GRAN PREMIO DI RUSSIA F1 2017


Il gran premio di Russia 2017 ha sancito la prima vittoria di Valtteri Bottas in F1. Il finlandese ha condotto una gara grintosa ed impeccabile, conducendo la propria Mercedes ad una vittoria quasi inaspettata viste le premesse della vigilia: battute le due Ferrari di Vettel e Raikkonen, che partivano in prima fila, ed il più blasonato compagno di box, Lewis Hamilton. Quinto Verstappen, poi le due Force India, Hulkenberg, Massa (protagonista di un episodio controverso) e Sainz.

LA PARTENZA: MOMENTO DECISIVO

Alla vigilia le due Ferrari sembrano destinate ad essere le grandi protagoniste della gara: nelle prove libere avevano sorpreso tutti, mostrando un ritmo fenomenale con le gomme SuperSoft, su una pista che da tre anni era di dominio Mercedes. La prima fila tutta Ferrari (era dal gran premio di Magny Cours 2008 che non accadeva) confermava lo splendido stato di forma della Scuderia del Cavallino rampante, assegnando a Vettel il compito di portare la sua SF70H per prima al traguardo, magari con un Kimi in grado di fargli da bodyguard. In realtà, la prima sorpresa ce la “regala” Fernando Alonso, o meglio il suo propulsore Honda, che lo abbandona durante il giro di installazione: visto che lo spagnolo lascia la propria McLaren all’ingresso della corsia dei box, viene ripetuto il giro di schieramento (di fatto, accorciando la gara di un giro, circostanza che, a mio avviso, Vettel pagherà carissimo).

Il momento decisivo è proprio la partenza perché Bottas, terzo in griglia, sfrutta il lato gommato della pista per superare Raikkonen e per mettersi subito in scia di Vettel: alla fine del rettilineo Bottas è già davanti a Vettel, seguito da Raikkonen, Hamilton e le due Red Bull di Verstappen e Ricciardo.

PIT STOP E STRATEGIE CAMBIANO POCO LA GARA

Bottas impartisce subito un ritmo indiavolato alla gara, cosa che gli consente di prendere un decisivo gap su Vettel ed impedire un eventuale undercut da parte del tedesco. Durante il valzer dei pit stop, inoltre, la Ferrari dimostra di essere “lenta” nel cambio gomme (tra i 6 e i 9 decimi di secondo in più rispetto a Mercedes e Williams): questi pochi decimi, sommati all’episodio controverso del doppiaggio di Massa (reo, per Vettel, di non essersi subito fatto da parte, all’ultimo giro, mentre inseguiva Bottas in piena lotta per la vittoria), impediranno al pilota tedesco di avvicinarsi a sufficienza alla monoposto del finlandese della Mercedes per tentare un unico, disperato, sorpasso.

CONSIDERAZIONI

Certamente, la Ferrari deve gioire per la prestazione agonistica dimostrata in terra di Russia. L’auto c’è, i piloti pure, la classifica dice che Vettel ha tredici punti di vantaggio su Hamilton e uno soltanto in meno rispetto alla corazzata tedesca. Già, Hamilton: il pilota inglese è letteralmente sparito dai radar, mai in lotta per il podio e battuto sonoramente dal suo compagno di squadra, cioè quel Bottas che era stato chiamato per “rimpiazzare” Rosberg. Forse Lewis pregustava un anno di “benessere” senza la sua ex “nemesi bionda”, ma anche Valtteri sta cominciando ad essere una bella spina nel fianco. La pole in Bahrein e la vittoria a Sochi lanciano le quotazioni del finlandese nel team Mercedes, per la gioia di Toto Wolff, suo manager personale.

Vettel potrebbe recriminare tre episodi. Il primo riguarda la partenza che è stata sì buona, ma non eccellente, soprattutto considerando il “bottoncino magico” di extra-power di cui gode la Mercedes e una staccata conservativa alla fine del rettilineo: certamente il tedesco della Ferrari non voleva compromettere l’integrità delle gomme o dell’auto con una “spiattellata” o un contatto alla prima curva. Il secondo episodio è stato durante il pit stop: l’esitazione del meccanico della gomma anteriore sinistra ha concesso un leggerissimo vantaggio agli avversari, che si somma al terzo episodio, cioè quello del doppiaggio di Massa. Il brasiliano della Williams, infatti, agevola il sorpasso di Bottas, ma non quello di Vettel, che così giunge al traguardo con sei decimi di ritardo dal finlandese. Dopo 52 giri di gara arrivi a 6 decimi. Vuoi vedere che il giro che hanno tolto per il ritiro di Alonso sarebbe stato sufficiente a Vettel per vincere? Non lo sapremo mai…

PAGELLE GRAN PREMIO DI RUSSIA F1 2017

BOTTAS: bravo a sfruttare la partenza e bravissimo a mantenersi dietro l’arrembante Vettel in rimonta. Bel messaggio recapitato al suo compagno di squadra e alla Mercedes: niente più ordini di scuderia come in Bahrein. Speriamo. Vincere la tua prima gara con una prestazione del genere è un’iniezione di fiducia incredibile. La Finlandia regala talenti a profusione. VOTO 10: BOTTAS DI GIOIA!

