GRAN PREMIO F1 D’ITALIA 2016: A MONZA EMOZIONI CONTRASTANTI


Mai come in questa occasione, un Gran Premio di Formula 1 è così ricco di emozioni contrastanti: da un lato, la gioia per il ritorno sul podio della Ferrari, dall’altra la schiacciante supremazia Mercedes, corroborata da una doppietta impressionante per il distacco inflitto ai rivali. A mio avviso, a Monza è andato in scena il protagonista numero 1 del mondiale di quest’anno e non è Rosberg (o Hamilton): in realtà, è stato il motore Mercedes a spazzare via gli avversari, dominando in lungo e in largo il week end.

UNA MUSICA ORMAI PERDUTA

Affermo che il vero protagonista è stato proprio il motore Mercedes per una lunga serie di ragioni: non si rompe mai, è il più potente ed efficiente della categoria e consente ai piloti di gestire al meglio le gomme durante la gara. Non è un’esagerazione se affermo che i due piloti della Mercedes hanno spinto, sì e no, per solo per 20/30 giri (Rosberg “tagliava” chiaramente le marce per risparmiare l’auto). Anche il suono del motore Mercedes è decisamente “cattivo”: Mercedes, Williams, Force India e anche la piccola Manor, quando transitavano davanti alla mia postazione, avevano sempre un suono estremamente “convincente”, suono totalmente diverso dai motori Renault, Ferrari o Honda. Ad esempio, il Renault a bassi regimi risulta produrre un suono “pieno”, ma in cui si percepisce chiaramente solo il motore termico e non quello elettrico/ibrido. Il motore Honda, pur apparendo al suono non distante dalle emozioni che regala il motore Mercedes, è come orologio rotto che solo due volte al giorno segna l’orario giusto: solo per pochi giri, infatti, Alonso e Button riescono a garantire un risultato cronometrico soddisfacente, per poi scivolare lentamente in classifica. Il motore Ferrari si colloca nella media, denotando una mancanza in trazione in uscita di curva rispetto agli avversari della Mercedes. Piccola chiosa: il motore più “silenzioso” è quello della Renault – Tag Heuer in dotazione alla Red Bull: è facilmente percepibile un sibilo “elettrico” quando transita.

IL GIOCO DEL TRONO

Indubbiamente la gara è stata senza storia: Rosberg prendeva il largo con una facilità sorprendente, Hamilton risaliva in classifica con le gomme gialle Soft mentre gli avversari “vestivano” con le gomme Supersoft, teoricamente in grado di garantire una differenza di 8 decimi sul giro secco. La Ferrari ha inseguito come ha potuto, adottando l’unica tattica in grado di collocarla sempre davanti alle Red Bull. Realisticamente, era impossibile, con i valori messi in campo dalla Mercedes, immaginare di fare meglio del terzo e quarto posto. Red Bull è uscita apparentemente battuta, ma certamente la configurazione della pista non l’aiutava e quindi sono riusciti a limitare i danni dignitosamente. La Williams è tornata nelle zone alte della classifica grazie al motore evoluto portato dalla Mercedes, riuscendo a lottare con la stretta rivale Force India per il quarto posto nel campionato costruttori. Haas mi ha personalmente deluso, anche se il week end era già cominciato male per Grosjean, per via dell’errore durante le prove libere che gli aveva ostacolato la messa a punto dell’auto. McLaren è scivolata lentamente, ma inesorabilmente indietro in classifica, mentre Toro Rosso e Renault non sono mai state protagoniste per via dei loro deficit motoristici.

Certamente Rosberg ha provato a scalzare Re Lewis dal trono della prima posizione in campionato, ma, senza veri avversari, ad Hamilton è bastato affidarsi alle capacità della propria vettura per riuscire ad accodarsi dietro al suo compagno di squadra.

SAUDADE PORTOGHESE

Per un appassionato di motori di lunga data, è contrastante assistere ad una gara dell’attuale Formula 1. Indubbiamente la tecnologia ibrida e l’attuale aerodinamica consentono a queste vetture di raggiungere velocità, soprattutto in percorrenza di curva, decisamente impressionanti. Tuttavia è sorprendente vedere come questo avvenga in “silenzio”, essendo i motori ibridi un decimo del rumore dei motori del passato. Se una volta, lo spettatore della F1 era quasi chiamato ad una prova fisica per sopportare il rumore assordante dei V10, ora può tranquillamente (o quasi) chiacchierare con il proprio vicino, senza nemmeno dover indossare tappi o cuffie. Danno molto più fastidio le auto di GP2 pur essendo una categoria minore!

Altro capitolo riguarda l’odore della Formula 1: in passato, l’odore della benzina da corsa si percepiva non appena ci si avvicinava all’autodromo, ora invece è soltanto un leggerissimo “profumo”. E’ curioso, inoltre, sentire l’odore di queste auto quando rompono qualche componente: ad esempio, quando ha rotto Wehrlein dopo la seconda di Lesmo, si è diffuso un forte aroma di cavi elettrici bruciati nell’aria.

Personalmente, ritengo queste auto l’avanguardia della tecnologia del futuro, ma certamente il ricordo delle auto di 10 o 15 anni fa, genera in me un sentimento romantico simile alla “saudade” portoghese …d’altronde “The show must go on”!

IL GP DI MONZA E’ SALVO 

Tra le tante novità del week end, oltre agli annunci dei ritiri di piloti d’eccellenza come Felipe Massa e Jenson Button, bisogna segnalare l’avvenuto rinnovo del GP di Monza fino al 2019. E’ una notizia che certamente rincuorerà il cuore di molti appassionati, scongiurando definitivamente il pericolo che in Italia non corresse più la Formula 1.

