Maradona, Maxi Lopez e Miccoli. Calcio e malavita a braccetto
Negli anni tanti calciatori ed ex calciatori sono stati affiancati ai nomi dei boss e dei clan malavitosi e Diego Armando Maradona, il Dio del Calcio, non è da meno.
MARADONA E LA CAMORRA
Il Dio Del Calcio, Diego Armando Maradona. Genio e sregolatezza, il migliore che questo fantastico sport abbia mai prodotto ma al tempo stesso un esempio (fuori dal campo) da non seguire assolutamente. In campo ha deliziato i tifosi del Napoli e dell’Argentina ma fuori ha fatto parlare di sè per la cocaina, per evasione fiscale, per non aver riconosciuto dei figli e per il “presunto” rapporto con la camorra campana. Tante le foto sequestrate dalla DIA di Napoli in cui Maradona è insieme al Clan Giuliano di Forcella in serate di festa e divertimenti. Qualche tempo fa a prendere parola fu Salvatore Lo Russo, ex boss, che dichiarò di aver aiutato Maradona nel recuperare alcuni orologi che gli vennero rubati: “Feci recuperare a Maradona gli orologi tramite Peppe ‘o biondo che li trovò presso i Picuozzi (gli uomini del clan Mariano, ndr) dei Quartieri Spagnoli”. Al Pibe de Oro venne sottratto anche il Pallone d’Oro alla carriera: “Non fu possibile recuperarlo perché lo avevano già fuso. Mandai anche ai Quartieri una somma di 15 milioni di lire che però mi venne restituita dal momento che il trofeo non c’era più. Ricordo, inoltre, che tra gli orologi che mi mandarono ce n’era uno che non apparteneva a Maradona e questi non volle tenerlo per sé, tanto che lo regalai a un affiliato”.
ICARDI-MAXI LOPEZ-MARADONA E LA MAFIA
Diego Armando Maradona, impegnato nella partita per la pace, ha proferito parola anche sulla vicenda Icardi e Maxi Lopez: “Non parlo dei traditori. Io sono qui alla partita del cuore, lui non c’entra nulla con i bambini e con la pace”. Il famoso triangolo amoroso Maxi Lopez-Wanda Nara-Icardi sta avendo risvolti molto pericolosi, infatti per un giornalista argentino (Monti), Maxi Lopez vennè affiancato dalla Mafia per risolvere la questione. Secondo quanto riportato dal conduttore sudamericano, il fatto risalirebbe al 2014, quando Maxi Lopez, poco dopo essersi separato da Wanda Nara, era tornato a giocare a Catania. Un giorno, mentre era in macchina, sarebbe stato avvicinato da alcuni uomini, che si sarebbero offerti per una regolazione di conti con Mauro Icardi: “Vuoi che gli rompiamo le gambe e che non giochi più a calcio?”, avrebbero chiesto all’allora attaccante rossazzurro, che avrebbe però rifiutato. Non si è fatta attendere la risposta di Wanda Nara che tramite twitter, sempre più vicino al calcio, ha negato il tutto: “Non ti ho mai chiesto un’intervista negli ultimi tre anni. Non mentire! E, per di più, non parlo certo con la mafia!”.
MICCOLI E LA MAFIA
Famosa la telefonata di Fabrizio Miccoli in cui dichiarò: “Ci vediamo dove c’è l’albero di quel fango di Falcone”. Due anni fa davanti ai giornalisti, Miccoli si mise a piangere per chiedere scusa ma successivamente la sua situazione si aggravò , infatti la Procura di Palermo iscrisse l’ex numero dieci dei rosanero nel registro degli indagati: accusandolo di estorsione. Per gli inquirenti, Miccoli avrebbe incaricato l’amico Mauro Lauricella, figlio del boss mafioso Salvatore detto Scintilluni, di recuperare somme di denaro vantate da un ex fisioterapista del Palermo. Quando Miccoli era al Palermo si era legato fraternamente a Lauricella Junior: su Facebook erano decine le foto che li ritraevano insieme. Ed è proprio Lauricella “l’esattore” chiamato in causa dal fantasista per recuperare quel credito vantato dall’ex fisioterapista del Palermo.
Nomi eccellenti che in un modo o nell’altro si avvicinano al malaffare e alla malavita. Secondo voi quale può essere la causa di questo avvicinamento?
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