VETTEL: il tedesco si vede scivolare la vittoria tra le dita. Guadagna punti su Hamilton, ma l’impressione è che con un giro in più (ah…Alonso) sarebbe potuto bastare per arrivare al primo posto. Certamente immaginare di poter lottare ad armi (quasi) pari con la Mercedes è un sogno sempre più concreto. VOTO 9: GINA VA! ECCOME SE VA!

RAIKKONEN: Kimi risponde ai detrattori con una prestazione discreta. Arriva sul podio e porta via punti a Lewis Hamilton. Leggendario sarà il suo team radio con l’ingegnere di pista: “Kimi hai 9 secondi e mezzo di ritardo da Bottas e guadagni 8 decimi a giro – “perché Bottas? Come ha fatto a superarci?”; – “guarda che Bottas guida la corsa”; – “ah…ok”: scambiare i due piloti Mercedes e realizzare dopo oltre venti giri di gara che stai tenendo dietro Hamilton non ha prezzo!! VOTO 8: VODKAMAN

HAMILTON: l’inglese non appare mai a suo agio per tutto il week end. Fa errori a profusione e non si avvicina minimamente al ritmo dei primi. Sembra lui il secondo pilota Mercedes. VOTO 4: QUARTO POSTO CHE VALE ORO

VERSTAPPEN: l’olandese veleggia in solitaria. La quinta posizione al momento è il massimo per la sua Red Bull. Solo in partenza ha rischiato di fare una bella carambola, poi si è ricordato di frenare. VOTO 7: BARCELLONA STA ARRIVANDO

PEREZ – OCON: lotta in solitaria tra i due “Pink Brothers”. Punti pesanti per la classifica costruttori. VOTO 8: COSTANTI

HULKENBERG: è lui l’anima della Renault. Dopo una partenza disastrosa, si concede uno stint di 40 giri e risale fino all’ottavo posto. VOTO 7: DA APPLAUSI COME SEMPRE

MASSA: mantiene a galla il carrozzone Williams. Meno male che lui c’è. Peccato per le due forature che gli hanno fatto perdere il sesto posto. Comunque Toto Wolff ha detto che offrirà una birra a Felipe per l’episodio del doppiaggio di Bottas-Vettel. VOTO 6: GOMBLOTTO? NAAA…

SAINZ: lo spagnolo porta alla Toro Rosso un piccolo punticino. Inutile dire che 11 dei 13 punti della scuderia faentina sono suoi. VOTO 7: FERNANDINHO

STROLL: il canadese arriva al traguardo, ma vedere la sua guida mette imbarazzo. Eppure guida una Williams, non un catorcio. Va data fiducia ai debuttanti, è chiaro, però quanti errori per uno che aveva medie da capogiro nelle categorie minori. VOTO 5: DOPO TRE GARE ARRIVA A TRAGUARDO

KVYAT: il russo non è profeta in patria. Infatti si perde tra le curve di Sochi. Tra lui e l’auto non c’è feeling. VOTO 4: CHISSA’ SE VA

MAGNUSSEN: il danese dovrebbe portare la sua Haas nella zona punti, ma l’“annoso” problema dei freni persiste ancora, nonostante i cambi di materiali, da Carbone Industrie a Brembo. Serve nuovo layout. VOTO 4: AAA PASTIGLIE NUOVE

VANDOORNE: porta la McLaren a traguardo. Ci sarebbe da gioire se non fosse che ha un ritardo abissale. VOTO 3: HONDA TI METTE LE ALI

ERICSSON – WEHERLEIN: sono arrivati ultimi. La Sauber ha annunciato che nel 2018 avrà motori Honda. Se ora hai il dubbio di arrivare ultimo, domani potresti averne la certezza. VOTO 2: SCELTA ECONOMICA

RICCIARDO: l’australiano sta patendo un avvio di stagione da incubo. Problemi a ripetizione, guasti sempre diversi lo fanno apparire come l’ombra del pilota che gli anni scorsi dava del filo da torcere a tutti. E dire che rumors dicono che la Ferrari stia cominciando ad annotarsi il suo numero di telefono. S.V. PROBLEMA AI FRENI. VANNO A FUOCO.

PALMER – GROSJEAN: fanno a gara a chi fa i danni maggiori. Non si capisce chi abbia torto per il loro incidente, se Palmer per chiuso lo spazio al transalpino o Grosjean per aver provato a superare la Renault in uno spazio che non c’era. VOTO 2: DEMOLITION DERBY

ALONSO: lo spagnolo non ha potuto esprimere via radio i pensieri che gli frullavano in testa. Il rinnovo è da escludere nonostante le “trovate” di Indianapolis e (forse) Le Mans. Hanno scelto Honda e ora Honda si devono tenere. Se qualcuno accetterà di prendersi in casa un pilota dall’indubbio talento, ma dal costoso portafoglio, cambierà aria. Tutti gli scenari sono aperti. Certo, un Bottas forte in Mercedes, complica moltissimo la vita. S.V. L’AUTO HA FATTO 4 KM E POI SI E’ ROTTA. NO COMMENT

 

P.S. Un pensiero va a Roland Ratzenberger e ad Ayrton Senna.

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