GRAN PREMIO CANADA F1 2018: Vettel domina e torna primo in campionato
Sotto le foglie rosse dell’acero, simbolo del Canada, Sebastian Vettel ha conquistato la 50esima vittoria in carriera, tornando in vetta al campionato del mondo, con un punto in più rispetto a Lewis Hamilton, solo quinto al traguardo.
La gara è stata avara di sorpassi: di fatto è stata una lunga cavalcata di Vettel fino al traguardo. Solo al primo giro ci sono stati alcuni momenti di suspance: Verstappen ha provato ad infilare Bottas alla prima curva, ma il finlandese è riuscito a resistere; dietro, Stroll perde il controllo della propria Williams, appoggiando la propria Williams prima sulla Toro Rosso dell’incolpevole Hartley e poi sul muretto di curva 5, causando l’ingresso della Safety Car.
Di fatto, per il resto della gara del Canada, Vettel ha controllato il suo diretto inseguitore, Bottas, tallonato a sua volta da Verstappen. Quarto Ricciardo, unico pilota tra quelli dei top team ad aver recuperato posizioni sugli avversari, su Hamilton e Raikkonen, quest’ultimo autore di una gara anonima rispetto al suo compagno di squadra.
Malissimo Williams e McLaren, con la scuderia inglese in grave crisi tecnica (ed Alonso ritirato).
Da notare il “giallo” della bandiera a scacchi sventolata, per errore, due giri prima dalla modella Winnie Harlow, famosa per la sua vitiligine ed invitata per l’occasione a sancire la fine della gara.
PAGELLE GRAN PREMIO F1 CANADA 2018
VETTEL: il tedesco riesce a realizzare una gara capolavoro, perfetta per festeggiare la cinquantesima vittoria in carriera. Dopo 14 anni, la Ferrari, con lui, riesce a tornare a vincere in Canada, su una pista dove il motore è sempre stato preponderante. Finalmente riesce a contrattaccare su una pista tradizionalmente “pro Mercedes”. Certamente, sul risultato finale, ha influito il fatto che quasi tutti gli avversari avessero problemi vari con le rispettive power unit, tuttavia resta il fatto che lui e la Ferrari, al momento attuale, sembrano avere il miglior pacchetto. VOTO 10: 50 CANDELINE
BOTTAS: il finlandese disputa un buon week end, ma anche lui (come Raikkonen) serve a poco in chiave lotta iridata. Riesce a recuperare su Vettel, ma un errore sul finale lo costringe ad accontentarsi del secondo posto. Considerando le ultime prestazioni piuttosto opache, un week end del genere è, per lui, incoraggiante, ma serve a poco sia alla Mercedes che ad Hamilton. VOTO 8: MEDIANO DI MISCHIA
VERSTAPPEN: l’olandese scatta bene, affianca Bottas alla prima curva poi, dopo una toccatina con le sue gomme, si ricorda di non rovinare l’ennesima gara/vettura contro avversari/muri e si accontenta del terzo posto. La Red Bull sembrava, soprattutto con lui durante le prove libere, in grado di battagliare ad armi pari con Mercedes e Ferrari, ma il verdetto della pista ha parlato chiaro: Renault è ancora indietro. VOTO 8: CONSERVATORE
RICCIARDO: l’australiano si dimostra un vero leone da gara, di manselliana (?) memoria. Nonostante un motore “acciaccato” (era lo stesso di Montecarlo aggiustato) per evitare penalità, riesce a sfruttare le gomme Hypersoft alla partenza sopravanzando Raikkonen e, successivamente, con un “overcut” a superare Hamilton. La strenua difesa finale sul ritorno dell’inglese della Mercedes gli regala un ottimo quarto posto finale. Poco considerando la sua condotta di gara, ma il massimo possibile considerando i mezzi che aveva e da dove partiva (sesto posto in griglia). VOTO 9: CANGURO PUGILE
