GRAN PREMIO BRASILE F1 2017: VETTEL VINCE DAVANTI A BOTTAS
Il gran premio del Brasile 2017 è stato ricco di sorpassi, condito dallo straziante addio al popolo paulista del figliol prodigo, vale a dire quel Felipe Massa che proprio su questa pista, nel 2008, ha sfiorato il titolo mondiale su Ferrari. Con lui ci saluta uno degli ultimi piloti più amati dal pubblico, nonostante sia stato sfortunatissimo in pista (come non ricordare quella molla a Budapest 2009?).
Già, perché la gara di ieri ha messo in mostra una Ferrari apparentemente equivalente alla Mercedes di Bottas in termini di prestazione. In realtà, a ben vedere, affermare un pensiero del genere sarebbe davvero un’amenità: Hamilton, infatti, ha mostrato il reale potenziale della monoposto campione del mondo. Montando un motore del tutto nuovo ed usando il famoso “bottoncino magico” per quasi il 60% del Gran Premio, il pilota inglese, fresco quadricampione del mondo, ha mostrato quanto sia realmente potente ed efficace il motore ibrido affinato dalla AMG.
Certo, Vettel ha guidato in maniera eccellente e Kimi si è difeso egregiamente dalla rimonta di Hamilton, ma si ha la netta impressione che Mercedes abbia voluto ricordare a tutti la sua egemonia, oltre che dare la possibilità ad Hamilton di “legittimare” in pista la propria superiorità sugli avversari. Indubbiamente la rimonta è stata spettacolare, ma contro vetture che accusavano piccoli guasti (vedi Red Bull) o contro piloti che non si difendevano (l’unico a provare a resistere è stato Perez) il quarto posto era il minimo “quasi” sindacale.
Ci si augura che l’anno prossimo la Ferrari riesca ad azzeccare il progetto e superare il team anglo-tedesco. Intanto, attendiamo il gran premio finale di Abu Dhabi.
PAGELLE GRAN PREMIO BRASILE F1 2017
VETTEL: il tedesco scatta bene ed infilza alla prima curva il poleman Bottas con una frenata ritardata. Controlla la ripartenza dopo la safety car, poi instaura un ritmo sostenuto che si è rivelato sufficiente per mantenere staccato il resto dei piloti. Una vittoria è rincuorante, certo, ma a maggior ragione, forse quest’anno si poteva veramente vincere il mondiale. VOTO 10: GIOIA O RIMPIANTO?
BOTTAS: il finlandese si lascia sfuggire un’enorme occasione per vincere. Gli sarebbe servito per il morale e, perché no, per il futuro rinnovo post 2018. Il suo week end sarebbe stato da incorniciare per il lavoro svolto durante le qualifiche, ma da dimenticare per la partenza orribile e l’incapacità/impossibilità di avvicinarsi a Vettel. L’anno prossimo determinerà la sua permanenza nel team o meno: a mio avviso, Ocon è già molto più performante. VOTO 6: CERTI TRENI PASSANO UNA VOLTA SOLA
RAIKKONEN: Kimi si regala il solito Gran Premio di passione, prima votato all’attacco e poi alla difesa. Buona la sua difesa su Hamilton, ma forse si poteva fare qualcosa di più su questo Bottas. VOTO 7: PODIO MERITATO
HAMILTON: il campione del mondo in carica sfodera gli artigli e al volante di una vera e propria astronave, insegue tutti gli avversari, sverniciandoli letteralmente in rettilineo. Inspiegabile l’errore in qualifica. VOTO 7: REMUNTADA
VERSTAPPEN – RICCIARDO: il duo Red “Bullo” lotta e dimostra di avere talento da vendere, ma l’auto, tra guasti, gomme ed incidenti al via, non ha consentito loro di lottare seriamente per il podio. Magra consolazione il giro veloce siglato nel finale da Max Verstappen. VOTO 8: ABU DHABI CROCEVIA DEL FUTURO.
MASSA – ALONSO: lotta meravigliosa tra due ex compagni di squadra. L’addio di Felipe Massa al suo pubblico rimarrà negli occhi dei suoi tifosi. Alonso meriterebbe davvero un premio come “miglior difensore” della stagione. VOTO 9: VECCHI CUORI DA CORSA
PEREZ: il messicano, con la Force India superstite, porta a casa un risultato un po’ deludente, ma nel complesso positivo per il team. VOTO 7: TENACE
HULKENBERG – SAINZ: il duo Renault correva con i motori depotenziati per evitare danni ed ulteriori ritiri dopo gli ultimi disastrosi gran premi. Almeno Nico riesce ad arrivare a punti. La Toro Rosso è a -4 punti in classifica costruttori: tutto si deciderà ad Abu Dhabi. VOTO 6: SALVEZZA APPARENTE
GASLY: il francese disputa una buona gara, ma, visti gli ultimi tempi in casa Toro Rosso, converrebbe far provare anche a Buemi, Vergne o Alguersuari. Anche gli ex piloti riescono ad andare forte. VOTO 5: MANCA DI APPEAL
ERICSSON – WEHRLEIN: i due alfieri del team elvetico non arrivano ultimi, e questa è già una notizia, ma ormai Pascal guida come un ex pilota di F1. Purtroppo per lui, se persino lo stoccafisso riesce ad arrivargli davanti, non ci sarà nessun team principal a chiamarlo per l’anno prossimo. S.V.
GROSJEAN: il francese compie un mezzo disastro in avvio di gara ed osa accusare un inesistente pilota per giustificare la sua ca…volata. Chissà che in Haas, l’anno prossimo, Giovinazzi non riesca a ritagliarsi uno spazio maggiore. VOTO 4: INVOLUZIONE PREOCCUPANTE
STROLL: il suo compagno di squadra saluta con un risultato pari ad una vittoria, mentre lui, tra errori e sfortune, annaspa a due giri dalla fine. S.V.
HARTLEY: rompe il motore in qualifica, si ritira per guasto in gara. La sfortuna si accanisce su di lui, che pur mette in mostra buone qualità. E’ campione del mondo del mondiale Endurance. S.V.
OCON: incolpevole nel ritiro. Interrompe un record di 27 gare terminate, dal debutto fino al gran premio del Brasile appunto. S.V.
MAGNUSSEN – VANDOORNE: l’incidente alla partenza li ha estromessi dalla gara. Vandoorne si è ritrovato a “panino” tra Magnussen e Ricciardo. S.V.
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