A spasso per il Giappone: consigli e curiosità


Sono trascorse due settimane, e come promesso, ecco la seconda parte dell’articolo sul Giappone.  Nella prima parte abbiamo visto come raggiungere, dove alloggiare e come muoversi sul territorio, mentre in questo articolo condividerò qualche suggerimento pratico per visitate il Paese e qualche curiosità.  

DOCUMENTI NECESSARI PER L’INGRESSO

Innanzitutto, i cittadini Italiani possono recarsi in Giappone per motivi turistici senza dover richiedere un visto. Il tempo massimo di permanenza consentito è 90 giorni, ed è necessario essere in possesso di un Passaporto valido e di un biglietto aereo di ritorno. Sul sito Viaggiare Sicuri potrete trovare informazioni aggiornate e i requisiti necessari per ottenere un visto turistico per una permanenza superiore ai 90 giorni o un visto per affari.

MATERIALI E INFORMAZIONI SUL GIAPPONE

Se siete alla ricerca di informazioni e materiali sul Paese del Sole Levante, potete rivolgervi all’Ente del Turismo Giapponese. Il sito è abbastanza completo, ma se avete la necessità di approfondimenti, potete rivolgervi direttamente agli operatori dell’Ente inserendo un messaggio nel modulo di contatto del sito. Sempre attraverso il modulo potrete richiedere del materiale cartaceo (guide, mappe, brochure) che vi verrà inviato gratuitamente via posta ordinaria in circa una decina di giorni. Gli operatori dell’ente sono molto disponibili e risponderanno ai vostri messaggi in pochi giorni. Considerate che la sede si trova a Parigi, e da lì vengono gestite le richieste di diversi paesi europei, quindi, abbiate pazienza se ci vorrà qualche giorno per ricevere una riposta.

VALUTA E BANCOMAT

Prima di partire per il vostro viaggio in terra nipponica, ricordatevi di richiedere presso la vostra banca dei contanti in Yen, la valuta giapponese. Se il vostro istituto bancario di fiducia è un piccolo ufficio di provincia, calcolate che potrebbero volerci 10/15 giorni per ricevere il denaro, quindi il consiglio è di muoversi per tempo. I viaggiatori più esperti sanno che quando si visita un Paese dove c’è una moneta diversa dall’Euro per risparmiare sulle commissioni degli uffici di cambio, è possibile prelevare dai bancomat in valuta locale non appena arrivati a destinazione. In Giappone, purtroppo, non è possibile adottare questa tecnica, o meglio, è possibile farlo ma a vostro rischio e pericolo. In terra nipponica, infatti, i bancomat e le carte di credito stranieri non sempre sono accettati. Per questo motivo vi consiglio di avere sempre a disposizione dei contanti. In generale, solo le grandi banche internazionali (CitiBank, DB, ecc.), gli uffici postali e gli ATM presenti nei negozietti  7-eleven permettono di prelevare con bancomat esteri, anche se non sempre.  Per quanto riguarda la mia esperienza personale, nessuna delle mie due carte (Mastercard e Maestro) sono mai state accettate da nessuna banca. Dopo vari tentativi siamo riusciti a prelevare dei contanti presso i 7Eleven con una terza carta. Il suggerimento è quindi quello di cambiare il denaro prima della partenza, e portare con sé anche una somma in Euro che in caso di emergenza potrete cambiare nei vari uffici di cambio. Per maggiori informazioni visitate il sito dell’ente turistico giapponese, alla sezione: valuta.

COSTO DELLA VITA

Come già anticipato nell’articolo precedente, il Giappone non è caro come si è sempre immaginato. In realtà, i prezzi dei biglietti per la visita delle attrazioni come musei e templi (a parte qualche eccezione), e per pranzare o cenare al ristorante, sono inferiori alla media dei prezzi delle grandi città italiane. Per farvi un’idea generale del costo di prodotti comuni in Giappone, potete visitare questa pagina.

Ingresso musei, attrazioni

Durante il mio viaggio nell’agosto del 2015, nonostante abbia visitato diverse attrazioni, non ho mai pagato un biglietto di ingresso più di € 5-6 a persona. In alcuni casi, l’entrata è gratuita come ad esempio alla terrazza panoramica del palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo, da dove si gode una delle migliori viste della città, o al Palazzo Imperiale di Kyoto, dove è possibile entrare solo a seguito della registrazione e con visita guidata ma assolutamente gratis. Le attrazioni più costose sono riservate a chi non soffre di vertigini: per salire sulla Tokyo Tower (una riproduzione della Tour Eiffel di Parigi) dovrete “sborsare” dai €10 ai €12, mentre per godere della vista della città dal Tokyo Skytree (la terza struttura più alta al mondo) a più di 600 metri di altezza, dovrete pagare circa €23.

Mangiare in Giappone

Dopo una lunga giornata tra arte, cultura e tecnologia sarete stanchi e desiderosi di assaporare un buon piatto della cucina giapponese. Le grandi città sono piene di ristoranti di tutti i tipi e di tutti i prezzi. Troverete centinaia di ristorantini, dove fare un pasto completo con circa € 10/12 a persona. Ovviamente dovrete addentrarvi nella vera cucina giapponese, che non si limita a sushi e sashimi, ma offre una vasta varietà di piatti per tutti i gusti tra cui: zuppe, spaghetti e okonomiyaki. Un suggerimento: se volete risparmiare, vi consiglio di non ordinare piatti a base di carne, che in Giappone ha un costo maggiore rispetto al pesce. Se volete scoprire la vera cucina Giapponese e sapere cosa vi aspetta una volta atterrati a Tokyo, visitate questo sito, qui troverete foto e descrizioni dei principali piatti, i ristoranti migliori dove assaporarli e in alcuni casi anche le ricette per riproporli a casa quando, una volta rientrati, la malinconia vi assalirà.

