Blok scrive liricamente che sotto la luna crescente, dai campi si trascina un pellegrino gobbo. Nella luce fioca, alcune ragazze si nascondono fra l’erba, avendo le mani che ondeggiano a destra ed a sinistra. Nel medesimo tempo un grano blu bisbiglierebbe, piegando la testa. Sulla volta celeste, la “gobba” della luna crescente comunque si risolverà all’illuminazione della propria pienezza, per un simbolismo misticheggiante. Il grano parrà a Blok non soltanto al buio, e forse in un dormiveglia. Il blu è il colore del riposo, quando al massimo ci faremo “sovrastare”… da un bisbiglio! Cayte posa in mezzo alle spighe di grano. Lei indossa un cappotto “dai raggi” pallidamente lunari (fra il grigio ed il blu). Le spighe superano il corpo, in altezza. Le braccia proteggono il busto, conferendogli se non una gobba di certo “l’imbacuccarsi”. Ivi Cayte ha un occhio molto sveglio, contro il “bisbiglio” delle dita aperte sul mento (nella loro fatica a “rastrellare” le parole). Si noti la pettinatura quasi a “luna” calante e crescente, lungo il volto.

Blok writes lyrically that under the waxing moon, through the fields a hunchbacked pilgrim drags himself. In the faint light, some girls are hidden between the grass, having the hands which flutter right, left and centre. In the same time a blue wheat would whisper, bending the head. On the sky vault, the “hump” of waxing moon however will end to the enlightenment of own fullness, for a mystical symbolism. The wheat will seem to Blok not only in darkness, and maybe in half-sleep. The blue is the colour of the rest, when at most we will “be lower”… than a whisper! Cayte poses in the middles of the sheaves of wheat. She wears a coat “by rays” palely lunar (between the grey and the blue). The sheaves surpass in height the body. The arms protect the bust, lending it maybe not a hump but certainly its “muffling”. Here Cayte has an eye very alert, against the “whisper” of the opened fingers on the chin (in their exertion to “rake” the words). We note the hairdo almost at waxing and waning “moon”, along the face.

Bibliografia consultata – Annotated bibliography:

A. BLOK, Versi della bellissima dama, Acquaviva, Milano 2007, pp. 200-201

Nota biografica sugli artisti recensiti – Biographical sketch about the two artists:

La modella statunitense Cayte Bosler vive in prevalenza fra New York e Seattle. Lei aveva studiato pensiero umanistico su conflitto o pace, presso l’Università del Colorado a Boulder. Cayte fu iscritta all’agenzia “Wilhelmina Models”, dal 2009 al 2015. Lei ha ricevuto un AmeriCorps Education Award, come volontaria nel campo delle nuove soluzioni per l’energia “pulita”, e delle politiche occidentali per i popoli latini. Cayte oggi è soprattutto una giornalista. A lei interessano l’ambientalismo e la sostenibilità.

The American model Cayte Bosler lives mainly between New York and Seattle. She studied humanistic thoughts about conflict or peace, at University of Colorado at Boulder. Cayte was registered at “Wilhelmina Models” agency, from 2009 to 2015. She received an AmeriCorps Education Award, as volunteer in the field of new solutions for “clean” energy, and of Western politics for Latin populations. Today Cayte is especially a journalist. She is interested in environmentalism and sustainability.

www.cayte-bosler.com

Il fotografo Hagop Kalaidjian vive a Santa Monica (U.S.A.). Egli scatta in più campi (il fashion, il lifestyle, i viaggi, la cucina ecc…), ed anche per riviste famose (Condé Nast, Vanity Fair, GQ, Glamour ecc…). Hagop per lavoro si sposta in tutto il mondo, ricombinando esteticamente le varie culture da lui conosciute.

The photographer Hagop Kalaidjian lives in Santa Monica (U.S.A). He shoots in many fields (the fashion, the lifestyle, the travels, the culinary arts etc…), also for famous magazines (Condé Nast, Vanity Fair, GQ, Glamour etc…). When he works, Hagop moves all around the world, so recombining aesthetically the different cultures that he could know.

www.hagopphoto.com