L’ombrello del “pretty” sul paracadute d’un “only for”


Calamandrei “dubita” che Borges abbia scritto alcuni versi, dove si legge che mai egli sarebbe andato senza un termometro, una borsa dell’acqua calda, un ombrello ed un paracadute. Pare una lamentela verso la vita condotta noiosamente in sicurezza, evitata la leggerezza del cogli l’attimo (contro i “rallentamenti” del ragionamento). Elena è inquadrata in un piano americano, quantunque non le vediamo il volto, coperto dal braccio sinistro. Per misurarci la febbre, spesso piazziamo il termometro sotto l’ascella. Qualcosa che qui immaginiamo di vedere dal bordo d’una canottiera, sul fianco destro. Gli shorts di jeans si percepiscono a mo’ di borsa per l’acqua calda. Essi appesantiscono la canottiera (appena bianca), e soprattutto hanno un “ondeggiamento”. Ambedue le braccia fungerebbero da “manico” per “l’ombrello” aperto della pettinatura. La “leggerezza” della canottiera deriva anche dalla scritta, per cui Elena non vorrà rinunciare a sedurre. La massa dei capelli letteralmente si sfilaccia, lungo il petto. Ne deriva che “l’ombrello” superiore s’aprirà come un paracadute. Qualcosa che sempre permette di vivere con leggerezza.

Elena Abelardo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia consultata:

S. CALAMANDREI, Sesso motore zero: l’unico peccato, Youcanprint, Tricase 2014, p. 202

 

 

Nota biografica sull’artista recensita:

La modella Elena Abelardo (nel proprio selfie) nasce nel 1988. Lei ha studiato Scienze della comunicazione, presso l’Università di Torino. Ad Elena interessano molto l’arte e la fotografia contemporanea. Lei si pone anche da web influencer.

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