Majakovskij critica i noiosi, i quali ignorano l’esistenza di Capri. Realmente questa sarebbe un’isola ad aloni di fiori, come una donna dalla cuffia rosa. Sempre la bellezza emana. Questa nella donna vale pure con la cura del corpo (dalla pettinatura agli abiti, passando per il trucco ecc…). E’ l’aureola della bellezza che emana dal suo “attaccamento”, configurandosi come una cuffia. Il rosa appartiene alla pelle, ergo alla cura di sé. Charlotte s’inginocchia in riva al mare. Lei indossa un bikini rosa. Un cappello borsalino è abbassato, coprendo interamente il volto. Dunque “l’aureola” della bellezza vorrà “riattaccarsi” ai soli “aloni” per la cura di sé (naturalmente, complice un po’ di timidezza)? Inginocchiata e col cappello a nascondere il viso, pare che Charlotte ci esegua un balletto. Qualcosa in cui il prendersi cura di sé deve mettere quasi “in ascolto” i vari organi (le gambe, le braccia, le dita ecc…). Questi avranno un’aureola “a cuffia musicale”. Dall’onda appena infrantasi a riva (in basso a destra), sarebbe pure partito un “applauso”, verso il “numero” di Charlotte. Là, i resti della schiuma avranno disegnato almeno “l’attacco” fra le dita d’una mano.

Bibliografia consultata:

V. MAJAKOVSKIJ, Poesie, Garzanti, Milano 1972

Nota biografica sugli artisti recensiti:

La modella Charlotte Trombiero viene da Varese. Lei è laureata in Scienze della comunicazione, presso l’Università dell’Insubria. Charlotte lavora da giornalista, su varie testate ed ambiti (i viaggi, lo sport, il gossip).

Francesco Trombiero ha inquadrato in via amatoriale sua figlia, Charlotte.