Certamente per la passione e per il tifo che regala ogni anno, il pubblico italiano meriterebbe un doppio appuntamento: Imola?

PAGELLE GRAN PREMIO D’ITALIA MONZA 2016 

ROSBERG: l’analcolico biondo è ebbro di gioia sul podio di Monza. Aizza il pubblico come il più navigato dei DJ e si gode la vista sul rettilineo pieno di tifosi. D’altronde, ne ha per essere felice: strappa la vittoria al rivale, rosicchiandogli punti preziosi, e firma la vittoria su uno dei circuiti più prestigiosi del mondiale. VOTO 10: NICO GUETTA

HAMILTON: l’inglese si incarta da solo, con una partenza al rallentatore. Quando si libera degli avversari, il suo compagno di squadra si già involato verso la vittoria. Il suo viso è inizialmente contratto per la sconfitta, ma quando sale sul podio, i numerosissimi tifosi inglesi presenti a Monza lo coccolano. VOTO 8: FIATO SUL COLLO

VETTEL: Seb cerca il colpaccio alla partenza e affianca per un attimo la Mercedes di Rosberg, poi è costretto a desistere. La vittoria sfuma in quel momento. E’ anche vero che immaginare un risultato diverso da quello poi concretizzatosi, era da libro delle favole. Ma certe favole hanno anche il lieto fine…VOTO 9: UTOPIA PORTAMI VIA

RAIKKONEN: il veterano del Circus regala una prestazione sostanziosa ai propri numerosissimi tifosi finlandesi presenti a Monza. In qualifica rimane a un decimo da Vettel, in gara lo segue come un’ombra. Come dice Lauda, spesso è lui ad essere il più veloce. VOTO 8: GUARDIA DEL CORPO “ICEMAN” AL VOSTRO SERVIZIO

RICCIARDO: l’australiano lotta alla partenza con Hamilton e Bottas, poi dell’inglese rimane soltanto il gas di scarico. Daniel si impegna con un sorpasso bellissimo su Bottas e si guadagna un’onorevole quinta piazza, soprattutto considerando che il suo motore Renault – Tag Heuer ha ancora 21 gettoni di sviluppo da poter sfruttare. Da notare che ha salutato a lungo il pubblico rosso sulle tribune.  VOTO 9: MESSAGGI SUBLIMINALI?

BOTTAS: il secondo finlandese più tifato della Formula 1 ha compiuto una bella difesa su Hamilton, ma quando l’inglese ha premuto il “bottone magico”, lo ha sverniciato. Il nuovo motore Mercedes ha consentito un ritorno di risultati per il campionato costruttori, ma è ancora al di sotto della Red Bull. VOTO 9: BOTTAS D’ALLEGRIA

VERSTAPPEN: l’olandese delle meraviglie parte malissimo, piombando a centro gruppo. Risale la china lentamente ma inesorabilmente. La sua gara è buona, nonostante il grande errore. VOTO 7: SALMONE CONTROCORRENTE

PEREZ: il quotato messicano compie una gara costante, ma la sua Force India ha tante vetture rivali. Lotta come può. VOTO 7: RESISTENTE

MASSA: il brasiliano saluta Monza da pilota di F1 con un risultato soddisfacente, ma non ottimo. VOTO 6: CIAO FELIPE

HULKENBERG: il tedesco non si ripete come in Belgio, ma è in linea con il risultato del suo compagno di squadra. VOTO 6: TIRAVA TUTTE LA MARCE

GROSJEAN: sbaglia durante le prove libere, manca il giusto set up nonostante il nuovo motore Ferrari. VOTO 5: ERRORE COSTATO CARO

BUTTON: il futuro terzo pilota McLaren      saluta Monza con un risultato brillante solo nel finale, quando riesce a superare quattro auto negli ultimi giri. Sarà un buon tutor per questa McLaren. VOTO 5: GENTLEMAN

GUTIERREZ: il messicano ha sciupato un’occasionissima per arrivare a punti. La partenza sciagurata ha rovinato l’ottima qualifica. VOTO 4: SPRECONE

ALONSO: l’asturiano lotta all’inizio, poi si spegne come una candelina. Memorabile la risata con il suo ingegnere che lo esortava nella lotta con Grosjean. VOTO 5: RIDERE PER NON PIANGERE

SAINZ: calo drastico di prestazione per via del suo motore di vecchia generazione. VOTO 4: INCOLPEVOLE

ERICSSON: riesce a finire la gara. E’ un grande risultato. S.V.

MAGNUSSEN: la Renault arranca tantissimo. Lui non può fare molto di più. VOTO 5: HA MACINATO ALTRI KM

OCON: il francese conduce una buona gara, ma l’auto ha parecchi problemi di affidabilità, anche se in termini assoluti è discreta. VOTO 5: IN CRESCITA

KVYAT: nervoso sin dal sabato, soffre per un’auto piena di problemi tecnici. Urge un reset mentale per tornare ai livelli di Sainz. S.V.

WEHRLEIN: il tedesco riesce a disputare un’ottima qualifica, ma il guasto gli tarpa le ali. Fino a quel momento, era in lotta con le McLaren. VOTO 7: CATTIVISSIMO

PALMER, NASR: si toccano e rompono le auto. La sfortuna si accanisce su di loro. S.V.

 

P.S. Great Enry!

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