Mangiare senza glutine in Giappone

Purtroppo, per chi come me è celiaco o intollerante al glutine, la cucina Giapponese non offre grandi opzioni. Quasi tutto è cucinato o condito con salsa di soia o sala di ostriche, ed entrambe contengono frumento. Per quanto riguarda il sushi, il riso è condito con un aceto chiamato mirin. Quest’aceto in teoria è di riso, ma spesso contiene anche cereali. Ad aggravare la situazione c’è il fatto che la celiachia è pressoché sconosciuta e i ristoranti di cucina senza glutine sono pochissimi e solo a Tokyo. La situazione è piuttosto complicata. Vi segnalo, comunque un sito e un blog dove sono riportati i pochi ristoranti disponibili e la card in giapponese che spiega che cos’è la celiachia e quali sono gli ingredienti vietati e concessi. In ogni caso, il popolo Giapponese è sempre molto cordiale, disponibile e corretto. Mi è capitato di mostrare la card in diversi ristoranti, e in alcuni di essi, dopo un’attenta valutazione con lo staff di cucina, mi hanno detto gentilmente e onestamente che non sarebbero stati in grado di offrirmi un pasto adatto alle mie esigenze. A questo link, inoltre, potrete trovare delle informazioni per leggere le etichette degli ingredienti nei vari supermercati per comprendere se un prodotto contiene o meno glutine.

Welcome Cards

Se il Vostro budget è molto limitato o se siete dei veri risparmiatori attenti a non sperperare neanche un centesimo, per ridurre i costi dei pasti e dei biglietti di ingresso alle varie attrazioni, potete usufruire delle Welcome Cards. Sempre sul sito dell’ente turistico giapponese, nella sezione “Gite Turistiche” in fondo alla pagina, troverete delle informazioni generali su come ottenere e utilizzare le Welcome Cards.  Informazioni più dettagliate sono disponibili sulla versione in inglese del sito.   Qui troverete l’elenco delle Welcome Cards disponibili suddivise per prefettura e le indicazioni su come usufruirne. In alcuni casi le Cards sono distribuite dagli uffici informazioni locali, mentre in altri è necessario stampare dai vari siti dedicati le guide, o le card stesse.

CURIOSITA’

Se avrete la fortuna di fare un viaggio in questa terra meravigliosa, vi accorgerete come lo stile di vita Giapponese sia diverso da quello a cui siamo abituati e rimarrete sorpresi nel vedere che, comportamenti comuni, ai nostri occhi appaiano così strani. Innanzitutto, appena arrivati in terra nipponica vi sentirete confusi, non dalla carenza di informazioni, ma dall’eccesso di informazioni fornite. Nulla è lasciato al caso, tutto è calcolato, scritto, comunicato. Un turbinio di dati che non lasciano spazio all’interpretazione. Subito dopo vi accorgerete della proverbiale cortesia ed educazione del popolo giapponese, alcuni sostengono sia solo di facciata, ma tant’è.. è sempre meglio interfacciarsi con un addetto falsamente gentile e sorridente piuttosto che uno realmente scontroso e burbero. Purtroppo la lingua inglese è poco diffusa, quindi la comunicazione è difficoltosa. In questi casi, state molto attenti, per non contraddirvi, vi diranno sempre di sì, a qualsiasi domanda. Cercate di capire se hanno compreso correttamente quello che avete chiesto. Per diffondere la conoscenza dell’inglese nei giovani, gli studenti fermano i turisti occidentali per strada chiedendo di sottoporsi a una piccola intervista per la scuola, al termine della quale vi regaleranno un origami in segno di ringraziamento.

Il Giappone è un paese frenetico ma silenzioso: nessuno urla, nel traffico cittadino nessuno suona il clacson, in metropolitana si dorme in maniera composta e si ascolta musica con gli auricolari. Il silenzio è spezzato solo nelle sale giochi e di pachinko (gioco d’azzardo tipico) dove la musica è assordante.

Il Giappone è un paese pulito, una pulizia a tratti maniacale, non solo grazie all’efficienza degli addetti del settore, ma anche all’educazione dei giapponesi stessi. Ogni pochi metri sono disponibili bagni pubblici, sempre profumati e splendenti, anche nei luoghi di grande passaggio come stazioni e metropolitane.  Come per i bagni anche i distributori automatici sono diffusissimi, anche nelle zone più rurali e sulle strade di montagna.

Il Giappone è un Paese densamente popolato e con grandi carenze di spazio. Per sopperire a questa mancanza tutto è perfettamente organizzato, impilato, e soprattutto piccolo. Le case sono più piccole, i ristoranti e gli hotel sono più piccoli. Anche le lattine della Coca-Cola sono più piccole.

FESTIVAL DELL’ORIENTE

Se anche voi siete incuriositi da questo Paese e non vedete l’ora di visitarlo, vi consiglio di fare un giro  al Festival dell’Oriente. Si tratta di una Manifestazione itinerante che ha lo scopo di promuovere e far conoscere la cultura dei paesi orientali, tra cui il Giappone. A questo link troverete le date delle varie tappe.   Nelle prossime due settimane il festival si terrà a Torino, poi si sposterà a Roma, Milano, Napoli, Barcellona, Carrara e Padova. Per ulteriori informazioni su come partecipare all’evento, i prezzi e le attività potete visitare il sito ufficiale: http://festivaldelloriente.net/

E se tornando dal Festival di Torino non potrete resistere alla voglia di prenotare per il Giappone, nel prossimo articolo vi fornirò gli spunti necessari per un itinerario classico di 10/15 giorni, Stay Tuned!

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