Un rubino regale “asciuga” la purezza già conquistata


Quanto gli antichi Greci ritmarono la propria civiltà, sul mito omerico di Elena? Lei rappresentava al massimo il mistero irresistibile del corpo femminile, capace d’assicurare la felicità in una congiunzione, e tuttavia scatenando una guerra fra i maschi, sempre costretti ad inseguirla. Certo il rapimento di Elena apre alla nemesi, agli albori della giustizia. Quando la Guerra di Troia deve volgere al termine, Omero sceglie di rivalutare la pura e semplice bellezza femminile. Elena apparirà con passo “altero”, coperta da un velo così splendidamente bianco che le avrebbe “asciugato” le lacrime… Una bellezza divina per cui, citando la saggezza degli anziani, non si poteva non combattere, fra Troiani e Greci! Dopo Omero, la poesia inizierà ad “ammirare” la donna, ad esempio in quanto musa ispiratrice. Margherita è stata inquadrata accanto ad un suo dipinto. Là, un gruppo di donne ci pare a ballare, e soprattutto velando il corpo interamente nudo. Il nostro sguardo può cadere tanto su un capezzolo quanto su un rubino. Lì si ripete la dialettica fra la passionalità della donna da “conquistare” e “l’alterezza” del suo farsi unicamente inseguire. Il velo ci sembra dipinto come a “bagnare” il corpo. Certo la “regalità” del rubino in dono dovrebbe “asciugare” la purezza ormai conquistata, da un unico uomo. Esteticamente, è molto interessante che in questo scatto una donna come Margherita guardi le sue “donne”. La solidarietà per noi rappresenta la nemesi più democratica. Qualcosa che deve appartenere alle donne fra le donne, mancando loro “il tuffarsi” del desiderio maschile. Anche la gentilezza è una forma “d’alterezza”, ma “asciugando” il mettersi “in ballo” del proprio “splendore” (fascino).

Margherita Marzotto

Bibliografia consultata:

S. LO BUE, La storia della poesia II: il seme del fuoco, Franco Angeli, Milano 2001, pp. 47-50

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

La pittrice italiana Margherita Marzotto oggi vive e lavora a Parigi. In questa fotografia, lei ha posato innanzi ai suoi quadri.

 

P.S. Avvertenza

Il fotografo di Margherita Marzotto ha richiesto di restare anonimo.

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