HAMILTON: l’inglese si avvicinava con grande fiducia al week end in Canada, ma sin dal giovedì si intuiva quanto potesse diventare un calvario la sua gara. Prima il mancato aggiornamento al motore (non aveva superato il banco di prova), poi guasti vari che lo hanno rallentato sia in gara che in qualifica. Il quinto posto non è affatto un bel risultato, soprattutto in ottica iridata, poiché Vettel ha guadagnato quindici punti, che hanno riportato il tedesco in vetta alla classifica. La prossima gara è al Paul Ricard e tornano le gomme “sottili” della Pirelli. Stai a vedere che la Mecedes torna a volare…VOTO 6: UN MESTO QUINTO POSTO
RAIKKONEN: il finlandese non sembra mai in partita. Vuoi lo scandalo sessuale che lo ha visto coinvolto, vuoi i rumors sul mancato rinnovo da parte della Ferrari, Kimi, di fatto, sembrava spettatore privilegiato. E’ arrivato “ultimo” tra i top drivers, pur avendo la stessa auto del vincitore. 27 secondi di distacco non possono essere soltanto una questione di “strategia”. VOTO 5: DEVE TOGLIERE PUNTI AGLI AVVERSARI
HULKENBERG – SAINZ: il duo Renault dimostra di essere in crescita di prestazioni. L’auto è migliorata, il motore pure, considerando che, telaio Red Bull a parte, sono davanti ad avversari motorizzati Mercedes (Williams, Force India) o squadre con pari motore ma più blasonate (McLaren). VOTO 8: BAND OF BROTHERS
OCON: stavolta il francese non si scansa al passaggio delle Mercedes come a Monaco. Buona gara, ma non si capisce quanto potesse pretendere dalla sua Force India su questa pista. Il layout avrebbe dovuto aiutare il team anglo-indiano, ma il nono posto smuove poco la classifica. VOTO 6: PORTA A CASA LA PAGNOTTINA
LECLERC: il monegasco sfodera una bella prestazione con la “modesta” Sauber Alfa. Sembrava una gara difficile per il team elvetico e, invece, Charles agguanta un insperato decimo posto, arrivando davanti a gente (ed auto) accreditata di maggiore prestazione. Se continua così, immaginarlo in Ferrari non è più un’eresia. VOTO 8: APPLAUSI
GASLY – GROSJEAN: il duo transalpino lotta, ma su una pista dove i sorpassi sono rarissimi nonostante i rettilinei, pretendere di più da loro sembra difficile. VOTO 5: AL PAUL RICARD SI CORRE A CASA
PEREZ: la sua gara è stata condizionata da una toccatina con Sainz, che l’ha spedito lungo in fondo a curva 1. Recuperare dopo un’escursione del genere era quasi impossibile. VOTO 5: TOSAERBA INCONSAPEVOLE
MAGNUSSEN – ERICSSON: il duo “asgardiano” in Canada mette insieme una prova anonima. Ericsson, peraltro, prende paga dal talentino monegasco. VOTO 4: BRUTTA PRESTAZIONE
VANDOORNE: è stato oggetto di critiche per la mancanza di risultati positivi, ma con una McLaren del genere è veramente impossibile pretendere di più (soprattutto se non sei un Fernando Alonso). S.V.
SIROTKIN: cara Williams, hai preso dei piloti paganti….questo è il risultato. S.V:
ALONSO: ritirato per guasto. Ad Oviedo, contemporaneamente, le pale eoliche hanno cominciato a girare vorticosamente. Se la McLaren smettesse di fare proclami e si dedicasse maggiormente a costruire auto (come ha sempre saputo fare), tutta la F1 ne gioverebbe. S.V.
HARTLEY – STROLL: cara Williams, hai preso in casa il figlio del miliardario canadese? Ecco il risultato: un bel ciocco contro il muro al primo giro nel gran premio di casa. Quanto è lungo per Stroll il “percorso di crescita”? Attendersi un improvviso aumento di prestazioni da parte sua è alquanto utopico. Incolpevole il neozelandese della Toro Rosso, trovatosi al posto sbagliato nel momento sbagliato. S.V. CANADAIR
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