GRAN PREMIO di CINA F1 2017: Hamilton stravince, ma Vettel c’è!
A Shanghai, in Cina, il mondiale ha trovato i suoi attori principali: Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Mercedes contro Ferrari. A Shanghai, in una domenica uggiosa, va in scena una bellissima gara, caratterizzata dal monologo di Hamilton e le rimonte di Vettel e Verstappen. Per i colori italiani, se, da un lato, la Ferrari continua a stupire e mostrare un potenziale davvero buono, dall’altro, Giovinazzi termina dopo pochi giri il proprio GP per un errore di guida di gioventù (lo stesso, peraltro, tra qualifiche e gara).
LA PARTENZA
Al via, Hamilton sfrutta il lato meno “viscido” della pista per rimanere in prima posizione, mentre Vettel e Raikkonen (secondo e quarto in griglia) penano non poco per tenere le prime posizioni. Vettel rimane secondo, staccato leggermente da Hamilton, ma Raikkonen viene superato dalla Red Bull di Ricciardo. Da notare come, nel primo giro, Verstappen, partito 16esimo, riesca a superare ben 9 avversari, per poi essere già al sesto posto dopo soli due giri, “mangiandosi” gli altri piloti in virtù del proprio talento innato nell’ interpretare le condizioni di pista umida (il più famoso precedente è stato proprio l’anno scorso, in Brasile 2016).
L’INCIDENTE DI GIOVINAZZI
Dopo tre giri, Vettel decide di rientrare ai box per sostituire le proprie gomme intermedie, passando a quelle lisce. Va detto che solo Sainz su Toro Rosso, alla partenza, aveva tentato lo stesso azzardo: nelle prime tre curve, le gomme dello spagnolo erano diventate gelide e quindi non stava in pista (lungo in curva 1 e testacoda sull’erba in curva 2), ma nel giro di poco aveva cominciato a recuperare tantissimo sul gruppo. Il tedesco della Ferrari tenta il “colpaccio” su Hamilton, ma sfortunatamente nel giro successivo, quando aveva bisogno di spingere, Giovinazzi si “gira” in rettilineo, andando a sbattere contro il muretto dei box (incidente avvenuto nello stesso punto rispetto a quello del giorno prima in qualifica, causato principalmente dalle gomme lisce “fredde” e da una chiazza di umido posta poco fuori dalla traiettoria ideale): ergo, safety car e scommessa persa. Vettel, infatti, rimane incastrato, mentre gli altri, sfruttando la safety a loro vantaggio, si fermano ai box per cambiare pneumatici e gli rientrano comunque davanti.
VETTEL CREA, RAIKKONEN DISFA
Dopo la safety e il valzer dei pit stop, Hamilton si trova saldamente al comando, mentre Vettel è sesto, dietro alle due Red Bull e al suo compagno di squadra, Raikkonen. Il finlandese, nonostante pressi da vicinissimo la Red Bull di Ricciardo, non riesce minimamente ad impensierire l’australiano, “rallentando” di fatto Vettel dietro di lui. Dopo ben 12 giri in “attesa”, Vettel riesce a sbarazzarsi, in meno di cinque giri di Raikkonen, di Ricciardo e di Verstappen: in particolare, Seb compie un sorpasso spettacolare, all’esterno di curva 4, nei confronti dell’ex compagno di squadra Ricciardo, arrivando perfino ad un innocuo contatto con gli pneumatici.
Per Vettel, purtroppo, non c’è più nulla da fare perché Hamilton, davanti di circa una decina di secondi, controlla ed amministrata la corsa, replicando ai giri veloci di Vettel.
Dietro, Verstappen resiste fino al traguardo agli attacchi di Ricciardo, regalandosi così il primo podio stagionale dopo una splendida rimonta dalle retrovie: unica pecca per l’olandese è stata quella di “spiattellare” gli pneumatici quando aveva Vettel alle spalle, servendogli su un piatto d’argento la seconda posizione.
PROSSIMA GARA IN BAHREIN
Nella prossima tappa del mondiale, Vettel ed Hamilton arriveranno a pari punti. Mercedes è davanti a Ferrari nel mondiale costruttori per soltanto un punto, segno che la Scuderia italiana ha recuperato il gap. Certamente, in Cina, le seconde guide hanno commesso errori importanti: da un lato, Raikkonen si è dimostrato molto nervoso e polemico alla radio, senza mai riuscire a mettere in atto lo stesso ritmo del suo compagno di squadra, dall’altro, l’altro finlandese, Bottas, ha rovinato la propria gara e quella del team Mercedes con uno “sciocco” testacoda mentre si trovava in regime di safety car. Potrebbero essere loro, il vero ago della bilancia nella sfida al vertice tra la coppia Hamilton – Vettel. Verstappen permettendo, ovviamente…
PAGELLE GRAN PREMIO DI CINA F1 2017-04-10
HAMILTON: il re è tornato e stavolta, a differenza dell’Australia, la strategia gira a suo favore. Vettel non riesce a recuperare lo scarto e quindi la vittoria è sua. Si vede che ha proprio voglia di duellare con la Ferrari e con il tedesco, sottolineando in tutte le interviste che lui sta sfidando un “quattro volte campione del mondo”: sarà un messaggio per Rosberg per caso? VOTO 10: POLE; VITTORIA E GIRO VELOCE.
