GRAN PREMIO DEL BELGIO F1 2017: vince Hamilton, ma Vettel è a un soffio!


Il Gran Premio del Belgio, edizione 2017, di Formula 1 ha regalato una gara sì intensa, ma povera di conferme in ottica iridata. In chiave mondiale, la prima gara successiva alla pausa estiva ha ribadito l’equilibrio in campo, con Lewis Hamilton che ha recuperato punti su Sebastian Vettel, ancora primo con soli sette punti di vantaggio.

La gara in sé ha visto come protagonisti assoluti i due contendenti per l’iride: Hamilton saldamente in testa, seguito come un’ombra da un Vettel (ed una Ferrari) veramente consistenti. Se si considera che la pista doveva essere favorevole alla Mercedes, vedere una Ferrari attaccatissima, con soli pochi decimi di ritardo, potrebbe far pensare ad un risultato positivo.

In realtà, a mio avviso, non è così tutto rose e fiori…

LA GARA

La cronaca è presto fatta: in partenza, tutti mantengono le rispettive posizioni ed, immediatamente, il duo Hamilton – Vettel prende un ampio vantaggio su tutti gli altri. Degni di nota, nei primi giri, sono stati alcuni episodi che hanno visto coinvolti i due piloti della Force India e Fernando Alonso.

Se, da un lato, i due piloti Force India hanno continuato la loro personalissima lotta “fratricida” (cominciata a Baku), toccandosi ripetutamente e danneggiandosi reciprocamente, dall’altro Fernando Alonso (dopo una qualifica spettacolare) ha dato mostra del suo enorme talento, attaccando e difendendosi da tutti i piloti (Hulkenberg in primis) che mano a mano si avvicinavano a lui in virtù della cronica carenza di potenza del motore Honda. Lo spagnolo ha, poi, preteso di non essere disturbato con inutili team radio relativi ai distacchi dagli avversari (dal momento che tutti riuscivano a superarlo in rettilineo).

All’undicesimo giro, Verstappen è costretto a ritirarsi per problemi al cambio (memorabili resteranno le parole del compagno di squadra, Ricciardo, sugli innumerevoli guasti accaduti quest’anno sull’auto dell’olandese), collezionando così il sesto ritiro della stagione, a discapito degli 80mila spettatori olandesi giunti nel circuito delle Ardenne per sostenerlo. Proprio per via del mancato rispetto delle bandiere gialle, Raikkonen veniva penalizzato di uno stop and go di dieci secondi, condizionando l’esito della sua gara.

Per il resto la gara è stato un susseguirsi di giri veloci tra i due rivali per il campionato fino a quando, a causa dei detriti in pista generati dal contatto tra Perez ed Ocon, i commissari decidono di far entrare la Safety Car. Lì, sia Hamilton che Vettel decidevano di rientrare ai box per affrontare gli ultimi 15 giri con gomme fresche: l’inglese montava gomme Soft, mentre il ferrarista le Ultrasoft (cioè di ben due mescole più morbide). Alla ripartenza, Vettel affiancava sul rettilineo dopo l’Eau Rouge l’inglese, ma non riusciva a sopravanzarlo, chiudendo così in seconda posizione.

Memorabile è stato il duplice sorpasso di Ricciardo e Raikkonen su Bottas, una sorta di mini duplicato del celeberrimo sorpasso di Hakkinen su Schumacher (Bottas, in questo, interpretava Zonta…)

CONSIDERAZIONI

Ora, molti giornalisti e testate sportive interpretano la gara di ieri come una dimostrazione della “consistenza” Ferrari, rimasta incollata alla Mercedes per un intero gran premio, su una pista “più favorevole” ai tedeschi che alla Ferrari.

Certamente, un secondo posto a Spa alla luce del “naufragio” avvenuto a Silverstone, altra pista favorevole alle Mercedes, è un buon risultato, tuttavia ci sono molti dettagli che mi lasciano (perlomeno) perplesso.

Innanzitutto, la Ferrari paga ancora un debito di velocità di punta nei confronti del motore Mercedes: Vettel, infatti, non appena ha tentato di affiancare Hamilton nel sorpasso non è stato in grado di sopravanzarlo nonostante il DRS aperto. Non è poco!

Inoltre, Vettel montava gomme Ultrasoft (banda viola) mentre Hamilton utilizzava gomme Soft (gialle), accreditate di ben un secondo e mezzo di differenza: anche qui, Vettel non è affatto riuscito a sfruttare il doppio vantaggio di mescola, rimanendo sì vicino ma comunque non abbastanza da riuscire a superare Hamilton.

Mi chiedo, quindi, come si possa pretendere un risultato migliore per la Ferrari a Monza, pista per eccellenza dove il motore ha sempre fatto la differenza. L’unica speranza è che l’uscita di curva e l’accelerazione della Ferrari sia migliore di quella Mercedes, garantendole così quel vantaggio necessario per sopperire al deficit di velocità di punta.

