F1 Shanghai 2016: Rosberg fuga mondiale?


Il gran premio F1 Shanghai 2016 è stato ricchissimo di sorprese e di numerosi spunti di riflessione. La gara è stata dominata da Nico Rosberg che è riuscito ad allungare la sua personale striscia di vittorie di quest’anno (sei considerando anche le tre dell’anno scorso), oltre che nel mondiale; sul podio sono arrivati anche Vettel e Kvyat che sono anche stati i maggiori protagonisti della gara. Per chi volesse, si può saltare il resoconto commentato e andare a leggere direttamente le pagelle.

Alla partenza, succede il finimondo e nei primi 15 giri si susseguono fermate ai box, piccoli incidenti e sorpassi: Rosberg dalla pole non parte benissimo, facendosi sopravanzare da Ricciardo alla prima curva, ma è dietro a lui che accade l’irreparabile. Kimi (stavolta partito bene) cerca di affiancare Rosberg all’esterno di curva 1, con Vettel che cerca di seguirlo: così facendo lascia la parte interna della curva (quella più vicina al cordolo) completamente aperta, consentendo all’arrembante Red Bull di Kvyat di infilarsi. A quel punto Vettel si trova “a panino” e tampona il suo compagno di squadra, danneggiandosi reciprocamente il muso. Mentre Vettel si trova impantanato in nona posizione con un alettone anteriore danneggiato, Raikkonen è costretto all’ultima posizione in compagnia di Lewis Hamilton, il quale, anche lui in partenza, ha rotto l’alettone anteriore e parte del fondo nel tentativo di evitare una Sauber che schivava a sua volta l’auto di Kimi. Le emozioni della partenza non finiscono immediatamente poiché Ricciardo, mentre era al comando, raccoglie un detrito e fora la gomma posteriore sinistra al terzo giro, facendo entrare in pista la safety car: da questo momento in poi la lotta per la vittoria non conosce più alcun fatto saliente dato che Rosberg ne diventa il padrone incontrastato. Alle sue spalle, invece, imperversa una furiosa rimonta delle due Ferrari e di Lewis Hamilton che cercano, attraverso cambi di gomme e di strategie, di recuperare posizioni e punti, con alterne fortune. Hamilton si deve accontentare del settimo posto finale, mentre Vettel riesce ad arrivare secondo in maniera piuttosto autorevole e con un Raikkonen che finalmente riesce ad “artigliare” un sudatissimo (e meritato) quinto posto.

A rigor di cronaca, la gara ha visto numerose novità rispetto ai primi due gran premi. Innanzitutto, ha mostrato quanto Hamilton soffra i confronti diretti e le lotte ravvicinate con l’auto “a pari livello” degli altri: infatti, in più confronti non è riuscito né ad avvicinarsi né a difendersi sia da Massa che da Raikkonen (rischiando anche l’arrivo di Verstappen all’ultimo giro), ma soprattutto ha palesato alcuni limiti “attitudinali” a saper “leggere” le situazioni di gara. Pur capendo la frustrazione dell’inglese nel sapere che il suo compagno di squadra veleggia verso una vittoria tranquilla, ha rischiato di perdere quanto di buono aveva già costruito, arrivando comunque a punti dopo aver lungamente lottato. In secondo luogo, una grande novità è stata la Red Bull che, al netto delle forature e del motore, è riuscita ad impensierire la Ferrari in maniera molto più che seria. In terzo luogo, Raikkonen è riuscito a fare una gara di sostanza, poco ripagata a livello di punti, ma con notevoli rivincite personali su avversari come Bottas, Massa e Hamilton. In ultimo luogo, la McLaren ha migliorato notevolmente le sue prestazioni, ma sorprende vedere come due piloti campioni del mondo come Alonso e Button non siano ancora riusciti a sfruttare le occasioni fin qui presentatesi per arrivare a punti (considerando che il terzo pilota, Vandoorne, finora è quello che c’è riuscito al primo colpo).

PAGELLE F1 Shanghai 2016:

ROSBERG: il divin biondino ci ha preso gusto e ormai ha già consumato un bel tris di primi. Sta sfruttando alla grande il momento di appannamento del suo compagno di squadra (che rimane ancora il più serio nemico), ma sta mettendo in cascina punti pesantissimi per il mondiale. E’ vero che la fortuna non girerà sempre dalla sua parte, ma si fa trovare al posto giusto al momento giusto. VOTO 10: PROVA A PRENDERMI

VETTEL: il tedesco della Ferrari è un po’ ingenuo alla partenza, facendosi sorprendere da Kvyat al via, ma la rimonta è premiata da un onorevole secondo posto. Da stropicciarsi gli occhi il sorpasso che compie nella corsia dei box (ormai questa corsia dei box a Shanghai sta diventando un cliché della storia della F1, con gli episodi di Hamilton prima e di Alonso poi). Spunta un po’ di amaro in bocca considerando che la sua vettura è in grado di compiere grandi rimonte, ma che ancora una volta la Mercedes non è stata neanche impensierita. VOTO 8,5: UNA GIORNATA NON “PER..VETTEL”

