GP F1 Spagna 2016:Verstappen nella storia


Il GP F1 Spagna 2016 rimarrà nella storia della Formula 1 per la prima vittoria di Max Verstappen, diventando il più giovane pilota vincitore di una gara, che sfrutta al massimo l’occasione che la Red Bull (e la Mercedes) gli ha concesso.  In effetti questo GP F1 Spagna 2016 ha visto dopo appena tre curve una delle situazioni “spartiacque” che determineranno maggiormente l’andamento della stagione: i due alfieri Mercedes, con Rosberg primo e Hamilton secondo, infatti, si sono eliminati a vicenda a causa di un contatto di gara piuttosto rocambolesco, dove la prima impressione potrebbe non essere quella più giusta. In tutto questo, le Ferrari stanno continuando la loro parabola discendente, nella quale né Vettel né Raikkonen né tantomeno il muretto box riescono a sfruttare il ”jolly” del KO Mercedes per portare a casa la tanto auspicata vittoria. Per chi volesse saltare il resoconto commentato di questo GP F1 Spagna 2016, come al solito, può andare direttamente alle pagelle.

Alla partenza solito parapiglia con Kimi che parte male e viene inghiottito da tre macchine, mentre davanti, Rosberg sopravanza all’esterno di curva 1 Hamilton, seguito a ruota dalle Red Bull e da Vettel. All’uscita di curva 3 Rosberg esce piuttosto lento e il suo compagno di squadra è lesto a buttarsi al suo interno: il tedesco, come consentito da regolamento, cambia una sola volta la sua traiettoria, stringendo Lewis sul bordo della pista e costringendo l’inglese a mettere le ruote sull’erba.

Fino a questo momento tutto piuttosto normale, ma all’improvviso l’inglese perde il controllo dell’auto (probabilmente nel tentativo di frenare sull’erba) e colpisce clamorosamente il suo compagno di squadra che stava impostando la curva 4, sancendo la fine del gran premio per entrambe le Mercedes. L’incidente può essere visto da due punti di vista: da un lato Rosberg difende duramente, ma lecitamente la propria posizione e viene incolpevolmente centrato da Hamilton, dall’altro Hamilton ha tentato un sorpasso, ponendosi nell’unico spazio che gli era possibile. Alcuni potrebbero vedere una mossa scorretta da parte di Rosberg nel chiudere così duramente Lewis, mentre altri potrebbero invece trovare piuttosto ridicolo il tentativo di sorpasso dell’inglese in un punto pressocché impossibile, soprattutto con un intero gran premio ancora da disputare. A mio avviso, ferma restando la colpa di Hamilton, sarebbe interessante capire la dinamica dell’incidente dalla telemetria delle due auto.

Dopo l’“autoscrontro” Mercedes, comincia il duello tra le due Red Bull e le due Ferrari: Ricciardo e Verstappen all’inizio conducono la gara in fotocopia, con Vettel che li insegue da vicino e con Kimi leggermente più staccato:  dopo il primo cambio gomme, Ricciardo e Vettel decidono di impostare la gara su tre soste, ma, così facendo, di fatto, perdono la possibilità di puntare alla vittoria, essendo sempre costretti a cambiare le gomme morbide a differenza di Verstappen e Raikkonen che, proseguendo sulle gomme medie, riescono a gestire le loro coperture fino al traguardo.

L’avvincente duello finale di questo GP F1 Spagna 2016, tra Verstappen e Kimi, da un lato, e Vettel e Ricciardo, dall’altro, non nasconde però il dato più importante che emerge da questo week end di gara in terra iberica: la Red Bull ha un ottimo telaio in grado di sopperire alle debolezze del motore, mentre la Ferrari ha dimostrato un’incapacità sia nello sviluppo dell’auto sia nella gestione della gara, marcando stretto la Red Bull “sbagliata” (un po’ come Abu Dhabi 2010): i piloti Ferrari hanno provato sia in gara che in qualifica a mettere una pezza, ma l’auto si conferma essere estremamente nervosa e poco gestibile da metà curva in poi, determinando di conseguenza l’impossibilità (per Kimi ad esempio) di avvicinarsi alla vettura davanti. La Red Bull, invece, qualora fosse dotata di un motore efficiente, tornerebbe prepotentemente come valida rivale per la Mercedes, sia a livello di guidabilità dell’auto (dato che sia Ricciardo che Verstappen sembravano guidare su due binari) sia a livello di accelerazione in uscita di curva (poiché Kimi, quando si trovava dietro a Verstappen, riusciva a sfruttare il DRS aperto solo alla fine del rettilineo, poco prima del punto di staccata, impedendogli di compiere un sorpasso pulito).

Dopo il GP F1 Spagna 2016 il campionato ora è diventato ancora più interessante: nel prossimo Gran Premio, a Monaco, sarà affascinante vedere come i due “galletti” nel pollaio Mercedes riusciranno a controllarsi, con Vettel, Ricciardo, Verstappen e (perché no?) Raikkonen in grado di sbilanciare l’ago della bilancia per uno o per l’altro.

PAGELLE GP F1 Spagna 2016:

VERSTAPPEN: il ragazzino terribile riesce a diventare il più giovane pilota vincente, sfruttando immediatamente il passaggio sulla “sorellona” della sua ex Toro Rosso in questo GP F1 Spagna 2016. La sua condotta di gara è impeccabile, guida come se fosse un veterano, gestendo gomme e auto nel migliore dei modi. Il suo stile è estremamente gradevole e aggressivo allo stesso tempo, tanto che ricorda a tratti “Magic”, il futuro è tutto nelle sue mani. A 18 anni e 7 mesi. Ricciardo è avvisato. VOTO 10: COSA VUOI DI PIU’ DALLA VITA?