La cosa ancora più strana è la differenza di prestazione tra Bottas ed Hamilton: se l’inglese, infatti, sul rettilineo volava, il suo compagno di squadra è stato perfino “sverniciato” in rettilineo sia da Ricciardo che da Raikkonen…decisamente “bizzarro”!

Sicuramente, sulla pista brianzola, la Ferrari ha l’occasione per comprendere le reali possibilità di vittoria finale!

PAGELLE GRAN PREMIO DEL BELGIO F1 2017

HAMILTON: il pilota inglese eguaglia il numero di pole position di Michael Schumacher, ma, ogni statistica è destinata ad essere rivoluzionata se ci sono ben 20 gare all’anno! Ad ogni modo, Lewis guida da cannibale e non fa sconti né errori a nessuno. La sua vittoria è sudata ed autorevole, controllando Vettel per tutto il gran premio. A sentire l’inglese, nella ripartenza dopo la Safety Car, avrebbe alzato volontariamente il piede dell’acceleratore per far avvicinare Vettel, ma impedendogli di accumulare lo “slancio” necessario per superarlo…se così fosse avremmo davanti un computer! VOTO 10: DOMINATORE

VETTEL: il tedesco dà l’impressione di avere il ritmo di gara migliore, già dal venerdì durante le prove libere. Peccato che rimanga un’impressione…non ha commesso errori, la sua strategia non poteva essere diversa. Peccato che con le gomme viola e la scia non sia riuscito a superare Hamilton, ma evidentemente se lui non c’è riuscito, voleva dire che era impossibile. VOTO 9: MATEMATICO

RICCIARDO: “Faccio molte cose con il mio stile di guida, che sono molto gentili con la macchina; in effetti, parlo molto alla macchina durante la gara, la massaggio, non vorrei chiamare questo “preliminari”, ma è qualcosa di simile. Max è giovane, è aggressivo, va dritto al punto, quindi…”: con questa spiegazione ha illustrato il motivo per il quale Verstappen si è ritirato. Chapeau a lui, alla sua goliardia e al suo stile di guida che da un anonimo sesto posto lo conduce autorevolmente sul podio. VOTO 10: POETA VATE

RAIKKONEN: il finlandese pasticcia con le bandiere gialle per l’auto di Verstappen, condizionando il risultato della sua gara. Il bel sorpasso su Bottas non lo scusa affatto, dato che poteva realisticamente salire sul podio. VOTO 5: MAPAZZONE BELGA

BOTTAS: l’altro finlandese incappa in una giornata storta, la sua Mercedes sembrava “piantata” a differenza di quella di Hamilton. A fine gara ha dichiarato che le gomme pattinavano troppo, ma la realtà è che non ha mai dato l’impressione di essere in lotta con gli altri. VOTO 6: RINNOVIAMO?

HULKENBERG: il tedescone della Renault compie sorpassi e controsorpassi splendidi con Fernando Alonso ed Esteban Ocon, legittimando così il sesto posto finale. VOTO 8: SONTUOSO

GROSJEAN – MASSA – OCON – SAINZ: a differenza dei rispettivi compagni di squadra sfruttano le sfortune altrui e conducono il loro mezzo a traguardo. VOTO 7: VISTE LE PREMESSE, SONO STATI TUTTI PROMOSSI

STROLL – KVYAT – PALMER: loro dicono di non avere fiducia nell’auto, ma forse non sono dei grandi “conduttori”; Palmer è l’unico che “potrebbe” avere una scusante dal momento che Alonso, poco prima di ritirarsi lo ha accompagnato astutamente verso l’esterno della pista. Rimane il fatto che il confronto con i loro compagni di squadra è impari. Stroll, dopo Baku, è tornato regolarmente nelle retrovie. VOTO 4

VANDOORNE – MAGNUSSEN – ERICSSON: e chi li ha visti? Per poco Magnussen in frenata non colpiva il suo compagno di squadra. S.V.

PEREZ: il messicano stringe verso il muro il suo compagno di squadra per ben due volte. Come se a Baku non avessero capito la lezione… Durante le interviste si scusa, ma certamente dal duello è lui, oltre alla squadra tutta, ad averci rimesso di più. Foratura e addio punti. VOTO 3: REPETITA IUVANT?

ALONSO: lo spagnolo è protagonista in qualifica e nelle prime battute di gara, poi è costretto ad eclissarsi sempre di più nelle retrovie per via della pochezza del motore Honda. Sembra essere in trattativa con la Williams. Inoltre Honda ha dichiarato che il motore non aveva alcun problema, quindi sembra trattarsi di un ritiro volontario da parte di Alonso. VOTO 5: CAMBIAMO ARIA?

VERSTAPPEN: ritirato per problemi al cambio. La sfortuna ci vede benissimo in Olanda.

WEHRLEIN: ritirato per problemi al motore. Incolpevole

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