Un’edera che lima il greto


Montale immagina che il sorriso sia come l’acqua pura, scorta fra le pietre d’un greto. Qualcosa in cui si “lima” la modestia, mentre l’edera ci mostra la fioritura. Mediante il sorriso, le labbra “s’aggrappano” all’intera bocca. L’edera simbolicamente è consacrabile alle feste, ma non si percepisce come appariscente, mentre diamo per scontato che il greto ha le pietre. Sopra al torrente, il cielo per Montale “sorriderebbe” mediante la nitidezza d’un abbraccio. Nikla è stata inquadrata col piano americano. Lei porta un abito dal tono grigio-celeste. A sinistra, “spuntano” i rametti dell’edera. La fotografia nel complesso è scura, lasciando “al suo greto” il lavello di marmo, la cassetta in plastica, la probabile centralina ecc… Nikla ha uno sguardo “puro”, ma anche nel tentativo “d’aggrapparsi” a qualcuno o qualcosa (che sfugga alla nostra conoscenza). Il cappello pare riconfigurabile nel macrocosmo per la foglia d’edera. Tuttavia, lì manca la percezione d’un fashionismo. Né Nikla sorride, mentre dal celeste “acquatico” del suo vestito emergerà la “pietra zavorrante” sul pugno destro. E’ una fotografia abbastanza “grezza”, tanto nei toni “da fondale” quanto per la location da officina.

Bibliografia consultata:

V. CAPELLI, Ottocento & Novecento, Jaca Book, Milano 1998, p. 233

 

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 

La modella cuneese Nikla Minolfi studia Giurisprudenza, presso l’Università di Torino. Sin da giovane, lei pratica la recitazione (tramite corsi di teatro e per cortometraggi). Nikla è pure madrina presso l’ANED – Associazione Nazionale Ex-Deportati di Cuneo.

Il fotografo Samuele Silva vive a Mondovì (CN). Egli comincia a scattare negli anni ’90, per pura passione. Samuele è molto interessato all’informatica, ed in generale all’evoluzione tecnologica. A lui esteticamente piace fotografare per i ritratti, sulla paesaggistica, da un reportage. Samuele cerca continuamente lo scatto migliore, evitando la banalità della composizione.

www.samuelesilva.net

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