GP BELGIO F1 2016: a Spa c’è un nuovo autoscontro!


Il Gran Premio del Belgio 2016 a Spa Francorchamps è stato spettacolare, come (quasi) sempre. Purtroppo per i tifosi Ferrari è stata l’ennesima occasione persa per la prima vittoria stagionale (perlomeno un tentativo) grazie all’incidente alla prima curva tra le due Ferrari e la Red Bull di Verstappen.

Prima di entrare nella dinamica dell’incidente, per dovere di cronaca, bisogna segnalare il ritorno alla vittoria di Rosberg, seguito dall’ennesimo podio di Ricciardo e dal pilota più amato dalla dea bendata, cioè Lewis Hamilton.

Per chi volesse saltare il resoconto commentato, ci sono le pagelle.

Al via, Rosberg scatta decentemente e prende il largo, ma alle sue spalle accade l’episodio più contestato e discusso della gara: Raikkonen, terzo, e Vettel, quarto, in griglia, sopravanzano Verstappen con uno spunto migliore alla partenza. Vettel arriva alla prima curva tutto defilato sul lato sinistro della pista, con un leggero vantaggio sul suo compagno di squadra e l’olandese della Red Bull. Tuttavia, Verstappen tenta di sopravanzare nuovamente le due Ferrari e quindi si butta all’interno della traiettoria di Raikkonen, il quale, vedendolo spuntare all’improvviso, cerca di allungare la frenata. Al tempo stesso, però, Vettel stringe la curva per cercare di avere una buona trazione in uscita, con l’effetto di stringere “a panino” il suo compagno di squadra fino a toccarlo. Conseguenza: Vettel si gira in testacoda, restando indenne da ulteriori contatti, ma in ultima posizione; Raikkonen ha alettone anteriore rovinato da entrambe le parti, Verstappen cerca di perdere meno posizioni possibili zigzagando fino al rettilineo del Kemmel, quando il minor carico aerodinamico dell’alettone rovinato, lo costringe a tornare ai box a (relativamente) bassa velocità. Morale della storia? Raikkonen, ultimo e doppiato, con un principio di incendio dei detriti incastrati sotto al fondo della sua Ferrari, Vettel in quindicesima posizione e Verstappen a centro gruppo.

Già l’inizio “col botto” sarebbe sufficiente, per lo spettacolo di questa Formula 1, per rendere interessante il Gran Premio, ma in realtà esso continua anche meglio. Innanzitutto, viene chiamata in causa la Safety Car per via del pauroso incidente, fortunatamente privo di conseguenze, di Kevin Magnussen all’uscita dell’Eau Rouge: inspiegabilmente, la Renault del danese, quando aveva già praticamente completato la curva più difficile del mondiale, sbanda (come se la sospensione posteriore destra avesse ceduto) e colpisce a 12 G di decelerazione le barriere-gomme a ridosso della pista. Oltre alla dinamica particolarmente strana dell’incidente, è curioso vedere come la protezione attorno al collo del pilota sia stata letteralmente “strappata” al momento dell’impatto. Pertanto sorge spontanea la domanda: era mal fissata o c’è un’ulteriore falla nella sicurezza del pilota all’interno dell’abitacolo? Aggiungo: un sistema come l’Halo (una sorta di parabrezza di cui la F1 si vorrebbe dotare nel prossimo futuro) potrebbe deformarsi con un impatto del genere e quindi creare un ulteriore ostacolo al momento del salvataggio del pilota oppure no? Ci si augura che la FIA ponderi adeguatamente la scelta.

Terzo grande episodio del gran premio vede coinvolti, ancora una volta, Raikkonen e Verstappen. Se nell’incidente al via, la colpa può essere (con le percentuali che ognuno di noi può variamente attribuire) divisa tra Vettel e Verstappen, l’episodio in questione, a mio avviso, dimostra come Verstappen, pur essendo un talento cristallino e pur essendone un estimatore, debba essere talvolta sanzionato. In questo caso, infatti, “l’olandese volante” si difende dal sorpasso del finlandese della Ferrari, zigzagando in pieno rettilineo: se, per certi versi, la manovra evoca i duelli di Ayrton Senna o di Michael Schumacher, certamente, con l’attuale regolamento e soprattutto con gli attuali direttori di gara (che sanzionano ogni minima trasgressione del regolamento), il suo comportamento in pista sarebbe da sanzionare. Tuttavia, sembra che il giovane olandese goda di un trattamento di favore da parte dei commissari, dal momento che la sua guida “alla videogame” sembrerebbe accattivare un pubblico giovane (questo forse è il pensiero di Ecclestone). Basti semplicemente rovesciare le parti e immaginare questo: se le stesse azioni le avessero compiute un Raikkonen, un Gutierrez o un Kvyat molti giornalisti starebbero scrivendo parole come “bollito” o “paracarro” o, più educatamente, “inadatto alla F1”. Dato che però queste azioni le compie il giovane talento della F1, sembra che a lui tutto sia concesso, ma non per gli altri.

Ultimo elemento da segnalare: Hamilton ha una fortuna clamorosa! L’inglese partiva in griglia con una penalità di 55 posizioni poiché aveva sostituito l’inimmaginabile sulla sua vettura. Si ritrova terzo, con il campionato già ben inserito sui binari del quarto titolo mondiale.

Da notare, infine, la prova di Alonso: partiva dietro con il problematico propulsore Honda, riesce ad artigliare i punti dopo una lotta leonina.

