GRAN PREMIO ABU DHABI F1 2016: ROSBERG CAMPIONE DEL MONDO!


Il Gran Premio di F1 ad Abu Dhabi ha finalmente decretato il verdetto finale: Nico Rosberg è il nuovo campione del mondo! 34 anni dopo il padre Keke su Williams, anche Nico ha vinto un mondiale, grazie a 9 vittorie e tanti piazzamenti a podio.

La gara ha rispettato nel complesso il copione che era stato pronosticato. Lewis Hamilton ha adottato l’unica tattica agonisticamente possibile, vale a dire ha cercato di far sì che il gruppo si avvicinasse il più possibile al suo rivale affinché almeno due vetture lo superassero. Purtroppo questa strategia non lo ha premiato, tanto che a due giri dalla fine ha sbottato via radio “ho perso il mondiale, posso perdere anche questa gara”, dando piena prova della propria delusione e mancando di rispetto nei confronti di Nico.

Già, perché la gara si può riassumere in pochissime righe: alla partenza, Hamilton e Rosberg mantengono la posizione, poi Red Bull e Ferrari (prima Raikkonen e Ricciardo, poi Vettel e Verstappen) hanno provato a seguire il ritmo dei due alfieri Mercedes, ma senza mai superarli in pista. Solo negli ultimi giri c’è stato un confronto serrato con quattro auto in meno di un secondo, ma né Verstappen né Vettel sono riusciti a superare Rosberg (il quale è stato autore di un sorpasso davvero pregevole su Verstappen in un frangente della gara).

Ciò che, invece, è molto più interessante commentare è il comportamento di Hamilton, il quale, a mio avviso, ha perso una grande occasione per entrare nel gotha dei piloti gentiluomini della F1. Nel giorno del ritiro di due piloti del calibro di Felipe Massa e, soprattutto, Jenson Button (campione del mondo 2009 e pilota di estrema correttezza), Hamilton ha ammesso, indirettamente, di essere “roso dall’invidia” per la vittoria dell’ex amico e ora rivale. È possibile affermare questo perché basta osservare il sorriso tirato sul podio e riascoltare le sue dichiarazioni per comprendere come a Lewis non vada proprio giù che il suo compagno abbia vinto il mondiale: comprensibile dal punto di vista sportivo, certo, ma dal punto di vista umano e morale, almeno delle congratulazioni sincere e il riconoscimento della sconfitta, per un pilota come Hamilton (che negli ultimi due anni aveva “strapazzato” Nico) sarebbero state un passo verso un nuovo “status” di pilota corretto e gentiluomo.

Molti commentatori e tifosi potrebbero ribattere che Hamilton ha perso il mondiale per colpa dell’(in)affidabilità del motore Mercedes in Malesia: in realtà, a mio avviso, il mondiale lo ha perso in Spagna, quando ha rovinato la propria gara e quella di Nico con un incidente di guida totalmente ingiustificabile. Altri, come lo stesso Ecclestone, imputano la sconfitta di Lewis al sistema di punti, propugnando l’instaurazione di un meccanismo di medaglie (oro, argento e bronzo per i primi tre posti) in base alle vittorie: attraverso questo sistema Hamilton avrebbe vinto il mondiale con 10 ori a 9 (per Nico); tuttavia, un tale sistema di attribuzione del mondiale sarebbe completamente privo di senso, dato che, per assurdo, i piloti che arriverebbero oltre il terzo posto non vedrebbero alcun vantaggio nel gareggiare per un nono o un decimo posto. Aggiungo, infine, che gente alla Prost e alla Lauda (o Scheckter), per citare qualche esempio famoso, ha vinto campionati proprio per la propria capacità di massimizzare ogni risultato utile, riuscendo così a sopravanzare i rivali con i migliori piazzamenti.

