Fabrizio Bianchi “ci avverte” liricamente che egli è un copywriter, ossia la metà più conscia d’una coppia che deve capire tutto (in riferimento al suo art director). Un pubblicitario tradurrà le parole ed i segni della comunicazione, potendo mirare sia all’eterogeneità delle persone sia alle loro “cerchie”. Egli dunque è un intermediario per la “coscienza” del linguaggio. Fabrizio Bianchi ironizza sul proprio lavoro. Il pubblicitario riuscirà a far ballare le automobili-transformers, e poi a parlare una lingua di soli origami. Ogni prodotto da vendere si percepirà nel suo confezionamento. Così il marchingegno acquista una “magia”, attraverso “il ricamo” sulle istruzioni per aprirlo… Consuelo è stata inquadrata a Milano, di sera. Precisamente lei farebbe una danza del ventre, in strada. I vestiti si percepiscono in via orientaleggiante. Sappiamo da Consuelo che il suo art director aveva acceso un fumogeno rosso. Più indietro, l’autovettura sterzerà per evitare il corpo della modella? Il fumogeno avrà ridotto la visuale del conducente… Il fotografo di certo è ricorso al dinamismo del fuori fuoco. Il danzatore deve sempre tradurre una sorta “d’autocoscienza” nella sua muscolatura, per il linguaggio d’una “cerchia” fra le articolazioni. Egli ad esempio sterza coi piedi, e “ricamando” il copiarsi del busto, tramite una piroetta. Consuelo riuscirà a far ballare l’automobile, come il tradizionale torero alla corrida. Il fumogeno avrebbe magicamente trasformato l’animale nel meccanico… Consuelo dal canto suo si piegherà “nell’origami” d’un aeroplano. Lei ha le braccia comunque “elicoidali”. Noi immaginiamo che Consuelo lavori da gummywriter, potendo tradurre concettualmente “in aria” la sterzata soltanto istintiva (e quindi inconscia) dell’automobilista.

Bibliografia consultata:
AA. VV., Attenzione! Uscita operai, No Reply Editore, Milano 2007

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 
La modella Consuelo Carta Agliata nasce a Roma, nel 1990. Lei ha studiato a Milano, presso l’Università “Cattolica”. Consuelo è modella, ballerina e pure attrice (ricordando soprattutto la sua recitazione nel film Anime di vetro, del 2013, per il regista Tony Paganelli).

 
Il fotografo Alessandro Luoni nasce nel 1991, in Provincia di Varese. Egli comincia a scattare al suo primo anno del Liceo Artistico. In seguito, Alessandro si laurea in Filosofia, presso l’Università “Statale” di Milano. Egli però conosce il fotografo professionista Marc Evans, che lo indirizzerà al campo del fashion. Alessandro ha pubblicato i suoi scatti in riviste quali 10Ten, Vigore, Obscurae.