VETTEL: il tedesco della Ferrari ha battuto un colpo: lui e la Ferrari ci sono. Se non fosse stato per la safety car e per il tempo perso dietro a Kimi, probabilmente avremmo visto una gara diversa, dal risultato per niente scontato. VOTO 10: CON UN SEB COSI’, PROVARE A COMINCIARE A SOGNARE E’ LECITO
VERSTAPPEN: l’olandese compie sorpassi furiosi nei primi due giri. Il suo nome sta diventando garanzia di spettacolo. Tiene a bada il suo compagno di squadra, incominciando a minare il grado di “capitano” dell’australiano. Unico neo: aver bloccato le ruote quando stava sopraggiungendo Vettel. VOTO 9: MAX L’ANFIBIO
RICCIARDO: sembra poter essere della partita dei “grandi”, ma in realtà dà l’impressione di essere il “primo degli altri”. Non riesce a superare Verstappen che era partito 16esimo e non quinto come lui. In questa prima fase della stagione è opaco. VOTO 7: CARICAMENTO IN CORSO
RAIKKONEN: il ferrarista è super polemico con il proprio team, lamentandosi prima in qualifica per il retrotreno ballerino e poi in gara per un mancato cambio gomme. Magari la strategia era effettivamente sbagliata, però non è mai riuscito ad impensierire le due Red Bull, cioè le stesse macchine che Vettel ha quasi “sverniciato” in un paio di giri. VOTO 5: UMARELL UN PO’ POLEMICO
BOTTAS: il finlandese della Mercedes combina un grande guaio, andando in testacoda mentre era dietro la safety car. Prova a recuperare, ma ormai il danno è fatto. Se l’anno prossimo vuole rimanere nel team tedesco, deve fare di meglio. Alonso è in agguato. VOTO 4: SCIVOLATA CHE FA MALE
SAINZ: lo spagnolo azzarda le gomme da asciutto con una partenza umida. All’inizio gli va male, poi gli va benissimo, attestandosi con autorità in settima posizione. Le qualifiche non erano andate benissimo, ma in gara ha mostrato di che pasta è fatto. VOTO 8: ARREMBANTE
MAGNUSSEN: il danese sfodera una prestazione davvero notevole, senza errori di guida (non come in Australia) e con sorpassi decisi sugli avversari. VOTO 7: RIGENERATO
PEREZ: le qualifiche erano andate male, ma lotta bene come al solito. Il risultato lo premia poco, ma forse l’auto ha fatto uno step indietro rispetto all’anno scorso. Colpisce involontariamente Stroll al primo giro. VOTO 7: BRAVO NONOSTANTE TUTTO
OCON: il francese compie un discreto gran premio, ma il decimo posto non è proprio il massimo. Certo, conta fare esperienza e non fare errori, però per il momento dà l’impressione di fare solo il suo “compitino”, senza exploit degni di nota. VOTO 6: PER IL MOMENTO NON STA SPACCANDO NULLA
GROSJEAN: il pilota transalpino salva l’auto dalle barriere in qualifica, ma l’errore gli costa una partenza nelle retrovie. Recupera, ma il feeling con l’auto non è il massimo e, quindi, non va oltre l’11 posto. VOTO 5: SE L’AUTO NON E’ PERFETTA, LUI NON VA
HULKENBERG – PALMER: i due della Renault compiono una gara diametralmente opposta: il tedesco va forte, ma l’auto non va, mentre l’inglese sbaglia all’inizio per un testacoda. E dire che Hulk partiva settimo in griglia e per una buona parte di gara era in lotta per i punti, poi l’auto ha avuto un calo di prestazione. VOTO 5: PUNTI SFIORATI
MASSA: il brasiliano sparisce dai radar. VOTO 4: CHI L’HA VISTO?
ERICSSON: non fa gli errori del compagno di squadra, ma arriva ultimo. S.V.
ALONSO – VANDOORNE: l’auto tradisce i due piloti, per l’ennesima volta. Appena lo spagnolo ha provato a reagire al sorpasso di Sainz, l’auto si è rotta. Sarebbe clamoroso pensare che Alonso rinnovi il contratto l’anno prossimo. VOTO 3: AAA SOLUZIONI CERCANSI DISPERATAMENTE
STROLL – KVYAT: il primo esce per un contatto che lo manda dritto nella sabbia, il secondo per un problema all’auto. VOTO 5: INCOLPEVOLI
GIOVINAZZI: il pilota italiano causa l’ingresso della safety car, ma soprattutto crea svariati milioni di danni in due giorni, distruggendo per ben due volte l’auto. Dalle interviste sembra quasi preoccupato per la propria carriera: “in un attimo si perde tutto”. Speriamo proprio di no. VOTO 4: ERRARE E’ UMANO, NO?
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