Nico Rosberg, quest’anno, ha dato prova di essere maturato e anche ad Abu Dhabi ha dimostrato di meritare l’iride: il sorpasso su Verstappen e la freddezza nella gestione dei distacchi hanno confermato l’intelligenza e l’attenzione di guida di un pilota che si è sempre dovuto confrontare con compagni di squadra estremamente “ingombranti”, come Schumacher prima e Hamilton ora. Pochi avrebbero immaginato che, dopo due anni di sconfitte inflitte dall’inglese, sarebbe riuscito a vincere un campionato, ma lui ce l’ha fatta! E’ sbagliato dire che Hamilton ha perso il campionato per colpa della Mercedes: a mio avviso il campionato l’ha vinto Rosberg perché ha saputo colpire il rivale nell’unico, vero punto debole, cioè la mente. Prova ne è che nel 2007 Hamilton ha perso il mondiale a favore di Raikkonen, nel 2008 gli è “andata bene” grazie a Glock, mentre nel 2014 e nel 2015 aveva un buon bottino di punti di vantaggio. Ergo Hamilton, non appena ha qualcuno che lo tallona e gli mette pressione, si scioglie come neve al sole. In futuro, o saprà scrollarsi di dosso l’atteggiamento da “io contro tutti, c’è un complotto nei miei confronti” (quando, in verità, spesso e volentieri ha il supporto plateale dello stesso Ecclestone) oppure dovrà confrontarsi con piloti arrembanti come Ricciardo e Verstappen, che non hanno paura di niente o di nessuno: certamente ne gioveranno lui e la Formula 1.

PAGELLE GRAN PREMIO F1 ABU DHABI 2016

HAMILTON: il pronostico era contro, lui ci ha provato in tutti i modi. Se fosse riuscito ad estrarre il coniglio dal cilindro, tutti staremmo commentando la sua intelligenza tattica e la sua bravura; ha perso il campionato per soli cinque punti, ma ha preferito non riconoscere la sconfitta. E’ un vero peccato vedere un talento come il suo, limitato da una gestione della propria immagine così poco “accorta”: i panni sporchi è meglio lavarli in famiglia e anche in silenzio. L’anno prossimo avrà certamente modo di rifarsi. VOTO 9: VICECAMPIONE CON LIVORE

ROSBERG: Nico è campione del mondo. La sua gara è stata normale, ma quando ha superato Verstappen ha dato prova di avere la “cattiveria” del campione. Forse assomiglierà al padre, probabilmente vincerà solo questo campionato, ma il 2016 è stato decisamente il suo anno. Meriterebbe un po’ più di rispetto, anche dallo stesso Ecclestone: dopo il ritiro di Button, avere un campione del mondo in più su Mercedes è un ulteriore motivo di spettacolo…peccato che tutti, tranne Bernie, lo abbiano capito…Da notare, la dedica alla moglie Vivian e le lacrime di gioia sul podio: questa volta il “bravo ragazzo” ha battuto il “bad boy”. VOTO 10: DINASTIA ROSBERG, DINASTIA VINCENTE. COME HILL.

VETTEL: il ferrarista arriva sul podio dopo un periodo lunghissimo. La strategia è stata corretta e l’ha premiato. Oggi però i distacchi non contano, le Mercedes avevano altri pensieri per la testa. Seb è stato bravo, sul podio si è complimentato con Rosberg e ha dedicato il terzo posto all’intera squadra: speriamo che il 2017 sia la ventata di novità e di riscatto per tutto il Cavallino. VOTO 9: SUPER SEB TORNERA’…

VERSTAPPEN: l’olandese si è girato alla prima curva, ha recuperato ed è stato anche al secondo posto. Rosberg l’ha superato di prepotenza, lui ha cercato una strategia aggressiva, ma non ha pagato. L’anno prossimo sarà un temibile avversario. VOTO 9: MAD MAX

RICCIARDO: gara d’attacco all’inizio, poi è calato assieme alle gomme. Dovrà trovare maggiore regolarità se vuole ambire al campionato nei prossimi anni. Troppi passaggi a vuoto non lo aiutano. VOTO 7: GARA NO, MA L’ANNO E’ POSITIVO