KVYAT: il russo di Roma ci regala una prestazione assoluta e cristallina, sfruttando a suo vantaggio lo spazio che Vettel gli lascia al via. Gara grintosa, all’attacco. Dimostra di essersi ripreso bene dalle batoste delle prime due gare, regalando alla Red Bull il primo podio stagionale. Se riesce a fare delle buone qualifiche, può ambire a diventare un tenace attore in gara. VOTO 9: UN “TORO RUSSO” SCATENATO

RICCIARDO: sfrutta il secondo posto in qualifica per balzare subito al comando, ma purtroppo raccoglie un detrito che gli causa una foratura. Il resto della gara è buono, dimostrando ancora una volta di essere un gran bel pilota, ma a salire sul podio ci va il suo compagno di squadra. VOTO 8,5: PROVACI ANCORA DANIEL

RAIKKONEN: incolpevole al via, ha dimostrato per tutto il week end di essere più veloce del suo compagno di squadra. Purtroppo il qui pro quo all’inizio gli tarpa le ali, ma dimostra di essere ancora un vecchietto coi “contro pistoni” quando riesce a superare negli ultimi giri Bottas, Hamilton e Massa. Forse un rinnovo di un anno non sarebbe così male, ma la dirigenza attuale della Ferrari non è così indulgente nei suoi confronti. VOTO 9: NON SONO ANCORA IL VECCHIO COL CAPPELLO

MASSA: la sua gara è limitata dalla vettura, ma riesce a difendersi molto bene da Hamilton. La sua è una gara più in difesa che all’attacco. VOTO 8: THIAGO SILVA

HAMILTON: al via Lewis non è abituato al caos, si fa sorprendere da una Sauber che gli rompe il musetto. La sua rimonta è grintosa, ma la fortuna va a sprazzi e probabilmente il risultato finale è in parte frutto anche della sua rabbia per non essere vicino al podio. Forse dovrebbe trovare un po’ di concentrazione e cercare di essere meno divo. VOTO 7: BAGNO DI UMILTA’?

VERSTAPPEN, SAINZ: gara simile tra i due, con Sainz magari con più ritmo rispetto a Verstappen, ma con quest’ultimo in grado di arrivare non solo davanti al suo compagno di squadra, ma anche di provare ad impensierire lo stesso Hamilton all’ultimo giro. La macchina arriva costantemente a punti con loro due al volante. VOTO 7,5: OTTIMO LAVORO RAGAZZI

BOTTAS: ancora una volta una gara piuttosto insipida per un pilota accreditato di un gran talento. Dovrebbe guardare in streaming la difesa che ha fatto il suo compagno di squadra con Hamilton per imparare come si fa. Più vanno avanti le gare, più si fa fatica a scorgere il motivo per il quale la Ferrari potesse essere interessata a lui. VOTO 6: BATTI UNA BOTTAS SE CI SEI

PEREZ: meglio del suo compagno di squadra, ma prestazione insufficiente. Queste macchine stanno rovinando la carriera di molti buoni piloti. VOTO 5,5: FORCE..ANZI DAJE INDIA!

ALONSO, BUTTON: gara simile la loro, riuscendo ad arrivare sul podio solo quando gli altri facevano i pit stop dietro la safety car. Per il resto la macchina è migliorata rispetto all’anno scorso, ma lottano nelle retrovie. Se uno pensa che la scorsa gara con la stessa macchina il debuttante Vandoorne è riuscito ad andare a punti, ci si chiede cosa non funzioni quando corrono i titolari. VOTO 5: METTETE UN MATTONE SUI VOSTRI ACCELERATORI

GUTIERREZ, GROSJEAN: la sfiga colpisce entrambi i piloti, ma almeno riescono a concludere la gara. La macchina non è mai andata forte su questa pista. VOTO 4: C’E’ DA LAVORARE

HULKENBERG: a parte la qualifica in cui perde una gomma, la sua gara ha ben poco di salvabile, in attesa di una macchina migliore. VOTO 4: GIRA LA RUOTA

WEHRLEIN: in qualifica si gira da solo sul rettilineo, mostrando le lacune organizzative della F1, con gli addetti che entrano in pista con gli spazzoloni. La sua gara poi parte bene, ma i limiti della macchina su questa pista lo costringono alle retrovie. VOTO 5,5: DATEMI FIDUCIA

ERICSSON, MAGNUSSEN, NASR, HARYANTO, PALMER: S.V. perchè non hanno compiuto nulla di rilevante. Demeriti derivanti sia dalle auto che da noie meccaniche. Haryanto continua a non essere manco inquadrato.

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