 

PAGELLE GRAN PREMIO FORMULA 1 BELGIO – SPA FRANCORCHAMPS

ROSBERG: il tedesco compie la sua cavalcata in solitaria, gestendo semplicemente le due ripartenze. Purtroppo non riesce a rosicchiare molti punti al rivale in campionato. Gli rimane solo il prestigio di aver vinto sul circuito più difficile del mondiale. VOTO 9: VINCITORE A META’

 

RICCIARDO: l’australiano convince il suo compatriota Webber a bere lo champagne dalla scarpa. Norme igieniche a parte, se è il suo nuovo metodo per arrivare sul podio, ben venga per lui. La sua gara è stata impeccabile, come ultimamente riesce sempre a fare. VOTO 9: SOMMELIER

 

HAMILTON: la dea bendata lo prende per mano e lo guida verso il terzo gradino del podio. Non ha dovuto nemmeno sudare dato che gli avversari si prendevano a “saccagnate” tra di loro. A Monza col motore nuovo, tornerà a marcare la propria superiorità. VOTO 7: HANNO FATTO TUTTO GLI ALTRI

 

HULKENBERG: il tedesco della Force India, al netto del contatto con Alonso nei box, fa la sua onestissima figura sul tracciato più difficile e arriva quarto, rosicchiando moltissimi punti alla Williams in ottica campionato. VOTO 8: PILOTA RITROVATO

 

PEREZ: il messicano disputa una buona gara, ma non come quella del compagno. La sfortuna è stata anche dalla sua parte, ma è innegabile come questo pilota abbia compiuto passi da gigante a livello mentale. Quello velocistico, non è mai stato in discussione. In ottica contratti, la Force India vorrebbe tenerlo, ma sembra che la Renault lo voglia a tutti i costi. VOTO 7: CHECO NON ANDARE VIA

 

VETTEL: per un quattro volte campione del mondo, è già la seconda volta che rovina la gara al suo compagno di squadra. La rimonta non è stata male, ma l’entusiasmo è finito. I rimpianti stanno caratterizzando questa stagione. A Monza è chiamato a ricordare a tutti chi è il capitano della squadra. Ci mancano i suoi team radio di gioia. VOTO 7: SBADATO O SUPERIFICIALE?

 

ALONSO: come Terminator, è tornato. Il motore Honda reggeva il confronto in rettilineo con il Mercedes della Force India; la sua guida è ancora smagliante. Serve solo un pizzico di fortuna in meno e un pizzico di velocità in più per il podio. VOTO 9: I’LL BE BACK

 

BOTTAS: la Williams sbaglia il settaggio della qualifica, relegando i propri piloti ai margini della zona punti. La sua gara è buona, ma non lotta mai con le Force India. A Monza potranno tornare in alto. VOTO 7: STRATEGIA PORTAMI VIA

 

RAIKKONEN: l’arzillo neosposo finlandese dimostra di essere il pilota più performante su questo circuito. Se avesse svoltato la prima curva da secondo, la vittoria poteva essere alla portata. VOTO 10: KING OF SPA NONOSTANTE TUTTO.

 

MASSA: naufraga come la sua Williams, in crisi di velocità. VOTO 6: IL RINNOVO NON E’ SCONTATO. ANZI.

 

KVYAT: fa da tappo. E poco altro. La macchina su questa pista non va. VOTO 5: MA LA RED BULL NON DOVEVA METTERE LE ALI?

 

PALMER: la macchina non consente posizione migliori. VOTO 5: I MIRACOLI NON SI FANNO ANCORA.

 

VERSTAPPEN: l’olandesino forse credeva di giocare alla Play. Alla partenza perde due posizioni, cerca di rimediare e si lamenta pure, dicendo che le Ferrari gli hanno rovinato la gara. Per forza, lo avevano sorpassato in meno di 150 metri…In ogni caso, per il futuro, vorremmo vedere altri sorpassi, ma non scorrettezze al limite del regolamento. VOTO 4: OGGI HAI TORTO.

 

OCON: debuttante, ma non era allo sbaraglio. Costantemente davanti al suo compagno di squadra, che uno “fermo” non è, riesce a sfiorare più volte la decima posizione. VOTO 8: INCORAGGIANTE NUOVA LEVA

 

NASR: viene sanzionato per aver abbandonato il tracciato. Paragonato a quello che ha fatto Verstappen, sembra un eufemismo…VOTO 4: DIMOSTRERA’ MAI IL SUO VALORE?

 

WEHRLEIN –BUTTON: il tedesco della Manor tampona il povero Button. Gran premio rovinato per entrambi. S.V.

 

GUTIERREZ – GROSJEAN: Loro ci sono (voto 10), la macchina no (0). Ergo VOTO 5: SERVE COSTANZA.

 

MAGNUSSEN: il tremendo impatto a 12,5 G farebbe girare la testa a chiunque. Ritengo che non abbia colpe, ma si spera che questo incidente non lo blocchi psicologicamente. Deve ritornare ad avere fiducia e confidenza con la Renault che si ritrova. VOTO 9: L’HA SCAMPATA!

 

SAINZ: raccoglie un detrito che gli fora la gomma. Cerca disperatamente di tornare ai box, ma non sta in pista, oltre a rompere l’alettone posteriore. Ritirato nonostante le buone premesse per fare una buona gara. VOTO 5: PROVA A FARE RALLY COME IL PAPA’.

 

ERICSSON: s.v. Non parte nemmeno per problemi tecnici, ma almeno il posto per l’anno prossimo è sicuro.

 

P.S. COSI’ PARLO’ …LAUDA: “VERSTAPPEN DA PSICHIATRA QUANDO DA’ LA COLPA A KIMI!”   

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