande slancio al movimento della pallacanestro italiana.

Nel frattempo però c’è da sorridere. La nazionale femminile Under 16 ha vinto l’Europeo di categoria a Kaunas superando la Repubblica Ceca in finale per 60-52, dopo aver sconfitto Ungheria, Polonia, Croazia, Danimarca, Francia e Spagna.
Una grande medaglia d’oro che sicuramente regala tanta gioia alle future componenti della nazionale maggiore “rosa”.

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