RAIKKONEN: il vecchietto batte in qualifica Vettel, fa una gara sorniona, alla fine è secondo sul podio e anche in campionato. Vuoi vedere che se la sfiga non gli stacca qualche cavo, riesce davvero a vivere una seconda giovinezza? Arriva a sei decimi dal ragazzino terribile. VOTO 9: IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON

VETTEL: parte bene, corre come un corsaro, ingaggia una lotta con Ricciardo; peccato solo che il muretto Ferrari abbia la fantasia di un muro a secco e quindi copia la strategia della Red Bull di Ricciardo, autoeliminandosi dalla corsa per il podio. Aggiungo che il team radio di “lamentela” per i tentativi di sorpasso del suo ex compagno di squadra australiano sia decisamente eccessivo: va bene lamentarsi in Cina per Kvyat, giustissimo incavolarsi in Russia sempre per Kvyat, ma oggi in Spagna non aveva alcun motivo di lamentarsi: questi rischi fanno parte del mestiere di pilota. VOTO 8: URGE INVERSIONE DI TENDENZA

RICCIARDO: parte bene, si fa trovare pronto dopo che i due Mercedes si toccano: tutto sembra procedere per il meglio, poi il suo muretto box prende un abbaglio clamoroso, facendolo andare su tre soste. Alla fine lotta strenuamente con Vettel, ma all’ultimo giro fora alla posteriore sinistra, privandoci del finale di una battaglia esaltante. Considerando che il suo nuovo compagno di box è il cocco di Helmut Marko, la sua convivenza in Red Bull potrebbe complicarsi. VOTO 9: EFFETTO TAFAZZI

BOTTAS: in partenza svernicia Raikkonen, poi naviga nella solita posizione che la sua Williams gli consente. E’ spettatore privilegiato. VOTO 7,5: UMARELL?

SAINZ: lo spagnolo a casa sua fa la sua gara migliore dell’anno, distinguendosi egregiamente in più fasi della gara. “Mata” il suo nuovo compagno di squadra con una prestazione di sostanza.  VOTO 7,5: TORERO SERRANO.

PEREZ: fa la sua bella gara, arrivando a punti con una strategia conservativa. Sfrutta gli errori altrui. VOTO 7: AFFIDABILE

MASSA: week end travagliato, anzi di più, ma riesce a finire la gara arrivando a punti. La sua macchina batte agevolmente gli avversari che aveva intorno, perciò non può essere contento per il risultato generale. VOTO 6,5: INSEGUITO O INSEGUITORE?

BUTTON: arriva a punti, aggiungendone 2 per la causa della McLaren. Sempre al centro delle voci di mercato, forse meriterebbe di andare veramente in Williams qualora la McLaren lo sostituisse con Vandoorne. Può dare ancora molto alla F1. VOTO 7: NON SONO ANCORA FINITO!

KVYAT: arriva decimo dopo una settimana in cui chiunque avrebbe perso la testa (oltre ad aver perso il posto in Red Bull). E’ un pilota discreto, ma bisogna vedere come ne esce dal confronto con Sainz. Per ora è l’ultimo pilota dell’universo Red Bull. VOTO 6: NON DEMORDERE DANIIL

GUTIERREZ: finalmente riesce a condurre un week end “attivo”, privo di guasti o incidenti in questo GP F1 Spagna 2016. Non riesce ad arrivare a punti, ma la sua macchina non sembrava in grado di fare qualcosa di più. VOTO 5,5: ALLA PROSSIMA CI PROVO

ERICSSON: si distingue per un “quasi” incidente ai danni del suo compagno di squadra. VOTO 5: CAPITAN FINDUS

PALMER: arriva davanti al suo compagno di squadra, ma è l’unica nota positiva. L’auto è piantata, i risultati latitano, gli sviluppi all’orizzonte non si vedono. VOTO 4,5: NAVIGAZIONE A VISTA

MAGNUSSEN: arriva dietro al suo compagno di squadra, ma probabilmente avrebbe meritato qualcosa di più. In Spagna non si conferma uomo squadra. VOTO 4: DANESE “SCOTTATO”.

NASR: la sua gara è piuttosto anonima. Si distingue per essere quasi “colpito” dal suo compagno di squadra. VOTO 3: A CASA NON MI VEDONO MANCO IN TV

WEHRLEIN: S.V.

HARYANTO: S.V.

GROSJEAN: Motore arrosto. Fino a quel momento discreto. S.V. GRIGLIATA NUMERO 1

ALONSO: Motore senza potenza. Curiosità: si ferma nello stesso punto del suo “misterioso” incidente di qualche test fa. S.V. PARCHEGGIATORE ABUSIVO

HULKENBERG: Motore arrosto. S. V. GRIGLIATA NUMERO 2

HAMILTON: riesce a rovinare la gara di Rosberg, peccato che rovini anche la sua. Francamente si fa fatica a giustificare la sua manovra di sorpasso: l’azzardo non ha affatto pagato. VOTO 2: UMILTA’ PORTAMI VIA

ROSBERG: S.V. Parte bene, si difende correttamente dall’attacco del suo compagno di squadra, ma poi è vittima della “follia” del suo compagno di box. Forse non è esente da colpe, ma certamente non meritava alcuna sanzione: se non si fosse difeso, avrebbe fatto una magra figura. S.V.: CI VEDIAMO A MONACO

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