Serie A, ecco i primi schieramenti in classifica


L’ottava giornata della Serie A si concluderà con il monday night tra Palermo e Torino. In questo turno ci sono stati comunque risultati che hanno smosso le gerarchie della classifica e reso l’andamento del campionato ancora di difficile lettura.

L’ANTI JUVE  Allo stadio San Paolo nel big match tra Napoli e Roma non c’erano in ballo solo i tre punti, ma anche il ruolo di ‘anti-Juve’.
Nonostante le temperature elevate nel capoluogo campano, lo spettacolo in campo non è mancato. La partita è stata divertente e godibile. Le occasioni sono state tante sia da una parte che dall’altra e i capovolgimenti di fronte sono stati continui: si sono alternati momenti pro-Roma e altri pro-Napoli.
Il risultato finale – 3 a 1 per i giallorossi – però dimostra che la squadra di Spalletti è stata più solida e cinica nei frangenti decisivi.
I ‘lupacchiotti’ oltre ad essersi messi all’inseguimento della Juventus, hanno ritrovato una continuità di gioco che mancava da parecchio e un grandissimo Edin Dzeko, dato per ‘brocco’ e finito troppo presto.
L’attaccante bosniaco infatti ha messo a segno una doppietta decisiva come conseguenza di una partita sontuosa.
La retroguardia partenopea non ha convinto, anzi Koulibaly – nonostante il gol del momentaneo 1-1 – ha commesso una serie di errori che sono costati caro alla squadra di Sarri: lo svarione nell’occasione del primo gol.
Anche Manolo Gabbiadini ha deluso le attese. L’attaccante ex Sampdoria infatti – approfittando dell’infortunio di Milik in nazionale – aveva la possibilità di dimostrare di meritare il posto da titolare ma non l’ha fatto e quando Sarri l’ha sostituto si è beccato anche un’ingiusta bordata di fischi.

CHE JOYA!  Non si vuole più fermare questa Juventus. Sia che giochi bene sia che giochi male, il risultato è quasi sempre lo stesso: la vittoria.
Arriva dunque la settima vittoria in otto partite e un distacco di cinque punti dalla seconda in classifica.
Allegri, causa la sosta delle nazionali e parecchi infortuni, è stato costretto a rimodellare un po’ gli undici titolari e il modulo di gioco. Questi esperimenti non hanno funzionato moltissimo perché in alcuni momenti la Vecchia Signora ha sofferto l’offensiva di un Udinese ben schierata dal nuovo allenatore Gigi Del Neri.
Alex Sandro nel primo tempo ha agito da interno di centrocampo con scarsi risultati mentre nel secondo, tornato nel suo ruolo originale, ha fatto la differenza in maniera più che positiva.
L’eroe di giornata è Paulo Dybala che con una fantastica doppietta (gol su punizione e rigore proprio come in Udinese-Juventus di gennaio) ha ribaltato il momentaneo vantaggio friulano firmato Jankto.
La Juventus ora deve concentrarsi sulla Champions (Lione) e poi sulla sfida tutt’altro che scontata con il Milan.
L’Udinese invece ha dimostrato di essere una squadra ben organizzata che merita un posto in classifica decisamente migliore rispetto a quello attuale.

SORPRESA SILENZIOSA  Critiche, dubbi e perplessità si sono trasformati in poche settimane in entusiasmo ed euforia.
Il Milan di Vincenzo Montella all’ottava giornata di Serie A, si trova a pari punti al secondo posto con la Roma.
Chi se lo sarebbe mai aspettato? Mi sento di dire che si tratta di una sorpresa inaspettata e quanto mai silenziosa.
I rossoneri hanno domato un Chievo che rimane comunque una splendida realtà nelle zone nobili della classifica.
Kucka, Niang e un autogol di Dainelli rendono inutile la rete dell’ex Valter Birsa e portano sotto la ‘Madonnina’ tre punti importantissimi.
Sabato a San Siro c’è la partita della verità: Milan-Juventus, come andrà a finire?

CRISI E NERVI  Nell’altra sponda di Milano, invece, il morale è tutt’altro che alle stelle. Sull’Inter infatti aleggia un nervosismo e una tensione che non aiuta a lavorare tranquillamente.
Prima, durante e dopo la partita Inter-Cagliari, i supporters neroazzurri hanno esposto alcuni striscioni insultanti Mauro Icardi per via di alcune pagine della sua biografia in cui spiegava i difficili rapporti con la tifoseria.
Questo non ha particolarmente agevolato l’attaccante argentino che sullo 0-0 ha addirittura fallito un penalty.
La squadra di De Boer passa in vantaggio ma inaspettatamente i sardi non si lasciano abbattere e con un gioco a trazione offensiva ribaltano il risultato sul 2-1.
L’Inter con questa sconfitta sprofonda in una crisi che la allontana vistosamente dai piani alti.
La squadra di Rastelli ora si trova al settimo posto, a tre punti dal secondo: incredibile!

MALEDETTA BUROCRAZIA  Ormai non è più una sorpresa: il Sassuolo si è ufficialmente iscritto alle grandi del nostra Serie A.
Soffrendo, ha sconfitto uno stoico Crotone per 2-1 al Mapei Stadium e la posizione in classifica è ottima.
C’è solo un grandissimo rammarico: quella sconfitta per 3-0 a tavolino contro il Pescara.
Le regole sono regole e come tali vanno rispettate però una piccola riflessione. Non è  strano dare tre punti di penalizzazione (si tre perché il Sassuolo quella partita l’aveva vinta) per un errore burocratico ed invece chiudere uno (se non entrambi) occhio su fideiussioni, illeciti o pagamenti arretrati mai fatti?

LA FIERA DEL SEGNO X  Quanti pareggi in questa ottava giornata di Serie A. Pescara e Sampdoria, nello scontro salvezza, si ‘accontentano’ dell’1-1 targato Hugo Campagnaro: prima si fa autogol e poi impatta il risultato.
Genoa-Empoli e Fiorentina-Atalanta terminano entrambe a reti bianche. I Viola, non subiscono quasi mai reti ma allo stesso tempo segnano davvero poco.
Lazio e Bologna invece lasciano il risultato in sospeso fino all’ultimo secondo quando Ciro Immobile dal dischetto (rigore generoso, se non inventato) segna e regala il pareggio alle ‘Aquile’ dopo il vantaggio firmato Helander.

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