La peonia si slancia muta sull’Eden – A mute peony soars into the Eden


Per il filosofo Bachelard, facilmente noi sogniamo che le case esistano addirittura tra i fiori. Almeno, possiamo pensarlo in chiave poetica. Jean Laroche scrive che la peonia è una casa incerta, in cui ciascuno ritrova la notte. Più genericamente, nel calice del fiore dimorerà il nostro sguardo. La peonia rossa certo permetterà a qualche insetto d’addormentarsi, di notte. Citiamo anche il lirismo di Jean Bourdeillette. Per lui, il papavero o la peonia sarebbe un paradiso silenzioso. La fotografia di Franciska ha il bianconero. Lei s’avvicina i polsi, creando virtualmente una composizione di fiori. Di fatto, ci sembra che Franciska abbia un orecchino molto grande. Qualcosa che riproduca la peonia, dove la foglia è lanceolata, come la porzione di capelli sciolti sul petto (fra il braccio sinistro). Il nostro sguardo cercherebbe la “complicità” con la bellezza sul volto, salvo poi dimorare nella spugnosità del “grande orecchino”. Là, i capelli (col tono “muto” del nero!) fungeranno da “tetto”, avendo il caschetto.

 
According to philosopher Bachelard, easily we dream that the houses exist even between the flowers. At least, we can think the same in a poetical key. Jean Laroche writes that the peony is an uncertain house, where everybody finds again the night. More generically, in a flower’s corolla our look will dwell. The red peony certainly will allow some insect to fall sleep, at night. We mention also the lyricism of Jean Bourdeillette. According to him, a poppy or a peony would be a silent paradise. The Franciska’s photography is in black and white. She puts in contact her wrists, virtually creating a composition of flowers. Effectively, it seems to us that Franciska has a very big earring. Something that reproduces the peony, where the leaf is lanceolate, as the part of hair which go down on the chest (between the left arm). Our gaze would look for the “complicity” with the face’s beauty, but then it will dwell in the sponginess of a “big earring”. There, hair (with the “silent” tone of the black!) will function as “a roof”, having the bob.

Franciska Fani Farkas - Zoltan Mikloska

Bibliografia consultata – Annotated bibliography:
G. BACHELARD, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1999, p. 80

 

 

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti – Biographical sketch about the two artists:

 

 
L’attrice e modella Franciska Fani Farkas nasce in Ungheria, nel 1984. Lei è conosciuta in primis per il suo ruolo da protagonista nel film Viktoria – A tale of grace and greed (del 2014, ambientato da Budapest a Zurigo, sotto la regia di Men Lareida). Ora Franciska sta lavorando per la compagnia di teatro “Trojka”, in Ungheria.

 
The actress and model Franciska Fani Farkas was born in Hungary, in 1984. She is principally know for her protagonist role in the movie Viktoria – A tale of grace and greed (in 2014, set from Budapest to Zurich, under the direction of Men Lareida). Now Franciska is working for “Trojka” theatre company, in Hungary.

 
www.franciskafarkas.blogspot.it

 

 
Il fotografo ungherese Zoltan Mikloska è nato a Budapest. Egli aveva studiato all’Università delle Belle Arti. Nel 1995, Zoltan cominciò a scattare. Egli s’è specializzato nel ritratto, nel fashion, nella paesaggistica. Zoltan inoltre ha contribuito a lanciare la rivista di design e fotografia dal titolo Secret Areas, a Budapest.

 
The Hungarian photographer Zoltan Mikloska was born in Budapest. He studied at University of Fine Arts. In 1995, Zoltan began to shoot. He is specialized in portrait, fashion, landscapes. Zoltan moreover contributed to launch a magazine of design and photography called Secret Areas, in Budapest.

 
www.secret-areas.com

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