RAIKKONEN: sembrava il suo week end, ma alla fine la strategia non l’ha premiato. Ha aiutato Vettel, tanto che lo stesso Arrivabene ha riconosciuto la sua professionalità e il suo attaccamento alla Scuderia nelle dichiarazioni post – gara. Certamente il suo anno è stato nettamente migliore rispetto a quelli passati, si spera che il 2017 sia per lui ricco di soddisfazioni. VOTO 8: IL VECCHIETTO HA ANCORA DEI COLPI

HULKENBERG – PEREZ: gara speculare, hanno occupato la settima e l’ottava posizione per tutto il week end, privi di avversari o di problemi. VOTO 9: APPLAUSI

MASSA: il saluto al mondo della Formula 1 avviene nel migliore dei modi, con un arrivo a punti dopo una serrata lotta con il suo compagno di squadra prima e con McLaren/Haas dopo. L’anno prossimo lascia il posto al pilota (vagamente ricco) Lance Stroll. VOTO 10: CHIEDIMI SE SONO FELIPE

ALONSO: Nando l’aveva pronosticato “doppietta Mercedes, Nico campione”. Dopo aver fatto il cameraman ad Interlagos, ad Abu Dhabi si ricicla “veggente” e riesce ad agguantare con le unghie e con i denti il decimo posto con la sua modesta McLaren. L’anno prossimo sarà l’anno spartiacque: se l’auto va, rimane in F1, altrimenti anche lui se ne andrà come il suo amico Webber nel WEC. VOTO 8: AI SE EU TE PEGO

GROSJEAN – GUTIERREZ: il duo Haas finisce l’anno con strascico polemico: il primo per aver subito un sorpasso kamikaze di Sainz, il secondo per non essere riuscito ad arrivare a punti per tutto l’anno. VOTO 7: SONO TUTTI HAAS TUOI

OCON – WEHRLEIN: dato che Ocon andrà in Force India l’anno prossimo, Pascal non l’ha presa benissimo e ha deciso di andare con il suo “compagno” di squadra a fare un po’ di buggy nel deserto: il sorpasso durissimo tra i due della Manor sembrava molto la resa dei conti tra due teppistelli. VOTO 7: ABBASSA LA CRESTA FRATELLO

ERICSSON – NASR: nonostante l’arrivo a punti di Nasr ad Interlagos, il brasiliano corre il serissimo rischio di rimanere a piedi l’anno prossimo. Se lo sponsor dello svedese ha comprato parte del team (e quindi si è garantito il sedile), il “povero” brasiliano ha perso il Banco do Brasil e quindi dovrà cercarsi o un nuovo sponsor o un nuovo sedile. VOTO 3: CORNUTO E MAZZIATO

PALMER: il buon Jolyon tampona Sainz e rovina la sua gara. L’anno prossimo farà scintille. Garantito. VOTO 5: NON CI DELUDE MAI

SAINZ – KVYAT: il week end era partito malissimo con una serie di forature per via di un mozzo mal disegnato. Entrambi si sono ritirati: Kvyat è tornato ai box in bici, mentre Sainz è stato gentilmente tamponato da Palmer. VOTO 4: FINALE DI STAGIONE DA DIMENTICARE

BUTTON: il campione del mondo 2009 stava facendo la sua onesta gara, quando ha picchiato con la sospensione anteriore destra sul “panettone” posto all’interno del cordolo della chicane dopo il lungo rettilineo. Ha decisamente avuto sfortuna, anche se la sua McLaren sembra proprio una calamita per la sfiga. Il suo addio alla F1 è stato mesto, avrebbe meritato sicuramente maggiori onori; con lui se ne va un pilota gentiluomo. VOTO 10: D’ALTRI TEMPI

BOTTAS: il finlandese dura qualche giro, poi la sua Williams incomincia a scivolare ed è costretto al ritiro. VOTO 3: S.V.

MAGNUSSEN: sbaglia la partenza, poi la sua Renault decide di abbandonarlo. In tutti i sensi. Andrà in Haas. VOTO 4: RIMANDATO

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